Dopo la scampagnata europea in Lussemburgo conclusa vittoriosamente non senza patemi d'animo, i rossoneri si rituffano subito nel clima del campionato ospitando l'Atalanta avversario non certo dei più morbidi alla ricerca disperata di punti dopo due sconfitte consecutive ed intenzionata a vendere cara la pelle in quel di San Siro.

La banda dei giovani terribili di Gasperini ad agosto era partita a mille asfaltando il Frosinone e palleggiando in faccia alla Roma a domicilio per un tempo, nel rocambolesco 3 a 3 dell'Olimpico, ma dopo la sfortunata sconfitta ai calci di rigori contro il Copenaghen nei preliminari di Europa League i nerazzurri di Bergamo sembrano essersi persi subendo due sconfitte consecutive preoccupanti oltre che per il risultato anche per le modalità  in cui sono arrivate. La trasferta alla Scala del Calcio potrebbe essere lo stimolo giusto per gli orobici per ripartire in campionato tornando a mostrare il calcio bello e organizzato che ha portato nelle ultime due stagioni l'Atalanta a ridosso delle grandi.

Il Milan dal canto suo non può più perdere punti per strada se vuole raggiungere il prima possibile le zone di classifica che gli competono e per cui la società ha investito ovvero il quarto posto. La squadra di giovedì contro il Dudelange però a parte il solito Higuain, ha convinto poco sia la critica che i tifosi anche se a parziale giustificazione era difficile fornire e una prestazione all'altezza quando cambi nove giocatori su undici, la maggior parte dei quali non vedevano il campo dalle amichevoli estive di inizio agosto. A preoccupare più che altro è aver capito che le maggior parte delle cosiddette riserve non sono nemmeno paragonabili ai titolari e Gattuso si ritrova ad avere non più di 14-15 elementi su cui puntare veramente quando le partite e i punti cominceranno a pesare.

Domenica sera però il Milan giocherà con la squadra tipo e li giustificazioni o scuse non saranno ammesse, contro l'Atalanta sarà vietato sbagliare, sarà obbligatorio entrare in campo con gli stimoli e la mentalità della grande squadra che tradotto nella lingua dei tifosi......bisogna fare il Milan, quello vero quello che solo a nominarlo incuteva paura all'avversario e non la copia sbiadita delle ultime deludenti stagioni. 

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