Ancora una volta il Milan delude i suoi tifosi e la classifica ora mette a nudo il vistoso rallentamento dei rossoneri, raggiunti dal Napoli e insidiati dall'Atalanta che distanziata di 6 punti ha però una partita in meno dei rossoneri; chi però deve maggiormente preoccupare la squadra di Pioli è il quinto posto della Juventus, che non aver battuto nel confronto diretto, non solo ha impedito ai rossoneri di continuare a sognare lo scudetto, ma come l'ha raccontata Allegri nelle interviste post gara, ha mantenuto i bianconeri agganciati alla zona C.L.

La partita di ieri sera ha sostanzialmente confermato che milanisti e juventini hanno squadre problematiche, che non possono aspirare a grandi traguardi nella stagione.
Limitandoci al nostro Milan, ci sembra aver perso completamente il filo del gioco spumeggiante e dinamico della prima parte di stagione; la manovra appare ora lenta e involuta e troppi calciatori sono scesi di rendimento senza che siano emerse valide alternative.
Aver limitato gli attaccanti della Juve, praticamente incapace di creare occasioni è l'unica nota positiva, che peraltro coincide con quella juventiva; anche il Milan ha prodotto poco o nulla, ma si era parlato alla vigilia della rabbia che i rossoneri avrebbero dovuto scaricare sui malcapitati ospiti e si era parlato di quanto più importanti fossero i 3 punti per le ambizioni rossonere rispetto ai loro rivali.
Del resto in casa Milan fino a poche settimane fa si parlava apertamente di scudetto e la sfida all'Inter proveniva da gente come Calabria e Theo che nello spogliatoio rossonero conta parecchio. 
La dichiarazione di guerra non è risultata di buon auspicio nei fatti anche perchè-come ha confermato lo stesso Pioli- la squadra appare avviata a ripetere il cammino fatto nella stagione scorsa: partenza lanciata, crisi invernale, recupero finale nelle ultime giornate, utile per entrare in CL.
Potessimo fare una domanda a Maldini & CO. chiederemmo a cosa serve sputare l'anima per entrare in una vetrina europea per poi arrivare ultimi nel girone e uscirne scornati subito.
L'alibi degli errori arbitrali non regge: è vero che ci sono stati, ci mancherebbe, ma il livello della squadra è quello che si è visto; il Milan non vuole spendere sul mercato e quindi come può rinforzare la rosa? che prenda buoni giovani non è la stessa cosa di acquistare top player affermati.
Anche in campionato dunque ci troviamo davanti la discontinuità di rendimento tipica di una squadra infarcita di ragazzini - peraltro in diversi casi sopravvalutati - che non hanno lo spessore per il salto di qualità. A questo si aggiunga un allenatore molto bravo a far lievitare il gruppo, ma con tanti limiti tattici e tecnici.

Pioli is on fire, ma fino a un certo punto: difficile che incida sulla partita, sempre tardive e spesso sbagliate le sostituzioni, sempre lo stesso il modulo e troppo limitati e ora facilmente riconoscibili gli schemi; non si vede nulla di particolare dalle palle inattive, dallo spostamento delle pedine, dalle innovazioni tattiche.
Contro lo Spezia le avvisaglie del pareggio dei liguri si erano ampiamente manifestate nel secondo tempo con alcune azioni che avevano severamente impegnato Maignan in almeno 3/4 parate difficili; Pioli interviene con le sostituzioni solo dopo il gol dell'1-1; anche ieri, in una partita che doveva essere vinta a tutti i costi, non abbiamo ravvisato nessun intervento tempestivo dell'allenatore con una partita orribile e bloccata sullo 0-0.
Come detto la classifica parla chiaro: il Milan deve riporre i sogni di gloria nel cassetto e concentrarsi sulle squadre che seguono, cercando di tenerle a distanza di sicurezza; inutile sperare nella finestra di mercato ancora aperta perchè non arriveranno giocatori che possono spostare gli equilibri, anzi riteniamo che non arriverà nessuno proprio, tranne forse il ragazzo serbo Lazetic, forse utile per la squadra... Primavera!
Se poi speriamo nel Mercato estivo, allora cari milanisti siamo proprio inguaribili ottimisti; ormai è chiaro che i limiti di spesa tagliano fuori il Milan da ogni possibilità di costruire una squadra che possa competere in Europa e in Italia, che non sia per una frazione di Campionato e forse per la Coppa Italia, sulla quale a onor del vero, non farei troppo lo schizzinoso. 

