Edward Lawrence in terra d'Arabia seppe meritarsi il titolo di "Lawrence d'Arabia".
Il popolo rossonero attende con ansia il derby di Supercoppa di mercoledì 18 gennaio a Ryiad, chiedendosi chi potrebbe essere il suo Lawrence o se lo sarà l'intera squadra.
Milan d'Arabia, quindi, per un derby particolarmente ricco di significati per Il Diavolo. Sembra che i rossoneri vi arrivino avendo tutto da perdere e con un'atmosfera che i "media" già (e siamo solo a gennaio) delineano da "ultima spiaggia".
Intanto, la prematura eliminazione dalla Coppa Italia e l'accelerata del Napoli capolista toglie due obiettivi dichiarati di inizio stagione. Neanche il più sfegatato sostenitore rossonero, come chi scrive, se la sentirebbe di accreditare al momento la squadra sfilacciata vista negli ultimi tre scorci di partita come capace di una rimonta in campionato di ben nove lunghezze.

Eppure nel presentare la Supercoppa mi sembra debbano farsi un paio di considerazioni.
La prima è che il Diavolo ha comunque un'organizzazione di gioco superiore ai cugini nerazzurri per cui, anche in una partita secca, ha la possibilità di far valere un impianto più efficace.
L'Inter si fa preferire per alcune individualità (Lautaro e Barella su tutti) in grado di risolvere la partita, ma il Milan ha dimostrato negli ultimi confronti di riuscire a neutralizzarle con marcature asfissianti in ogni zona di campo.
Quanto fatto in passato da Kessie e Krunic penso possa essere replicato mercoledì da Vranckx o da Pobega, irrobustendo anche una mediana (la nostra) che potrebbe soffrire la maggior fisicità di quella nerazzurra.
Occorre adeguare la difesa ad un avversario che cercherà di sfruttare la nostra debolezza sulle palle alte. Meglio quindi Gabbia o Kjaer di Kalulu per contrastare Dzeko. L'attacco rossonero vivrà probabilmente degli umori di Leao, sempre decisivo, ma spesso discontinuo nelle ultime apparizioni. Riuscire ad innescarlo efficacemente potrà fare la differenza.
Confido che Theo non sia l'ectoplasma visto a Lecce e sappia riproporre la devastante fascia sinistra che è il punto di forza della squadra.

La soluzione del match si avrà secondo me nell'arco dei novanta minuti regolamentari, perchè entrambe le formazioni hanno la possibilità di assicurarsi il trofeo senza arrivare ai supplementari.
Quanto poi a considerare fallita la stagione se non si dovesse centrare la Supercoppa ci andrei piano. Vincere l'anno scorso il campionato è stata un'impresa difficilmente ripetibile. Entrare nelle prime quattro squadre del campionato con regolarità deve e può essere l'obiettivo per questa squadra.
Certo, è meglio farlo con una coppa in bacheca, o con una buona Champions... ma senza farne un'ossessione.