Ammetterlo è doveroso: ho completamente sbagliato la valutazione di Saelemakers. 
Dopo le prime prestazioni sono stato troppo frettoloso a catalogarlo come un semplice corridore di fascia, privo dei cosiddetti fondamentali, estraniato dal sistema tattico della squadra, persino pernicioso in area, dove le sue scarse doti tecniche gli impedivano di poter incidere.
Ho in mente un paio di lisci per conclusioni al volo completamente mancate; ho in mente passaggi elementari completamente sbagliati; ho in mente affannose rincorse dopo palloni regalati agli avversari; ho in mente  stop mancati, palle controllabili misteriosamente scappate a fondo campo o in fallo laterale.
Allora ho sperato di non vederlo più schierato in campo, magari che fosse dato in prestito alla prima occasione di mercato.

Devo ammettere che ho sbagliato completamente e che il calciatore mi ha fatto ricredere sulle sue indubbie capacità, che ne fanno un giocatore assolutamente prezioso.
Avrei dovuto tener conto della sua giovane età; soprattutto dell'enorme volontà di migliorarsi, dello spirito di sacrificio e della dedizione con cui va in campo.
Il ragazzo si prodiga avanti e indietro senza pause; costantemente a disposizione dei compagni, per lo scarico, per proporsi, per raddoppiare, per inseguire e ripartire, instancabile e irrefrenabile.
Ma non solo; ha migliorato in modo esponenziale anche le sue qualità tecniche e tattiche; è capace di rifinire e concludere; si conquista preziose occasioni da punizione, da rigore da corner; lo vediamo dribblare, fintare e persino proporre aperture e cambi di fronte.
Cose che non credevo potesse mai fare.
Credo che abbia fatto un grande immenso lavoro e per questo lo ammiro e lo ringrazio al pari di chi dello staff lo ha aiutato.
Saelemakers oggi figura tra i calciatori titolari che mi dà il massimo affidamento e non rinuncerei mai alla sua presenza a cuor leggero.
Con Lui ho sbagliato di grosso e me ne scuso.