Vorrei infine porre l'attenzione su alcune incongruenze decisionali della Società; la prima riguarda il mercato che si era aperto con l'assoluta certezza di Maldini e Massara "arriverà un difensore in sostituzione di Kjaer"; ieri Paolo Maldini ha rilasciato la seguente dichiarazione "il difensore non è stato possibile, ma l'emergenza sta finendo". Evidentemente sa già che non si verificheranno altri infortuni e/o squalifiche.
Alla vigilia della partita con la Juventus, il Presidente Scaroni, che evidentemente alle assemblee in Lega partecipa ma si addormenta, si è accorto della delibera con cui l'accesso del pubblico nel numero massimo di 5000 spettatori che avrebbe privato il Milan - e solo il Milan- del mega incasso del big match con i bianconeri, circa 5 milioni. " A noi chi ci risarcisce" ha domandato evidentemente a se stesso... Chissà se si è dato una risposta e se l'ha fatto, impersonificava Scaroni Presidente del Milan o Scaroni consigliere in Lega?

Ecco l'annosa questione del terreno di gioco di San Siro: parentesi già ai tempi di Gullit e Van Basten le lamentele sul campo erano ripetute e si giocava anche meno; ci sono filmati di quel tempo che mostrano i calciatori in campo alzare quantità industriali di... sabbia, che neppure a Rimini nelle spiagge romagnole succedeva. Si disse che l'erba si rifiutava di crescere per le condizioni climatiche determinate dalla copertura dello stadio per l'ammordenamento subito in occasione del Mondiale 1990.
Poi ci fu il periodo del rizollamento periodico, con porzioni di erba che restavano appiccicate ai tacchetti dei calciatori, più grandi delle ciaspole di montagna, i quali, novelli agronomi, prima di eseguire un calcio da fermo... provvedevano alla rizollatura personale!

Dopo circa un ventennio di rizollature periodiche (sarebbe interessante conoscere i costi di tali operazioni - statene certi si sta parlando di centinaia di milioni-sopportato dalle due squadre milanesi cui con la locazione dello stadio spetta anche la manutenzione...) nasce finalmente l'idea giusta per risolvere definitivamente il problema: un terreno misto sintetico!
L'innesto del 70% di fibre naturali e il 30% di fibre sintetiche antiustione da sfregamento beninteso e un congegno di lampade mostruoso denominato MLR, utilizzato negli stadi Danesi e Norvegesi, avrebbe garantito per anni un tappeto tra i migliori d'Europa. In effetti così è stato almeno fino a quando - ci dicono- l'utilizzo dell'impianto è diventato così frenetico che NON C'E' PIU'STATO IL TEMPO MATERIALE PER "COLTIVARE" E "CURARE" L'ERBA.
Insomma, siamo ritornati indietro di 20 anni alla... RIZOLLATURA.

Ora io, ultimo certo dei competenti in materia, nel mio piccolo mi chiedo: ma visto che c'era questa sovrapposizione di impegni calcistici da costringere a giocare in queste condizioni praticamente un giorno si e il seguente anche, non era il caso-approfittando anche dei 5000 spettatori- di spostarsi in qualunque altro stadio fruibile nel raggio di 100-200 KM come per esempio fatto dall'Atalanta in CL in attesa di poter utilizzare il proprio campo?
​Perché non è stato fatto? Nessuno ci ha pensato?
Non credo che si saprà, ma almeno è lecito sperare che questa storia serva d'esperienza?
A giudicare da come le due milanesi desiderino ardentemente condividere anche (l'eventuale) nuovo Stadio, permettetemi di dubitarne molto.