Se l'estrema sintesi della prima di campionato della Juve si può esaurire nel titolo, dobbiamo però valutare bene cosa ha rivelato questa giornata per la squadra che è data quale maggiore pretendente al titolo di Campione d'Italia.

La squadra torinese si è presentata ad Udine con una sorpresa: Ronaldo in panchina. 
Ronaldo in panchina non è solo una sorpresa, ma è sintomo di qualcosa che non va. Una volta si diceva "mal di pancia". Non so se CR7 voglia effettivamente "togliere le tende", ma è evidente che non è tutto chiaro... e questa è la sorpresa più sorpresa: la Juventus per la sua storia, per lo stile che ha mostrato nei decenni, non può essere schiava di un "mal di pancia" di un giocatore, per quanto forte esso sia.
Se Cristiano Ronaldo, alla fine, dovesse andare via, la Juve sarebbe costretta a trovare una soluzione negli ultimi giorni di mercato, perchè l'unica alternativa di una certa qualità a CR7 è Morata... e Morata non può reggere da solo una stagione.

Ma passiamo alla partita.
La Juventus sembrava aver approcciato bene la gara con un Dybala in grande spolvero. Due gol meritati nei primi 25 minuti ed un controllo della partita molto marcato.
Ma la prima di campionato è sinonimo di preparazione fisica non perfetta e, soprattutto nel secondo tempo, è venuta fuori tutta la carenza atletica della squadra di Allegri.
Io continuo a pensare che i problemi a centrocampo restano, anche se Allegri li sta correggendo con moduli (già moduli e non modulo) di gioco che mettono in evidenza i punti forti della Juve: le fasce, soprattutto la fascia destra.
Al netto degli errori di Szczesny (sia nel rigore procurato che nel gol subito) la Juve si è seduta molto e, salvo uno straripante Dybala, ha dato l'impressione di essere ancora un cantiere aperto.

Un cantiere aperto alla prima di campionato è normale... quello che non è normale, soprattutto per una squadra come la Juventus, è l'avere ancora dubbi sulla permanenza della "star".
Del resto la squadra torinese ha scelto di fare solo due acquisti quest'anno e, a mio modesto parere, due ottimi acquisti se vengono letti in prospettiva, due giovani di talento che, almeno tra qualche tempo, saranno determinanti. Ergo, scelta ottima ma non in chiave immediata.
Quindi la Juve vista ad Udine resta, al momento, una squadra ancora incompiuta. Ovviamente non è un parere definitivo... ma un'analisi di quello che si è visto nel primi 90' di campionato.

Ai posteri l'ardua sentenza.