Dopo la parentesi non proprio esaltante della nazionale ci si rituffa nel campionato, il calendario propone per il Milan una trasferta a Cagliari molto più insidiosa di quanto si possa pensare o di quanto vogliano fare credere gli addetti ai lavori. Proviamo ad analizzare insieme il Match.

Ritengo molto più difficile di quanto si creda la partita di domenica sera al Sardegna Arena, innazitutto per il valore dell'avversario che in queste prime tre giornate non ha affatto sfigurato, infatti dopo la sconfitta di Empoli all'esordio, ha portato a casa lo scalpo dell'Atalanta a Bergamo ed è stato raggiunto solo al quinto di recupero nella partita interna con il Sassuolo. Soprattutto tra le mura amiche i Sardi sono un ottima compagine, una squadra che è rimasta quasi invariata rispetto allo scorso anno che trova in Barella e nel bomber Pavoletti i pericoli maggiori per i rossoneri.

La cosa che mi preoccupa di più invece in Casa Milan sono gli elogi e gli attestati che sono stati fatti in queste due settimane di pausa, dove hanno provato ad affibbiare ai rossoneri la candidatura ad antiJuve fino a sviolinate tipo "il Milan gioca il più bel calcio d'Italia". Ovviamente tutte queste affermazioni le ritengo insensate e premature dopo appena due gare disputate e caricare questo gruppo di aspettative non realizzabili potrebbe diventare un boomerang pericoloso per le reali ambizioni di questa squadra. Ovviamente è vero che il Milan ha convinto sia per 50 minuti a Napoli sia per lunghi tratti nella vittoria casalinga con la Roma, ma portarlo guadagnare il titolo di antagonista dei bianconeri sembra fantacalcio.

Ricordiamoci sempre che il Milan ha la terza rosa più giovane della Serie A e tra i suoi più grossi difetti palesati in quest'anno di gestione Gattuso è la mancanza di personalità dovuti anche alla giovane età. Bisognerà essere bravi a smorzare i focolai dei facili entusiasmi e guardare dritti ad obbiettivi plausibili, ovvero il quarto posto, per non trovarsi a fine maggio ad avere buttato via un altra stagione, perchè il Milan un altro anno senza Champions League non se lo può permettere sia a livello di blasone ma soprattutto a livello economico. 

Da piccolo mi hanno insegnato che prima di volare bisogna imparare a camminare e per farlo servono piedi ben piantati per terra!!

 

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