Nell'undicesima puntata della seconda stagione di "Piccole squadre che fanno miracoli", il mio viaggio mi porta per la prima volta in Ucraina. Siamo a Dnipro (fino al 2016 Dnipropetrovs'k), una città composta da 1.000.700 di abitanti, il paese nel corso della sua storia ha visto la Prima rivoluzione russa nel 1905 e la rivoluzione di febbraio del 2017. Lì c'era una squadra calcistica, il Futbol'nyj Klub Dnipro che aveva vinto due campionati sovietici, una coppa sovietica, due coppe delle federazioni sovietiche e una Supercoppa dell'Unione Sovietica. Gli ucraini sono pronti a disputare l'Europa League e il campionato ucraino, in quella rosa c'erano anche Nikola Kalinic e Jevhen Konopljanka. 

Il Dnipro aveva perso i preliminari di Champions League contro il Copenaghen e si appresta ad affrontare il turno di spareggio contro l'Hadjuk Spalato. Nel match di andata, gli uomini di Markevyč partirono con il piede giusto e vincono per 2-1. Al ritorno a Spalato, la squadra riesce a pareggiare per 0-0 e si qualifica alla fase a gironi. Gli ucraini vengono inseriti nel gruppo F insieme all'Inter, Qarabag e Saint-Etienne. Alla prima partita gli ucraini perdono per uno a zero in casa contro i nerazzurri, mentre alla seconda giornata ottiene il primo punto nella gara in trasferta contro i francesi del Saint-Etienne. Alla terza giornata, la squadra precipita nella seconda sconfitta contro la matricola Qarabag e si vedono complicare la qualificazione ai sedicesimi di finale. La svolta arriva nel match contro gli azeri e finalmente gli uomini di Markevyč trovano la prima vittoria. Dopo il match perso contro l'Inter a San Siro per 2-1, all'ultima giornata, il Dnipro ottiene la seconda vittoria e si qualifica per un soffio al turno successivo grazie al pareggio del Qarabag. 

Ai sedicesimi di finale trovarono l'Olympiakos. È il 19 febbraio 2015 e gli ucraini vogliono fare una bella figura. L'andata sarà a dir poco sorprendente, il Dnipro batte 2-0 i greci e ipotecano per il momento la qualificazione agli ottavi. Al ritorno a Il Pireo, la squadra greca cerca l'impresa e al minuto 14 passarono in vantaggio con Mitroglou, ma pochi istanti dopo gli uomini di Markevyč trovano il pareggio con Fedec'kyj e la missione sembra essere compiuta. Al 90esimo l'Olympiakos passa in vantaggio con Dominguez che però non serve a nulla perchè il Dnipro pareggia al 92esimo con Kalinic e conquista per la prima volta l'accesso agli ottavi.

Al turno successivo trova l'Ajax e Markevyč vuole dalla sua squadra una grande prestazione. Risultato? Il Dnipro a sorpresa batte per 1-0 i lancieri e compie un'impresa assurda, ma gli olandesi sono pronti per la goleada nella partita di ritorno. Arriviamo al 19 marzo 2015, c'è la partita di ritorno tra olandesi e ucraini, Markevyč vuole provare il colpaccio anche all'Amsterdam Arena e vuole dai suoi una prestazione sublime. I lancieri passarono in vantaggio con Bazoer al 60esimo minuto del secondo tempo e per il momento è tutto pari. Però nel primo tempo supplementare, Konoplyanka trova clamorosamente il pareggio e il colpaccio può davvero avverarsi. L'Ajax trova al minuto 117 la rete del momentaneo 2-1 ma non basta perchè ad andare ai quarti sarà il Dnipro. Erano partiti male e adesso sono tra le prime otto d'Europa, tutta la città sogna il trofeo prestigioso, ma ci saranno ancora molti ostacoli da superare.

