Questa prima giornata di Champions League ci ha mostrato un episodio epico: al 95' di Lazio-Atletico Madrid, il portiere Ivan Provedel insacca di testa il gol del definitivo 1-1.

Sembra una storia di altri tempi: il portiere che, nel disperato tentativo di pareggiare, si aggiunge alle bocche da fuoco e riesce a piazzare il colpo che lo porta nella storia di una competizione e di una squadra.
Le reazioni dei tifosi sottolineano questo tipo di lettura... ed è legittimo, visto che si tratta di tifosi. Arrivare in questo modo al pareggio regala un surplus di gioia.

Ma se guardiamo bene la storia è ancora diversa.
Ivan Provedel, nei suoi movimenti, detta l'assist vincente a Luis Alberto che, con il piede educata che ha, confeziona un passaggio al bacio. Il portiere della Lazio, al pari di una punta di ruolo, anticipa il portiere e insacca da vero campione d'area. Non è banale l'azione e merita di essere considerata come un esempio da scuola di calcio per gli attaccanti. Provedel non ha fatto un gol fortunato o, come era auspicabile fino ad un secondo prima, della disperazione. Ha confezionato un gol in bello stile, scusate la polemica, di quelli che mancano agli attaccanti della nostra nazionale.

Anche la reazione del portiere, in seguito al gol, è un esempio di quella gioia che vorremmo vedere tra i giocatori. Gioia vera da scambiarsi con i compagni che, giustamente, lo acclamano. Ma una gioia che non travalica mai i limiti del buon senso e della compostezza. Gli urli sguaiati sono territorio naturale dei tifosi, ed è giusto che sia così. Un professionista gioisce con furore, ma non supera mai quei limiti che sono tipici del buon senso.
Mi spiego meglio: da tifoso interista mi sono sentito innervosito, pur nella gioia, da Frattesi che, dopo aver segnato il quinto gol nel derby, rimedia gratuitamente un'ammonizione per essersi tolto la maglietta (magari quell'ammonizione peserà nell'economia di un campionato lungo).

Un'altra considerazione voglio farla in merito ad Ivan Provedel che entra nella storia. L'unico portiere italiano ad aver segnato in Champions League e lo fa al suo debutto nella competizione, una partita giocata, un gol, non male per un portiere. Nel tabellino dei marcatori della Champions League c'è Provedel e non c'è Haaland... storie da capogiro. 

A me Provedel piace, mi sembra un ragazzo umile ed utile, che lavora tanto per la squadra e offre sempre il suo contributo. L'anno scorso alla Lazio doveva fare il vice di Luis Maximiano, dopo 6 minuti della prima giornata di Campionato si è messo la maglia da titolare e non l'ha levata più. Da un anno nel giro della Nazionale Italiana. Insomma una bella storia.

Non è un animale mitologico, è un ragazzo che lavora e lavora bene. Il suo gol lo vedremo e lo rivedremo centinaia di volte, soprattutto perché è il riassunto di una bella storia.