Un'idea folle mi assale, un'idea avvalorata da due indizi che, secondo i migliori film polizieschi, fanno una prova. Mi perdoneranno Aristotele per non aver seguito il suo sillogismo e gli empiristi che tutto vogliono verificare con certezza, per averli sacrificati in nome di Pindaro alato.
Comincio a pensare che le circostanze storiche attuali possano davvero convergere, nel giugno prossimo, verso una unanime direzione. Comincio a pensare che adesso più che mai Guardiola potrebbe sedersi sulla panchina dell'Inter.

Il tecnico catalano, pochi mesi fa ha espresso la volontà di allenare un giorno una squadra italiana. Italia, Brescia in particolare, che accolse il Pep giocatore, il quale considera suo mentore proprio quel Carlo Mazzone che lo allenò ai piedi della Leonessa d'Italia. 

Il secondo indizio che mi porta a credere nella fattibilità dell'operazione è data dalla volontà di Suning di riportare al più presto l'Inter ai vertici mondiali. Questo compito arduo non può certo realizzarlo Luciano Spalletti, ormai si è capito. 
Ecco che in estate le due volontà, quella di Guardiola e quella della proprietà cinese potrebbero incontrarsi ad un incrocio e congiungersi. 
Aggiungo che il Manchester City, attuale squadra di Guardiola, potrebbe essere esclusa dalla prossima Chamipons League per aver violato vincoli del FPF. Lo stesso allenatore ha dichiarato, pochi giorni fa, che esige chiarezza sulla questione, facendo intendere che, nel caso l'esclusione dovesse esserci, il tecnico spagnolo si guarderebbe intorno.

Insomma, per il momento Guardiola all'Inter è un'utopia o qualcosa di molto somigliante. Ma i famosi due indizi che fanno una prova potrebbero, nel giro di qualche mese, costruire una realtà.

Guardiola all'Inter è possibile, oggi più che mai.