Cosa poter dire? Cosa poter scrivere?

Sono sincero, trovare un argomento in questo momento, è impossibile.

Parlare del Virus non ne ho voglia e non sono un esperto per poterlo fare. Come TUTTI, LO SPERO VIVAMENTE, sto facendo la mia parte rinchiuso in casa ed esco solamente per andare a fare la spesa. L'unica possibilità di prendere una boccata d'aria fresca è quando apro e chiudo le imposte di casa. Casa, una parola che fino a poco tempo fa era sinonimo di sicurezza e rifugio, ora invece è sinonimo di prigione.

La situazione è surreale, nel 2020 mi sarei aspettato di tutto tranne una pandemia mondiale che avrebbe bloccato un pianeta intero. Ma ripeto, di questo non ne voglio parlare, anche perchè mi sembra di vivere in un film di fantascienza. 

Cosa poter dire? Cosa poter scrivere? Questo dannato Virus ci ha tolto tutto, la libertà, il divertimento, la capacità di pensare ragionevolmente, basti pensare l'assalto ai supermercati e ovviamente alla nostra morfina quotidiana, lo sport.

Calcio, ciclismo, motori, atletica tutto fermo per colpa sua; e pensare che qualcuno voleva andare avanti come se nulla fosse, e qualcun altro vuole far svolgere regolarmente le Olimpiadi. Follia pura dettata dalle regole del Dio Denaro, ma tranquilli anche loro faranno dieci passi indietro, perchè anche gli interessi si fermeranno davanti a quello che sta succedendo.

A guardarci indietro siamo proprio degli sciocchi... abbiamo maledetto le pause della Nazionale perchè fermava il campionato per due settimane, ci si lamentava senza sosta dicendo che si doveva giocare lo stesso o di concentrare gli incontri della Nazionale in un solo periodo! Si cercava riparo su un altro canale televisivo per vedere come se la cavava la Ferrari di Leclerc, la Yamaha di Peter Pan Rossi, o meglio ancora la Ducati di Dovizioso se riusciva a contrastare lo strapotere di Marquez. Il ciclismo italiano si affacciava alla primavera e si preparava al Giro con grandi chicche su strada come il Gran Premio di San Giuseppe o la Classicissima Milano-Sanremo che appassiona milioni di ciclisti e riporta indietro nel tempo i più malinconici.

Adoriamo i lunedì post campionato dove siamo tutti allenatori navigati o menager di grandi squadre e ci sentiamo in obbligo, giustamente, di dire la nostra su calciatori, arbitri e dirigenze della giornata appena passata. Vogliamo parlare dei programmi di tutto calcio su qualsiasi rete che accompagnano il nostro scivolar nel sonno della domenica sera dopo un posticipo?

Quanto ci mancano le voci di Guido Meda e Mauro Sanchini pronti a commentare con la loro passione, allegria e quel pizzico di follia da appassionati di corse, le spericolate derapate e sorpassi al limite della ragionevolezza dei riders della Motogp.

Cosa poter dire? Cosa poter scrivere? Parliamo di musica, di film, di sesso o di qualsiasi cosa vogliate parlare per sentirci vicino, ma inesorabilmente andremo a finire che parleremo di sport, di quanto la Juventus sia favorita in campionato, ma maledetta in Champions, del Giro D'Italia, della Ferrari; forse quest'anno era l'anno della riscossa o come Vale Rossi avrebbe affrontato l'ultimo anno di Motogp, se veramente sarà l'ultimo.
Avremmo parlato di tutto senza pensare a quanto normalmente siamo liberi di dire e fare quello che si vuole, a meno che un Virus, un dannato Virus, ti tolga improvvisamente la quotidianità della libertà. 

 

Grazie

ILPARLAFUS




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