Come ogni domenica mattina, senza il lavoro che incombe e in attesa dell' anticipo delle 12:30, mi ritrovo sul mio accogliente divano a riflettere. Stamattina i miei pensieri sono rivolti verso colui che pensavo potesse diventare una futura bandiera rossonera.

Scrivo a te Hakan, scrivo a te.
Dopo l'ennesima prova incolore con la maglia nerazzurra, caro Hakan, ancora non riesco a spiegarmi come hai potuto non rinnovare con noi. Hai chiuso la porta in faccia al tuo Milan, la squadra che ti ha lanciato, che ti ha esaltato e difeso nei tuoi momenti no. Ti ha messo al centro del progetto, donandoti quella maglia numero dieci che, prima di te, avevano indossato campioni del calibro di Gianni Rivera, Dejan Savicevic, Clarence Seedorf.
Ci hai tradito Hakan, e lo hai fatto nel modo più subdolo.
Non hai accettato nessun tavolo di trattativa, sbattendoci più volte la porta in faccia, per poi accasarti sull' altra sponda dei Navigli a parametro zero. Ti ho lodato e odiato. Ti ho difeso e amato. Mille discussioni al bar con i miei amici rossoneri, a commentare la tua eterna incostanza. Cosa hai fatto Hakan! Ora guardo le partite dei cugini, solo per una ragione. Solo per guardare te. Ebbene sì, soffro. Soffro vedendoti "uno dei tanti", soffro a vedere che fatichi nelle geometrie di Inzaghi, soffro vedendoti mezz' ala di centrocampo a far la tua umile parte. Mentre per noi eri il Diez, per noi eri un faro, palla a Calhanoglu e qualcosa inventerà.
Sei felice Hakan? Sei felice ora che sei un comprimario? Non ti giudico per la scelta, dovevi andare via per far decollare la tua carriera, ma non così, non in un Inter senza Conte, con i bilanci in rosso e in piena rifondazione. Era questo il tuo balzo verso l' alto? Era ciò che volevi? Io faccio fatica a crederci Hakan.

Da tifoso rossonero, sembrerà strano, ho sofferto più il tuo mancato rinnovo che quello di Gigio. Su Donnarumma ne ero certo, quasi non ci speravo più! Su di te no Hakan, ogni mattina, quest'estate, mentre la mia fidanzata  veniva baciata dal sole e spensierata si godeva i primi caldi di giugno, io ero lì, inerme sotto l' ombrellone, a cercare notizie certe su di te. Fino a quel maledetto 21 giugno, Hakan. Si parlava della Juve, e fin qua, potevo anche non accettarlo ma rispettarlo. Poi lessi l' ufficialità. Hakan Calhanoglu è un nuovo giocatore dell'Inter. Ricordo nitidamente la mia reazione, fu un forte e deciso "non ci credo".
Eh sì, Hakan, non ci credo neanche tutt'ora. Vederti con quella maglia, mi corrode, mi fa male! Molto male! Ma ti guardo Hakan, perché "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano".

Non leggerai mai questi miei pensieri, ma se mai accadesse ciò, voglio solo dirti: torna Calha, torna! Il tuo Milan ti accoglierebbe a braccia aperte. Ciao Diez, buona fortuna.