Dopo tanto tempo, sono ritornato con la rubrica "Piccole squadre che fanno miracoli" ormai giunto al finale della seconda stagione. Oggi a sorpresa, il mio viaggio mi porta in Emilia-Romagna per raccontare l'epoca d'oro di una società che ha lanciato alcuni giocatori celebri e che ha dato via al successo europeo. Siamo a Parma, un comune italiano composto da 200.209 abitanti. La città è famosa per alcune bellezze tra cui: Piazza Duomo, il Palazzo della Pilotta, la Cittadella, il Palazzo del Giardino e il Teatro Regio. E famosa anche per la cucina, in particolare per il formaggio Parmigiano-Reggiano e per il prosciutto crudo. Lì c'è una squadra calcistica, il Parma Calcio fondato nel 1913. I Ducali si preparano alla stagione 1989-90 e decisero di ingaggiare come nuovo allenatore Nevio Scala che veniva da due ottime stagioni con il Reggina sfiorando la promozione in Serie A.

Scala aveva un solo obiettivo, portare i Crociati nella massima categoria. La società era scossa dalla notizia del presidente Ernesto Ceresini, che si trovava in condizioni di salute precarie e decisero di affiancarlo con il figlio Fulvio. Alla corte di Parma arrivarono Daniele Zoratto, Maurizio Ganz, Fausto Pizzi e Tarcisio Catanese. Il campionato inizia nel migliore dei modi, infatti la squadra resta a lottare sempre per la promozione dove chiuse il girone di andata al terzo posto con 25 punti. Il 4 febbraio 1990 arrivò purtroppo la morte del presidente. La città è sotto shock per questa brutta notizia, perchè non vedrà più la sua squadra che nel frattempo rischia di non centrare l'obiettivo Serie A. Tuttavia, quando il sogno sembra svanire sul più bello, il tecnico Scala ritrova la squadra e riesce a chiudere il campionato al terzo posto, che vale di fatto la promozione nella massima categoria. Tutta la città è in festa per questo traguardo, un'esultanza arriva anche dal presidente Ceresini che dal cielo ha gioito insieme alla città. Sarà l'inizio del sogno.

Arriviamo alla Serie A 1990-91. Il presidente Giorgio Pedraneschi prese il posto di Fulvio Ceresini che cedette la maggioranza della società, mentre la Parmalat di Tanzi assunse la proprietà del club. La squadra per fare una bella figura nel massimo campionato decise di investire nel mercato estivo. Arrivano il difensore belga Georges Grün, il portiere brasiliano Claudio Taffarel e il centrocampista svedese Tomas Brolin. L'esordio non è delle migliori, il Parma perde la prima giornata contro la Juventus; l'avvio è in sordina, ma in autunno la squadra tornò a correre e sconfigge a sorpresa la Fiorentina, la Roma e il Milan che costò così il titolo d'inverno ai rossoneri. Nella seconda parte del campionato, i Ducali restano aggrappati nelle prime posizioni e la stagione si chiude al sesto posto che vale l'accesso alla Coppa UEFA per la prima volta nella storia.

Al secondo anno in Serie A, il Parma esordisce in Coppa UEFA e il cammino si interrompe subito contro i bulgari del CSKA Sofia a causa della regola del goal fuori casa. Dopo un campionato al di sotto delle aspettative (settima posizione), la squadra si rese protagonista nella coppa nazionale. Dopo aver eliminato il Palermo al secondo turno, i Crociati eliminano anche la Fiorentina, Genoa e Sampdoria. In finale sfida la Juventus nel doppio confronto e il Parma a sorpresa riesce a ribaltare la sconfitta dell'andata vincendo per due reti a zero nel match di ritorno. Per i Ducali si trattano del loro primo successo nonchè il primo trofeo in una manifestazione importante. Infatti, il club centra la qualificazione nella Coppa delle Coppe 1992-93.

Nella stagione che coincide con l'esordio nella Coppa delle Coppe, il Parma si rinforza in attacco acquistando un certo Faustino Asprilla e l'esperto centrocampista Gabriele Pin. La stagione dei Ducali è straordinaria. In campionato la squadra continua a stare tra le prime posizioni e alla fine della stagione chiude terza. In Supercoppa italiana, la squadra perde contro il Milan per 2-1. La prestazione più bella arriverà appunto nella Coppa delle Coppe. Il Parma dopo aver superato i sedicesimi di finale contro l'Ujpest, elimina agli ottavi il Boavista e lo Slavia Praga ai quarti di finale. In semifinale sfida l'Atletico Madrid. All'andata i Crociati vincono a sorpresa per 2-1 e con l'uno a zero da parte dei Colchoneros nel match di ritorno, consente alla squadra di Scala di conquistare per la prima volta la finale europea. Il 12 maggio a Londra, il Parma batte l'Anversa per 3-1 e alza il suo secondo trofeo della sua storia (il primo europeo). Tutta la città è in festa, la squadra si conferma una vera e propria big d'eccezione e adesso non si vogliono più fermare.

