In molti l'hanno pensato alle 23 di ieri sera dopo il clamoroso 3-1 della Fiorentina a San Siro. Anche un cieco vedeva la gioia di Montella, il suo sorriso che sa di rivincita dopo aver dominato la partita e messo il suo ex Milan al tappeto. La chiamata il tecnico napoletano l'ha fatta al suo amico Rino, e cosa si saranno mai detti? Dunque: "Ciao Rino sono Vincenzo, visto che non sono così scarso? Il Milan non va nemmeno col bel gioco, non era tutta colpa mia". "Vero, caro Vincenzo, nemmeno io sono bischero e mi diverto a fare catenaccio, se i giocatori non hanno gli attributi e sono semplicemente ottimi calciatori è difficile vincere le partite". Tante risate e sassolini tolti dalle scarpe prima di chiudere la conversazione. La classica palla lunga e pedalare va benissimo se accompagnata dai risultati, dove con il gioco e la qualità non si arriva ecco allora la grinta e la concretezza. I punti fanno la classifica e lo stesso Giampaolo l'ha fatto capire: se serve forza e meno tecnica, sono pronto. Il Milan si sta sciogliendo fra dirigenti presuntuosi e la paura di non saper più vincere. Gattuso potrebbe sedersi al posto di Andreazzoli, ma lecito è chiedersi se con questa squadra, sulla carta superiore alla sua, avrebbe fatto meglio. Una situazione che porta a rimpiangere allenatori maltrattati che sembravano essere i classici bischeri, invece la storia a volte capovolge il mondo.

Rino e Vincenzo una telefonata da colleghi l'hanno fatta, adesso nella società rossonera chi farà quella verso Giampaolo? Il capo espiatoio è stato trovato, manca un direttore sportivo, un uomo mercato e il capo della società che sembra essere sempre più nell'ombra. Vedere figure storiche come Maldini e Boban, fuoriclasse assoluti, in non si sa quale ruolo, cercando di trovare la cura ad un male incurabile, rende bene l'idea di come il Milan stia dentro il baratro, e uscirne diventa difficile. Soldi spesi abbastanza ma in maniera sanguinosa: manca il leader, la grinta di Gennaro e il senso del goal dall'aeroplanino. Il Milan di Sacchi non è quello di Giampaolo, il pistolero non vale un calzino del cigno di Utrecht, il mondo è capovolto, Montella ride e il telefono squilla...