Ai quarti di finale, il Dnipro trova il Club Bruges e gli uomini di Markevyč vogliono continuare il loro cammino fino a Varsavia. All'andata nessuno dei due club, riesce a trovare la via del goal e il match finirà sullo 0-0. Il 23 aprile la squadra ucraina si gioca l'accesso alla semifinale, chi vince trova il Napoli. Quando tutto sembrava essere rimandato ai tempi supplementari, il Dnipro trova la rete del vantaggio con Sachov che vuol dire: semifinale. Incredibile!!! Gli ucraini hanno sorpreso tutti, sono tra le prime quattro d'Europa, ci sono anche due italiane (Napoli e Fiorentina) e questa edizione 2014-2015 dell'Europa League è sorprendente. In tanti si aspettano una finale tutta italiana, ma occhio al Siviglia di Emery (fresco vincitore dell'edizione precedente) che può essere molto insidiosa. 

Al penultimo atto, c'è il Napoli di Benitez che è pronta a giocarsi l'accesso alla finalissima. I partenopei sognarono un'altra finale come ai tempi di Diego Armando Maradona e sanno che questa partita sarà una passeggiata. Il primo tempo finisce a reti bianche, ma nella ripresa la squadra partenopea passa in vantaggio con David Lopez e devono difendere questo risultato per tutto il secondo tempo, ma al minuto 81 arriva il pareggio del Dnipro con Selezn'ov e la squadra ucraina spera almeno nel match di ritorno, di ottenere una vittoria per la grande gloria, anche il Napoli ci crede e darà il tutto per tutto nella semifinale di ritorno. È il 14 maggio 2015, lo stadio Olimpico di Kiev si presenta stracolmo di tifosi, serve un miracolo per andare a Varsavia. Nel primo tempo le due squadre non vanno oltre lo 0-0, il Napoli ci crede e si affida alla squadra per centrare la finale, ma al minuto 58 arriva la rete degli ucraini con Selezn'ov e dalla panchina tutti iniziarono a far festa, il miracolo si avvicina. I partenopei provano ad andare in goal, ma ci arrivano per un soffio e al fischio finale arriva ufficialmente il verdetto: il Dnipro conquista nel corso della sua storia la sua prima finale di Europa League. Nessuno ci credeva, questi hanno compiuto un cammino pazzesco e andranno a giocare la coppa contro una squadra tosta: il Siviglia di Emery.

È il 27 maggio 2015, allo stadio Narodowy di Varsavia si gioca la finale di Europa League. Gli ucraini sono pronti a scrivere la storia, mentre gli spagnoli cercano il secondo successo consecutivo. Il Siviglia era una squadra di grandi talenti, giocarono: Sergio Rico, Aleix Vidal, Krychowiak, Reyes, Vitolo, Carlos Bacca e Gameiro. Al settimo minuto, il Dnipro passa in vantaggio con Nikola Kalinic, l'inizio è buono; al 28esimo arriva subito il pareggio con Krychowiak e pochi istanti più tardi arriva il sorpasso del Siviglia con Carlos Bacca che segna il 2-1, ma gli uomini di Markevyč non ci stanno e sul finire del primo tempo trovano il pareggio con Rotan, siamo sul 2-2 e il Dnipro non vuole mollare dalle mani il trofeo prestigioso. Nella ripresa entrambe le squadre vanno vicino al goal e al minuto 73 il Siviglia passa di nuovo in vantaggio, va ancora a segno Carlos Bacca e gli spagnoli vincono per il secondo anno consecutivo l'Europa League, mentre per gli ucraini il sogno si spezza sul più bello, hanno compiuto un miracolo pazzesco, speravano di portare il loro primo trofeo europeo della storia. 

Però dopo quella finale, la squadra andrà verso un declino senza precedenti. Il 31 marzo 2016 la UEFA squalifica il club ucraino per tre anni dalle competizioni europee per non aver rispettato il fair play finanziario. Nell'annata 2016-17, il Dnipro viene retrocesso in seconda serie; ma non è tutto, gli ucraini vengono declassati dalla federcalcio ucraina in terza serie. Nella stagione 2017-2018 arriverà un'altra batosta per il club, a causa di una delibera della FIFA, il Dnipro è retrocesso in quarta serie. Nel giugno 2019 arriva il comunicato ufficiale, la squadra non si iscrive al campionato di quarta divisione ucraina e annuncia così lo scioglimento cedendo così le sue attività.
Finisce così a malincuore una storia iniziata con alcuni trionfi e con un declino inaspettato.

Un abbraccio Il Tifosino.