La stagione 1993-94 si apre con l'arrivo di un certo Gianfranco Zola proveniente dal Napoli e con la vittoria della Supercoppa Europea contro il Milan (terzo trofeo della storia), dopo aver rimediato la sconfitta dell'andata. L'annata si rivela ancora avvincente, in campionato la squadra arriva al quinto posto, in Coppa Italia arriva in semifinale. Ma è nella Coppa delle Coppe che il Parma sarà di nuovo protagonista. Dopo aver eliminato il Degerfors ai sedicesimi, la squadra elimina altri club tra cui: il Maccabi Haifa, Ajax e Benfica. All'ultimo atto trovano un club molto tosto: l'Arsenal di George Graham. Tutta la città è in attesa del secondo trionfo, Tomas Brolin sfiora subito il vantaggio e gli uomini di Scala stanno sulla strada giusta, ma al 20esimo minuto arriva il vantaggio dei Gunners con Smith. Nella ripresa i campioni in carica non riescono a trovare il pareggio, che di fatto consegna il trofeo agli inglesi.

Confermato Nevio Scala anche nell'annata 1994-95, il Parma punta tutto sulla Coppa UEFA e sul campionato grazie anche agli acquisti di Dino Baggio e di Fernando Couto. Il campionato ebbe una svolta, i punti non saranno più due, ma tre. Sarà un duello contro la Juventus di Marcello Lippi. Dopo un inizio al vertice, la squadra perse entrambi gli scontri diretti e lo scudetto andò in direzione Torino dopo nove anni. La rivalità arriva anche nella coppa nazionale, dove a trionfare saranno sempre i bianconeri. A sorpresa si rincontreranno per la terza volta anche in Coppa UEFA. Quì ho un bellissimo ricordo. Un giorno mentre ero a casa, mia madre stava riordinando le nostre cose e ad un certo punto trovò il biglietto della finalissima tra Parma e Juventus. Scoprì che quel biglietto era di mio padre, gli dissi: "Papà, perchè avevi preso il biglietto della finale di Coppa UEFA?" Lui mi rispose: "No, sono andato a vedere la finale di ritorno a Milano insieme ad alcuni amici. Io sono andato a vedere anche Roberto Baggio." Appena avevo sentito questa avventura rimasi meravigliato, aveva vissuto una bellissima esperienza. Tornando alla coppa europea, i Crociati dopo aver eliminato il Vitesse, l'AIK, l'Athletic Bilbao, Odense e Bayer Leverkusen, va a sfidare appunto i bianconeri. All'andata si imposero i Ducali, mentre al ritorno la partita finirà in parità e il club emiliano conquista il quarto trofeo della storia (nonchè il secondo trionfo europeo). Il Parma sta vivendo un periodo d'oro, la città si ricorderà presto di questa squadra che sta facendo sognare una città intera. Il sogno continua.

Giungiamo alla stagione 1995-96. A Parma approdarono due giovanissimi futuri campioni del mondo 2006 e rispettivamente bandiere bianconere e rossonere: Filippo Inzaghi e Gianluigi Buffon (esordì a soli 17 anni). Insieme a lui arrivò un'altro giovanissimo cresciuto nel Napoli e anch'esso futuro campione del mondo 2006 nonchè capitano: Fabio Cannavaro. Arrivò anche l'ex Pallone d'oro del Barcellona, Hristo Stoichkov. L'annata si aprì con grandi speranze, ma si rivela fallimentare; in campionato i Ducali chiusero al sesto posto, in Coppa Italia il cammino si ferma subito al primo turno e infine nella Coppa delle Coppe, il cammino si interrompe ai quarti di finale contro il Paris Saint-Germain. A fine stagione Nevio Scala lascia la panchina emiliana. Finisce un'avventura bellissima per il tecnico di Lozzo Atestino che ha fatto sognare una città intera, vincendo quattro trofei tra cui tre di queste sono europee.

Nell'estate del 1996, la società emiliana diede una svolta. A prendere il posto della presidenza sarà Stefano Tanzi, che aveva preso la proprietà del club nell'annata 1990-91, mentre l'attuale allenatore sarà un certo Carlo Ancelotti (futuro campione d'Europa con il Milan e con il Real Madrid). Alla corte di Parma arrivarono due giocatori celebri: Enrico Chiesa (padre di Federico) e Hernàn Crespo. Il campionato inizia bene con un promettente 3-0 sul Napoli ma in trasferta la squadra avrà un rendimento deficitario. Sul finire del girone di andata, i Ducali rialzano la testa e chiudono in quarta posizione con quattro vittorie consecutive. Grazie ai goal di Crespo, il Parma continua a crescere e arrivò a lottare addirittura per lo scudetto e i sogni di gloria si spengono contro l'Udinese e nello scontro diretto sul campo della Juventus. I bianconeri trovarono il pareggio e si aggiudicano il tricolore nel turno successivo. Per il Parma si tratta del miglior piazzamento nel massimo campionato, per la prima volta hanno raggiunto la UEFA Champions League e i Crociati sono pronti a difendere questi colori nella competizione che conta. 

