Domenica 20 settembre, ore 20,45. Fischio d'inizio della nuova stagione ufficiale della Juventus, che allo Stadium incontra la Sampdoria del sempre redivivo Claudio Ranieri nella prima giornata di campionato.
Sky inquadra la panchina dei padroni di casa e si sofferma sull'espressione seria e immobile di Andrea Pirlo. Sospiro e mi sfugge un "Ahhhhh" di sollievo per ciò che compare dinanzi ai miei occhi: un uomo pulito, ben vestito, posto in posizione eretta e pronto a guidare i ragazzi. Non ha un foglietto in mano, né oggetti non identificati tra le labbra; altro valore aggiunto!
Il corpo viene pervaso da un tepore del tutto sopito da oltre un anno; si chiama passione, senso di appartenenza, voglia di partecipare, concetti svaniti nel giugno dello scorso anno, all'annuncio del nuovo allenatore della Juventus per la stagione 2019/2020. 
Ci sono, accompagno la telecronaca con i miei personali commenti (anche per coprire la voce detestabile di Adani) ed incito la squadra, che peraltro gioca bene, si muove fluidamente sul campo, occupando tutti gli spazi, cercando larghezza e profondita. Difesa ben schermata, marcature definite. "Ahhhhh".
Mi godo il primo gol dello svedesone pel di carota, ammiro i tentativi di CR7, che appare sciolto nei movimenti e nell'atteggiamento. Gongolo nel rivedere Giorgione padrone della difesa, gladiatore e trascinatore, seppure ancora con qualche inevitabile incertezza legata alla lunga assenza.
Buona personalità il giovane Frabotto e ottimi i nuovi acqusiti di centrocampo: Mc Kennie, Rabiot e Ramsey... ah, no, il francese e il britannico c'erano anche l'anno scorso... beh allora sembrano rinati!

Nel secondo tempo riaffiora la Juventus che cede un po' di campo; accadeva anche con Allegri (con Sarri purtroppo accadeva ben di peggio) e mi piace, mi piace tanto anche così, ordinata e puntuale, capace di soffrire senza subire e pronta a ripartire. E finalmente arriva il 2-0 con Bonucci e in chiusura il sigillo del portogese, che non poteva rimanere a bocca (pardon... a piede) asciutta dopo le tante occasioni mancate sino a quel momento.

Chatto con i vari gruppi di amici su wa attendendo la conferenza stampa di Pirlo, che arriva puntuale in TV e dolcissima al mio cuore: niente dita nel naso, nessuna parolaccia, fronte asciutta e non imperlata di sudore. Esprime concetti semplici e tangibili di quanto visto in campo: non sento parlare di percentuale di possesso palla e di passaggi consecutivi andati a buon fine, di zolle irregolari, orari insostenibili, contingenze astrali sfavorevoli. "Ahhhhh".

Ovviamente tutto deve ancora essere verificato; siamo soltanto all'inizio e gli avversari ci presenteranno insidie ben maggiori di quanto abbia opposto la modesta Sampdoria; ma sarà un viaggio in cui remeremo di nuovo tutti insieme, perché chi veramente ama la Juventus aveva troppo bisogno di juventinità, quella che temevo per almeno tre anni non ci sarebbe più appartenuta e che invece il decisionismo di Andrea Agnelli ha inaspettatamente riportato dopo soli 12 mesi di purgatorio; purgatorio che è peggio dell'inferno, perché denota un ondivago peregrinare nella terra di nessuno. E noi invece siamo tutto.
Bentornata Juve, ti aspettavamo con ansia!