"Mamma, stasera guardiamo qualcosa insieme alla TV?" chiede a turno uno dei miei figli. "Amore, mi spiace, gioca la Juve!" Purtroppo,  aggiungo.... No, non voglio passare per una madre modello; quell'avverbio pronunciato a bassa voce non si riferisce al rammarico di non trascorrere del tempo con i miei ragazzi (sono molto presente con loro e onestamente non ho questo genere di sensi di colpa), ma alle paranoie che ormai la Juventus mi procura: so già che mi attenderanno altri 90 minuti di improperi, scuotimenti di testa, sbuffi, occhi al cielo, eppure non riesco proprio a fare a meno di seguirla, la maledetta. LA MALEDETTA... Non era il nome con cui era stata ribattezzata una delle magiche punizioni di Pirlo? PIRLO... Gulp!

Ricordo ancora, l'8 agosto scorso, come il mio stato d'animo passò repentinamente dall'estasi prodotta dalla notizia dell'esonero di Maurizio Sarri, all'indomani della disfatta in Champions League contro il Lione, allo sconcerto, quando dopo poche ore venne ufficializzato l'ingaggio di Andrea Pirlo come suo sostituto.
"Vabbé, è uno scherzo! O forse intendono dire che Pirlo sarà allenatore ad interim fino a quando non sarà scelto il nuovo tecnico... Aspé che leggo meglio il comunicato... ". No, niente, è proprio così, Andrea Pirlo allenatore della F.C. Juventus per la stagione 2020/21. Il Maestro, dice Andrea Agnelli; Il Predestinato, chiosa Fabio Paratici.....

Già quando nella conferenza di presentazione lo sento proclamare (meglio, biascicare) propositi di dominio del gioco, possesso e riconquista, difesa a tre che in un baleno diventa a quattro, trattengo il respiro e trasecolando penso: "Ma glielo hanno spiegato che non sta più discutendo la tesi davanti alla commissione d'esame di Coverciano?". Allora decido di soffermarmi sulla gradevolezza del suo aspetto estetico e sulla sua eleganza, ricordando i nauseabondi pollici infilati nelle narici e la fonte imperlata di sudore del suo predecessore; meglio, molto meglio. Ma basterà?...

Così, a chi in attesa dell'inizio della stagione mi chiede una opinione, rispondo alzando le spalle: "Non so cosa pensare, ma non posso davvero credere che Agnelli ci sia ricascato! La scorsa stagione, nonostante la falla topica della guida tecnica scelta, la squadra, di riffa o di raffa, è comunque riuscita a vincere il campionato, quest'anno la panchina deve essere presidiata come Dio comanda!". 
Ma mi sa che Dio però non comanda proprio così...
La Juventus di questo inizio stagione appare disordinata, disarmonica, disallineata, discontinua, DIS,  insomma, particella definita dalla Treccani come  "Prefisso che si trova, con significato peggiorativo, in molti termini, nei quali indica alterazione, malformazione, difettoso funzionamento, anomalia e simili".

Uno scenario inquietante dunque, dove la prevedibile inesperienza di un allenatore neofita si fonde con le lacune di un organico eterogeneo e male assortito, privo di una testa pensante, con un leader tecnico tanto indiscusso quanto egocentrico ed ingombrante; così è inevitabile che il passaggio dal vecchio al nuovo avvenga senza linea di continuità, con il grave rischio che sia rapidamente dilapidato il capitale di ambizione e mentalità vincente tanto coriacemente accumulato nell'ultimo decennio.
Spezzo però una lancia in favore di Andrea Pirlo, rispetto all'impietoso raffronto con i risultati ottenuti dalla squadra lo scorso anno, perché se la Juve di Sarri inizialmente era riuscita a mantenersi in asse, grazie alla scia di organizzazione e concretezza lasciata alla Continassa dal suo predecessore, quella attuale non può neanche appoggiarsi su un simile retaggio, dal momento che il filignese, purtroppo, di suo, ha soltanto (come si suol dire) seminato vento e raccolto tempesta.

Un bel ginepraio insomma, condito da una situazione finanziaria molto precaria e da un assetto dirigenziale sempre più tintinnante e carente, che non lasciano intravedere soluzioni positive a breve termine.
Come poterne uscire proprio non lo so e allora sapete cosa vi dico? Che mi sa tanto che la prossima volta che giocherà la Juventus, chiederò ad uno dei figli: "Stasera guardiamo qualcosa insieme alla TV ?".