Devo confessarvi che in gioventù mi alzavo al mattino presto per vedere in televisione i combattimenti di Cassius Clay (ai tempi non aveva ancora cambiato nome). Era il mio EROE, parola che non piace ai più, se usata per un calciatore o altro tipo di sportivo.
Ma è la verità: mi sentivo rappresentato da quel ragazzone pieno di buone maniere, coraggioso anche nella vita civile, come Gattuso (che c'entra Gattuso in questo discorso: spero che a qualcuno fischino le orecchie dato che io mi permetto di definire Gattuso un santo laico,* parola fuori moda*); (so che i nostri sono eroi minori, ma sempre di eroi si tratta).  
La mia ammirazione per Cassius Clay era dovuta al suo modo di combattere che non mi sembrava brutale, non vedevo da parte sua odio verso l`avversario e non si aiutava con colpi proibiti. Spesso guardava il malcapitato cadere sul ring senza infierire il colpo di grazia, fatto che a me dava un po' fastidio perché lui per me rappresentava il BUONO e l`avversario di turno costituiva, a mio modo di vedere, il MALE assoluto. Non dovrei specificare che quegli sport dove tutto è concesso, anche picchiare l`avversario a terra, mi disgustano, ma purtroppo l`ho già fatto. Continuate con la lettura che presto arrivo al dunque, anch`io non leggo completamente gli articoli che non arrivano mai al sodo, oltre ad annoiarmi tolgono tempo prezioso alla vita.

I peccati originali sono a mio modo di vedere tre. Il primo è la furbata che oramai addotta ogni squadra per limitare l`agonismo di Barella: due o tre fallacci per fargli male che così poi si calma. Senza che nessuno si indigni, ma *bellini* Barella è un eroe per i bambini, oltre che nell`Inter gioca anche per la Nationale Italiana. Cosa devono pensare due occhi innocenti quando vedono il proprio eroe maltrattato dal *mostro* di turno. Il secondo è la *stupidaggine* accaduta fra Ibrahimovic e Lukaku. "Cose che capitano su ogni campo di calcio" è la frase più gettonata, "chi si indigna è un moralista" e altre belle definizioni. Chi non si indigna per lo spettacolo a cui abbiamo dovuto assistere tutti è il PRIMO responsabile per il  MORTO che prima o poi ci scappa fra i tifosi più giovani.

Al terzo e ultimo peccato originale abbiamo assistito martedì sera. Premetto che Conte da giocatore era un mio eroe: giocatore doppio! Oggigiorno si dice che fa le due fasi, ma lui era veramente doppio nel senso che faceva il suo e anche quello che i più dotati tecnicamente disdicevano. Ora che è allenatore dell`Inter non posso dire di odiarlo... odiarlo, però un pochino sì. Conte è Conte e questo si sa! Non si può proprio definire un Lord inglese, ma ho sentito una gentile nobildonna affermare che A. Agnelli deve per forza essere stato provocato che altrimenti un gran signore del suo rango mai e poi mai si sarebbe lasciato andare a tali comportamenti.
Cara la mia signora, io non sono un gentiluomo e soprattuto sono anche un po` collerico ma nei cinquant`anni che viaggio sulle strade, anche per lavoro, mai e dico mai ho reagito alle provocazioni e ne ho sentiti di appellativi che il signor Conte certamente non ha rivolto al presidente-padrone-allenatore. 
Signora mia, oggigiorno Conte è un uomo a terra: trenta milioni persi, il suo datore di lavoro che non ha più un soldo e per finire dirige una squadra che mi sembra demotivata... Qui si è ucciso un uomo morto.

TOGLIETEMI la stella anche se non ne ho una! Togliete dal mio nome il simbolo della Juventus. Non voglio si possa pensare che io approvo certi comportamenti. Grazie!

Ps. Per chi non avesse capito bene: Forza Atalanta, per la finale di Coppa Italia (Diciamo che la Coppa andrebbe di diritto alla squadra atalantina per la serietà dimostrata e per il bilancio in attivo).