Partiamo da un dato di fatto: Filippo Magnini, uno dei più grandi campioni del nuoto italiano, è stato squalificato per 4 anni causa doping.

Quello che trovo strano è la sua giustificazione o meglio, il suo paragonarsi a Cristiano Ronaldo, alla sua carriera e alla sua persona. Anche se la condanna è  arrivata con scoppio ritardato sempre qualcosa di strano dovrà essere successo.

I risultati sulla vasca non si possono cancellare e ne andiamo tutti orgogliosi, fino a prova contraria ma di dubbi a questo punto ne sorgono tanti, non solo in me. La sua carriera da oggi, non avra' piu' la solita limpidezza, ma una grossa macchia ed un punto interrogativo.

Paragonarsi a Ronaldo un grave errore, forse dato dall'orgoglio. Tutte le medaglie non saranno mai uguali alle Champions del portoghese, che non possono essere messe in discussione da niente e da nessuno. Entrambi sono seri professionisti, Filippo ormai ex atleta, che da' la gravità delle accuse. 

Spero che Magnini non volesse riferirsi alla vicenda extra calcio di CR7 che è completamente diversa dalla sua. Vincere in maniera pulita è il dovere di ogni atleta, arrivare ai limiti senza inganni quello che ti rende poi mito a fine carriera.

Magnini non e' Cr7 ne in popolarità ne come atleta, anche se in due sport differenti, il paragone e' sempre sbagliato. Ciascuno di noi deve essere se stessi, sentirsi inferiore ad un altro rappresenta una grande debolezza. Il paragone che ha fatto, forse, significa proprio che invidia dove sarebbe potuto arrivare.

Da oggi, niente sarà più come prima, Filippo Magnini sarà il Ben Johnson del nuoto, un grande atleta che forse nascondera' per sempre un mistero.