Tra meno di un mese comincia il campionato e trovo necessario iniziare a fare due considerazioni sul calciomercato dell'Inter. Un mercato strano, ricco di momenti spumeggianti e di debacle clamorose.

Partiamo con i lati oscuri. Si sono ceduti due portieri di importanza fondamentale, uno per l'esperienza e l'altro per l'adattamento al gioco del mister piacentino. Nel contempo non si è arrivato a trovare neppure un sostituto "di sicura qualità", quello "che ti fa stare tranquillo". Vero che Filip Stanković (classe 2002) è sembrato un portiere con un futuro interessante, ma non è sufficiente per puntare in alto, necessità di un'esperienza che arriverà con il tempo.
Il secondo lato oscuro è la vicenda Lukaku. Se il belga ha fatto, come al suo solito, i fatti suoi, cercando l'ingaggio e la situazione che lo rendeva più felice, non bisognava arrivare a trattativa inoltrata (anzi praticamente definita) per accorgersi di quello che stava succedendo. Se, in questo caso, non voglio parlare di Lukako, non posso però non citare la dirigenza nerazzurra per un evidente errore di valutazione che ha costretto gli stessi a straordinari e voli pindarici.

Quali invece i lati positivi? Finora si è svecchiata la rosa, dando ad intendere un desiderio di progettazione anche per il futuro. Tra D'Ambrosio e Blissek c'è una differenza di 12 anni, 10 anni tra Brozovic e Samarzich, 5 anni tra Gagliardini e Frattesi, 6 tra Lukaku e Scamacca e ben 11 tra Dzeko e Thuram. L'unico saldo negativo è tra Bellanova e Cuadrado. Il lavoro fatto, salvo per i portieri e un difensore, ricalca i desideri di Inzaghi che vorrebbe due scelte in ogni casella del suo 3-5-2. Sono usciti tanti giocatori ma, finora, si è cercato di mantenere quell'equilibri desiderato e necessario.

Alcune considerazioni personali.
Qualcuno dice che si è perso in qualità ed esperienza. Sull'esperienza potrei anche essere d'accordo, ma sulla qualità qualche dubbio mi sorge. Siamo andati avanti per quasi un anno senza elementi di assoluta qualità (Brozovic, Skriniar, Lukaku) e i loro relativi sostituti sono riusciti a fare un salto di qualità, anche grazie alla buona cura di Inzaghi. Al posto di un paio di questi abbiamo già avuto, come risposta dal calciomercato, dei profili già nel giro della nazionale e che, nei prossimi anni (speriamo mesi), sicuramente potranno solo migliorare.
Il centrocampo dell'Inter è dotato di piedi e polmoni veramente interessanti. Sia dal punto di vista della spinta fisica che dal punto di vista dei "piedi buoni" il passo, nel complesso, è stato sicuramente in avanti.
La difesa e l'attacco sono da completare, ma la partenza è buona.

Tutto fatto? No, la strada da percorrere è ancora lunga... ma sarà proprio vero che l'Inter si è indebolita?