Complimenti Juve, complimenti Allegri e che fenomeno CR7.
Dai, siamo sinceri, forse il tifoso più innamorato dei colori bianconeri ci credeva alla remuntada, molti, come hanno scritto e dichiarato, hanno messo alla graticola Max Allegri dandomi già per spacciato.
Niente gioco, pessima condizione fisica
 e due goal presi a Madrid, facevano presagire un imminente uscita agli ottavi dalla Champions per mano del mister livornese. Unico colpevole sempre e solo lui, col suo sorriso anche in caso di sconfitta. Era già partita la caccia al dopo Max, annunciando un imminente cambio di panchina in casa Juve, dopo una cena con Agnelli.

In queste settimane, subito dopo la partita del Wanda Metropolitano, le critiche sono arrivate come pioggia dal cielo, come se non ci fosse un domani. Giuste? Sbagliate? Di sicuro la squadra e il mister all'andata di Champions potevano fare molto di più, ma non è stato fatto.
È stato bello vedere come in queste settimane, quanta gente di calcio non ne capisce niente, io per primo, d'altronde se noi non facciamo parte di quel mondo un motivo ci sarà.

Martedì sera tutti i tifosi bianconeri, nessuno escluso, sono saliti sul carro dei vincitori, anche le vedove di Conte, veramente troppi, tanto che il carro stava per esplodere.
Tutti con il sorriso, tutti contenti, tutti orgogliosi di passare il turno, ma con un dubbio nel cuore: ne capisco io di calcio o no? 

Allegri e i suoi ragazzi hanno ribaltato un risultato quasi impossibile, grazie ad un capolavoro tecnico e tattico degno di passare alla storia e di essere studiato a Coverciano. Mentre tutti piangevano e criticavano, il mister e il suo staff studiavano un modo per passare il turno e mettere a tacere tutte quelle critiche ingiustificate.
Critiche senza senso: +18 dalla seconda nel campionato in corso, due Supercoppe italiana, quattro campionati e quattro Coppe Italia  Manchester United, Arsenal e Real Madrid hanno avuto contatti col mister per sedurlo e portarlo a guidare una panchina diversa da quella attuale.

Un giorno qualcuno disse: non conta chi gioca bene, ma ci si ricorda sempre di chi vince.
È vero, il mister livornese non esprimerà un bel gioco, ma è concreto nei risultati.

Troppe vedove sono sul carro, con il petto gonfio e pieno di orgoglio, ma in cuor loro sanno che il loro posto è giù dal carro dei vincitori.

Grazie

ILPARLAFUS