Nella stagione che coincide con l'esordio in Champions League, il Parma acquista un'altro tassello importante: il futuro campione d'europa francese Lilian Thuram. Il cammino in Europa parte dai play-off dove elimina il Widzew Lodz e alla fase a gironi trova lo Sparta Praga, il Galatasaray e il Borussia Dortmund. Le prime tre partite per i Crociati saranno di due vittorie contro Galatasaray e Borussia Dortmund e di un pareggio contro la Sparta Praga alla prima giornata. L'inizio è promettente, ma nelle tre restanti giornate la squadra ottiene una sconfitta e due pareggi, che valgono di fatto il secondo posto e l'attuale eliminazione dalla fase a gironi. La stagione si rivela sotto le aspettative per gli uomini di Ancelotti, il Parma chiude sesto in campionato e arriva in semifinale di Coppa Italia.

Arriviamo alla stagione 1998-99. Il Parma decide di cambiare guida tecnica, arrivò al posto di Ancelotti, Alberto Malesani con i contatti che si erano avviati già dalla stagione precedente. Insieme a lui arrivarono il fantasista argentino Juan Sebastian Veròn e i centrocampisti Boghossian e Fuser. Il Parma sarà protagonista sia nella Coppa Italia, che nella Coppa UEFA. In coppa nazionale, la squadra dopo aver eliminato il Genoa, Bari, Udinese e Inter, affronta la Fiorentina nella finalissima. Entrambe le partite finiscono in parità e la regola del goal fuori casa consegna ai Ducali la loro seconda Coppa Italia (quinto trofeo della loro storia). Tanti tifosi rivivono il momento d'oro con Scala e la storia si è ripetuta. Anche in Europa, i Ducali riscrivono di nuovo la pagina di storia. Dopo aver perso la partita di andata contro il Fenerbahçe il Parma la ribalta al ritorno vincendo per 3-1. Passaggio tutt'altro che agevole contro il Wisla Cracovia, Rangers e Bordeaux. La squadra arriva di nuovo in semifinale; a sorpresa c'è di nuovo l'Atletico Madrid che è pronta a riprendersi la sua rivincita. Ma il Parma con il cuore, vince entrambe le partite e conquista la sua seconda ed ultima finale europea. Il 12 maggio arriva il verdetto. Il Parma batte l'Olympique Marsiglia e conquista la seconda Coppa UEFA (ultima squadra italiana a trionfare in questa competizione nonchè il sesto trofeo della storia del club). La città è di nuovo in festa, Crociati hanno saputo regalare un'altra gioia come ai tempi di Nevio Scala e il momento d'oro continua sul più bello. La stagione successiva si apre con il trionfo in Supercoppa Italiana contro il Milan a San Siro (settimo trofeo nonchè il primo della sua storia).

Nell'annata 2000-01, il Parma arriverà di nuovo in finale di Coppa Italia in una stagione culminata da tre cambi di allenatore e la squadra sfuma il quarto trionfo nella coppa nazionale ai danni della Fiorentina che si prende la sua rivincita, ma tuttavia riescono a qualificarsi ai preliminari di Champions League. Anche nella stagione successiva, la squadra chiude in maniera negativa il campionato al decimo posto e trionferà soltanto in Coppa Italia (ottavo ed ultimo trofeo nonchè il terzo ed ultimo trionfo) nel doppio confronto contro la Juventus e anche quì i Ducali si prendono la loro rivincita in quell'altra finale del 1995. Con l'arrivo di Prandelli, il Parma perde la Supercoppa Italiana contro i bianconeri e chiude un'altra grande stagione al quinto posto in campionato. Dopo due stagioni al di sotto delle aspettative, il Parma dopo un periodo d'oro si trova a lottare clamorosamente in zona retrocessione e passò alla storia con la nuova denominazione per scongiurare il rischio fallimento dell'annata precedente. La società si chiamò: Parma Football Club. Crociati disputarono un bel cammino in Coppa UEFA dove arrivano di nuovo in semifinale dopo tanto tempo, il sogno si infrange contro il CSKA Mosca e tuttavia riesce a vincere lo spareggio contro il Bologna nella seconda partita di ritorno che consente di rimanere nella massima categoria.

Alcuni anni dopo nella stagione 2007-2008, il Parma retrocede in Serie B dopo 18 anni consecutivi nella massima categoria. Finisce così un sogno, durato tanto tempo, i trionfi hanno fatto emozionare una città intera. Dovrà aspettare un anno prima di ritornare in Serie A. Dopo tre stagioni positive, i Ducali nell'annata 2013-14 ricostruirono la rosa e centrano di nuovo l'Europa grazie anche al rigore sbagliato di Cerci nella partita tra Fiorentina e Torino ma la UEFA gli negò la licenza per partecipare all'Europa League a causa delle difficoltà economiche, il posto viene preso dal Torino. Sarà l'inizio del fallimento che avverrà nell'annata successiva con la consueta retrocessione in Serie B e poi dalla Serie D.
Gli anni novanta sono stati una svolta per questa città che ricorderà per sempre il periodo d'oro.

Un abbraccio Pasqui.