Ho letto le dichiarazioni di Boniek (ex Juventus), non è specificato se tali esternazioni le abbia fatte di giorno o di notte, particolare decisivo visto che l`avvocato lo definiva *bello di notte* e non si riferiva alla bellezza fisica ma alle capacità pedatorie e affini. Personalmente sono convinto che Boniek abbia voluto approfittare dell`occasione giuntagli inaspettatamente (non credeva all`eliminazione della Juventus agli ottavi da parte del Porto) per coccolarsi i suoi ex tifosi che tanto lo hanno denigrato ingiustamente negli anni passati.

Prima di introdurre la regola dei gol segnati in trasferta (lo spiego per i più giovani, Boniek lo sa benissimo) in caso di parità o ripetevano la partita o si continuava a giocare fino al *golden gol*: gol fatto = partita finita cosicché nessuna squadra prendeva rischi cercando di attaccare, ma tutti in difesa e palla lunga. Mi ricordo che prima ancora dei gol d`argento o d`oro usavano il metodo monetina, non sto scherzando: testa o croce, se indovini hai vinto la Coppa! Spero non sia questa l`alternativa che ha in mente Boniek.

Se alcune partite odierne vi sembrano noiose vi assicuro che prima dell`introduzione della fatidica regola, le squadre che giocavano fuori casa piazzavano dieci uomini davanti al proprio portiere per tutta la partita buttando ad ogni occasione la palla in tribuna (si giocava con pallone-unico, perdita di tempo che non veniva recuperata alla fine). Ricordo che non c`era la regola che il portiere non può prendere la palla con le mani, passatagli da un compagno, per cui se non era libera la via della tribuna si passava la palla al portiere senza correre rischi.

La regola dei gol segnati in trasferta fu introdotta per incentivare la squadra giocante fuori casa a correre qualche rischio, premiandola in caso di pareggio finale con la valorizzazione maggiorata per i gol segnati in trasferta. Senza questa regola, che non piace a Boniek, la Juventus ad Oporto non credo si sarebbe riversata nella metà campo avversaria alla ricerca di un gol che può valere doppio, ma certamente avrebbe cercato di non subire altri gol che avrebbero compromesso il passaggio del turno.

Carissimo Boniek, la regola che non ti piace ha rivoluzionato il calcio, da un gioco noiosissimo lo ha trasformato in uno spettacolo *thriller*. L`ultima partita giocata a Torino è un esempio lampante: anche se le squadre in campo non hanno mostrato un gioco trascendentale la *suspence* è stata indescrivibile e indimenticabile.
Mi verrebbe da dire, come Sarri, che i miei dirigenti non sono dilettanti, ma non mi sento tanto sicuro, per cui lancio un appello a favore del mantenimento di tale regola, anche se martedì è stata nefasta per la Juventus, vi ricordo che con questa regola anni fa si è vinta una Coppa Europea.