Analizzando le voci di mercato che si rincorrono da un anno sull'asse Spagna-Milano, sembra più appropriato che mai ripensare alla teoria "corsi e ricorsi storici" del filosofo napoletano Giambattista Vico. Secondo questi, la storia è un processo ciclico, durante il quale un fenomeno verificatosi in un dato periodo si verificherà nuovamente tempo dopo. Anche il calcio è parte di una storia; a maggior ragione non esula dal ragionamento. E così accade che nell'ambito del calciomercato, sponda Inter, ci si ritrovi a rivivere stesse situazioni già avvenute.

Circa un anno fa, infatti, in questi giorni iniziò a rimbalzare la voce di un Luka Modric desideroso di una nuova avventura con i colori nerazzurri. Il croato considerava concluso il suo ciclo vincente al Real Madrid e, a 33 anni, voleva regalarsi un'ultima grande esperienza. La squadra dell'allora tecnico Luciano Spalletti contava in rosa diversi connazionali di quello che di lì a poco sarebbe diventato il nuovo Pallone d'Oro. Insomma, giorno dopo giorno, le voci si rincorrevano sempre più insistentemente e nulla sembrava impossibile; nemmeno far crollare il muro eretto dal presidente blanco Florentino Perez, il quale, dopo aver ceduto Cristiano Ronaldo alla Juventus, non pensava minimamete di lasciar andare via un altro pezzo pregiato. La fiducia nel buon esito della trattativa non arrestava a crescere, infiammata da alcuni "titoloni" sui giornali sportivi più autorevoli, nonchè dalle opinioni di esperti del calciomercato. Personalmente mi feci trascinare da questo "uragano" di ottimismo. A pelle sentivo che Modric all'Inter sarebbe stata realtà. Eppure così non fu, e il sogno tenuto ancora vivo nella sessione invernale e per tutta la primavera, ora sembra svanito del tutto. Conservo ancora il beneficio del dubbio, visti i famosi "corsi e ricorsi".

Ci ritroviamo oggi, in una calda giornata di fine luglio, analogamente a 365 giorni fa. Ci spostiamo di 625 chilometri, ma restiamo sempre in Spagna. Da Madrid ci spostiamo a Barcellona, ma nemmeno la nazionalità del giocatore in questione cambia, sempre croata. Da Luka Modric ora il sogno del mercato nerazzurro è Ivan Rakitic. Per caratteristiche simile al compagno di Nazionale, anche se con una maggiore propensione realizzativa. I piedi sono in ogni caso sopraffini. Insomma, si parla di un altro assoluto top player che l'Inter potrebbe collocare in cabina di regia, orfana dai tempi di Cambiasso di un giocatore del genere. Le analogie tra i due croati si fermano però qui. Quel Modric aveva tutte le intenzioni di lasciare Madrid, contro il volere della società. Questo Rakitic, invece, ha più volte manifestato la volontà di rimanere in blaugrana, ma il Barcellona ha intenzioni diverse e lo ha praticamente messo alla porta. La concorrenza per il centrocampista 31enne non manca, e non potrebbe essere altrimenti. Ma, proprio in Spagna assicurano che Rakitic giocherà in Italia e che l'Inter, in particolare, è tornata forte su di lui, come mesi fa, quando si dava per fatto l'accordo, a proposito di illusioni.

La situazione al momento sembra essere la seguente: Antonio Conte accetterebbe di buon grado un giocatore delle qualità di Rakitic, una sorta di Pirlo della sua Juve. C'è un grande "ma" però. Rakitic costa 50 milioni e bisognerà dunque capire se il Barcellona lo lascerà partire con formule diverse dall'acquisto definitivo (prestito con diritto o obbligo di riscatto), storicamente soluzioni molto care a Suning, oppure se, in stile United per Lukaku, non si sentiranno offerte "alternative". In ogni caso dovremo aspettare agosto inoltrato, soprattutto perchè la società nerazzurra necessita di ingaggiare al più presto due attaccanti, e poi dovrà sistemare i suoi esuberi, tra cui quelli eccellenti di Icardi e Nainggolan, che farebbero pervenire risorse economiche importanti in Viale della Liberazione. Ancora un mese, dunque, per sapere se Rakitic all'Inter sarà l'ennesima favola da cantastorie, oppure se i cinesi decideranno di anticipare il Natale, regalando al "figlioletto" Inter il giocattolo più prezioso.