Nella chiara affermazione del Milan sulla Lazio molti hanno visto un buon viatico per il prossimo Euroderby. Anziché soffermarmi su improbabili pronostici della prossima stracittadina a me preme invece sottolineare alcuni aspetti che l'andamento del campionato, dell'ultima giornata in particolare, sta facendo emergere con evidenza.
1) Entrambe le romane sono in difficoltà, ma la Lazio conserva tre punti sul Milan e un calendario in apparenza migliore fatti salvi gli scontri con le pericolanti. Ciò dovrebbe consentirle di restare tra le migliori quattro.
2) L'Atalanta, dopo aver perso con la Juve, appare del tutto fuori dai giochi salvo si assicuri il prossimo scontro diretto con l'Inter (a S. Siro).
3) Tra Milan ed Inter è quest'ultima messa meglio e non tanto per aver ritrovato le prestazioni ma perchè, salvo l'Atalanta, incontrerà squadre che non hanno più nulla da chiedere a questo torneo.

Tutto questo porta a concludere che sic stantibus rebus sarà probabilmente il Milan (al momento quinto in classifica) a restar fuori dal giro Champions salvo improbabili evoluzioni della Champions in corso.
Questa conclusione pone in luce la surreale situazione che vive la classifica del nostro campionato per la presenza al secondo posto di una squadra (la Juventus) che non avrebbe diritto ad occuparlo perchè ha una pena "sospesa" ed è "in attesa di un giudizio definitivo". L'ordinamento sportivo non è assimilabile a quello giuridico per cui l'indiziato si deve presumere innocente sino a giudizio definitivo che provi il contrario.
E' già stabilito che la Juve è colpevole bisogna solo decidere che pena erogare. 

Vediamo perché.
Con il ricorso del 21 aprile scorso i dirigenti juventini sono stati condannati in via definitiva mentre il giudizio sulla penalizzazione dei 15 punti alla squadra è stato rinviato alla Corte Federale di Appello per meglio valutare "l'apporto causale dei singoli amministratori fornendone adeguata motivazione e traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società". In pratica si è chiesto di "motivare" meglio (rispetto alla sentenza di primo grado) la responsabilità, che è diretta in questo caso, della società in rapporto all'operato giudicato in via definitiva illecito dei suoi amministratori.

Cosa giustifica quindi la sicurezza quasi tracotante degli esponenti juventini (Allegri in primis) e della stampa specializzata riguardo la sicura partecipazione della Juventus alla prossima edizione della Champions League? La convinzione che quando tale "motivazione" verrà fornita (ci vogliono 30 gg + 15 per convocare la Corte Federale) gli avvocati bianconeri chiederanno comunque l'appello per questioni non di merito ma di diritto spostando la sentenza al prossimo campionato. Non la presunzione d'innocenza, badate bene ! ma la convinzione di farla comunque franca giocando su cavilli legali e fregandosene di quello che è il principio sacrosanto che tutte le squadre calcistiche sono impegnate a rispettare: lealtà sportiva e correttezza reciproca.

Non è in discussione per questi signori che la Juventus abbia alterato o meno i bilanci con plusvalenze o manovre occulte sugli stipendi. Questo aspetto fondamentale è dato per irrilevante. Ciò che conta è vanificare l'inevitabile sentenza afflittiva che gli organi sportivi dovranno erogare spostando le conseguenze sulla prossima stagione. 

E qui si impongono due considerazioni: la prima è che chi sconterà questo ingiusto e inopportuno salvataggio della Juventus sarà il Milan perchè arriverà probabilmente quinto e sarà il primo degli esclusi dalla Champions. La seconda è che potrebbe esserci un subentro della UEFA nella vicenda che potrebbe rifiutare l'iscrizione della Juve alle competizioni internazionali in quanto impunita dalla propria federazione e sicuramente scorretta in ordine all'applicazione del Fair Play Finanziario. 
C'è un'altra ipotesi, altrettanto miserevole: il patteggiamento. La Juve potrebbe accettare una "pena afflittiva" (diciamo dieci punti, anzichè quindici, in meno sull'attuale classifica) con l'esclusione solo dalla prossima Champions (l'UEFA vorrebbe escluderla per tre anni) senza retrocessioni e ricevendo un "tombale" sulle altre irregolarità (manovra stipendi). In quest'ipotesi, la Juve non ricorrerebbe in appello accettando il "minore dei mali" e la questione si chiuderebbe qui.

In ogni caso, da tifoso milanista mi sento sin d'ora di affermare: quale che sia l'esito di questa squallida vicenda che nessuno si sogni di penalizzare il Milan nel suo sacrosanto diritto di partecipare alla prossima Champions.