Come la Pasqua, il Natale e Capodanno, tutto arriva e finalmente è arrivato il giorno della premiazione della primissima edizione, seguitissima da tutto lo stivale, della Maglia D'Oro. Non è stato facile trovare un vincitore, anche perché a differenza del Pallone d'Oro, che premia chi segna e chi ha più sponsor sulla maglietta, molti giocatori in questa stagione hanno sputato sangue e sudore sul campo, mettendoci in seria difficoltà.

Ma buttiamoci a capofitto nell’elezione del vincitore. Riguardiamo gli undici giocatori che sono arrivati in finale.

Schierati con un classico 4-4-2 in un centrocampo a rombo, in porta Allison Becker, al centro della difesa troviamo Virgil Van Dijk e la giovane promessa del calcio globale Matthijs de Ligt, sulla fascia destra Alexander Arnold e Robertson a spingere sulla sinistra. Davanti alla difesa il giovane olandese neo acquisto del Barcellona dal talento puro e cristallino de Jong, ai suoi lati pronti a dribblare pure i cartelloni pubblicitari i compatrioti del grande investigatore privato Poirot, Eden Hazard e De Bruyne. Da fantasista puro come l'acqua che beviamo in bottiglie semi-riciclabili di plastica il danese Eriksen. Ad attaccare la porta avversaria il sempreverde francese Olivier Giroud e il Messi d'Africa Mohamed Salah.

Ecco chi sale sul terzo gradino del podio: ha appena lasciato la fredda Londra per approdare nella più mite Madrid, con Sarri non ha mai trovato un intesa, ma sul campo è talmente importante che il tecnico toscano non ha mai fatto a meno dei sui dribbling e della sua intelligenza tattica. Ha trascinato i Blues alla vittoria dell’Europa League… Al terzo posto Edin Hazard.

Le sue manone hanno permesso al Liverpool di portare a casa punti importanti sia in campionato sia in Champions League. Originario di Novo Hamburgo, dello stato federato del Rio Grande, il portierone brasiliano arriva in Europa via Roma nel 2016 dopo essersi messo in mostra nell'Internacional. Dopo solo due anni e una cifra monstre mai vista prima per un portiere, il ragazzo prende il primo volo per Liverpool, dove si laurea campione d’Europa un anno dopo. Due mesi più tardi, dall’altra parte del mondo, con il suo Brasile vince la Copa America, riportando in patria una competizione che mancava da 12 anni. Al secondo posto sale Allison Becker, signori e signore.

E ora arriviamo al vincitore. Nato a Breda, Olanda, nel 1991, muove i primi passi calcistici nel Willem II e poi nel Groningen, dove esordisce tra i professionisti nel maggio 2011. La sua è una vera e propria gavetta calcistica. Si mette subito in mostra nell’Eredivisie, le sue ottime prestazioni attirano e convincono nel 2013 i Celtic di Glasgow a scommettere su questo ragazzone alto 193 cm per 90 kg di peso. Gli scozzesi spendono solamente 2.5 milioni per aggiudicarselo dal Groningen, e lui ripaga con ottime prestazioni e 15 goal in 115 presenze. In Nazionale fa tutta la trafila nelle selezioni giovanili, fino a conquistare la Nazionale orange nel 2015, partendo da riserva. Nello stesso anno della Nazionale arriva anche la chiamata della Premier via Southampton, dove rimane per tre anni e nel gennaio del 2018 alla modica cifra di 84 milioni di euro l'olandese approda a Liverpool, dove centra subito una finale di Champions League, perdendola. L'anno successivo ci ritorna trascinando i propri compagni alla vittoria della coppa dalle grandi orecchie. Chiude la stagione sportiva con un secondo posto in Nation League con gli Orange, di cui è diventato capitano e traghettatore della nuova generazione di fenomeni olandesi. La Maglia d’Oro 2018/2019 se l'aggiudica Virgil Van Dijk per i meriti sportivi raggiunti, l'impegno e la professionalità dimostrata.

Virgil ha dimostrato che tutto è possibile, niente è irraggiungibile, anche per chi parte dal nulla. Un abbraccio virtuale e complimenti.

….Non disperare del presente
     Ma credi fermamente
     Che il sogno realtà diverrà!  

Grazie

ILPARLAFUS