Vuoi vedere una difesa ben rodata e che in meno di un minuto mette due volte in fuorigioco l’avversario? Finalmente vedi dei corner calciati al bacio? Ti piace vedere una squadra che "costruisce il gioco" partendo dal portiere? Vuoi vedere un centrocampista costruite gioco come un metronomo? Un attaccante muoversi e dettare il passaggio, segnare e offrire assist? Questa è la Nazionale le femminile della ct Bertolini. Questo è in generale il calcio femminile oggi. Quando sei all'inizio della preparazione, non hai ancora fatto una partita di campionato e ti devi già mettere in gioco per le qualificazioni europee ti devi preoccupare. Ma se hai qualità e hai ben lavorato i risultati arrivano. Ecco, magari l’esordio contro Israele non è stato perfetto, ma il risultato è arrivato. Ed è arrivato il divertimento per chi deve guardare la partita.

Una Giuliani che sa usare i piedi oltre che le mani, una difesa diretta da Sara Gama che ha tutto: fisicità, rapidità, palleggio. Giuliano che detta i tempi del gioco e che vorresti nel Milan maschile (e ti disperi perché abbia lasciato il Milan femminile). Giacinti che si muove, detta il passaggio, segna, fa assit, il tutto condito da grande tecnica. Ci aspetta dunque una nuova una grande stagione e speriamo che la crescita in attenzione e valorizzazione continui, perché il movimento lo merita. Valorizzare il movimento non vuol dire solo usare e mostrare come prodotto la punta dello stesso (la Nazionale o la Serie A), bensì investendo molto sul movimento di base grazie al trascinamento appunto della Nazionale e del massimo campionato. Altrimenti potrebbe essere un momento effimero. Dunque carpe diem, e ricordiamoci che la palla è femmina.