A più di 48 ore dall'annuncio ufficiale possiamo dirlo; la nuovissima Superlega Europea è morta! Voi ci trovate qualcosa di strano? Io no, in fondo hanno fatto tanto rumore per niente e hanno gonfiato il petto per far uscire un mucchio di stupidaggini. Ai romantici del pallone Supertele e del calcio tutto cuore e grinta dico "non avete vinto, anzi avete ancora le fette di salame davanti agli occhi. Sarebbe ora di svegliarsi", per i più progressisti che avrebbero abbracciato la Superlega come il sogno nato da un pomeriggio di mezza estate davanti alla Playstation 1 affermo "ol pesce d'Aprile quest'anno è arrivato in ritardo. Questo mondo è così e per sempre sarà così".

Conficchiamocelo tutti bene in testa: IL CALCIO NON E' UNO SPORT MA UN'INDUSTRIA. Non mi venite a dire che scopro l'acqua calda; ho visto più manifestazioni in tutta Europa di tifosi di calcio in questi due giorni che durante gli ultimi Europei. Ladies and tifosi, il COVID-19 ha messo in ginocchio le più grandi economie del mondo, molte aziende hanno chiuso e molti lavoratori, con la promessa dei rispettivi governi che non sarebbero stati licenziati, sono rimasti a casa in quanto le aziende/fabbriche hanno abbassato, per fallimento, la saracinesca. Vi faccio una domanda a cui i più bravi sapranno rispondere al volo: sapete quanto muove di PIL la Serie A? Oh mamma, la risposta non me la ricordo e non ho voglia di Googlerare, ma si aggira intorno al 14% del PIL Nazionale. Ora Ladies and tifosi di tutta italia, sappiamo benissimo che gli appartenenti alla categoria "lavorativa" del pallone non guadagnano di certo € 1000 al mese e i costi che ci sono dietro ad una società sportiva, che vi ricordo essere un'azienda privata, sono enormi, quasi inquantificabili per noi esseri comuni mortali e operai. No dai, non mi venite a dire che sapete dirmi quanto spende una società di calcio, perchè non lo sanno neanche loro.

Andiamo dritti al nocciolo della questione. La Superlega vedeva 15 squadre che senza troppi sbattimenti si ritrovavano a partecipare ad una competizione europea contro le più forti squadre del vecchio continente, mentre altre cinque sfigatelle se la dovevano giocare a morra cinese. Introiti per più di € 400 milioni a club e un conseguirsi di business che ne completavano il quadro. I romantici del pallone che chiameremo i Supertele hanno gridato allo scandalo! "Non si premia la meritocrazia". Ceferin, megacapo supremo sua maestà graditissimo squisitissimo della Uefa, ha minacciato a destra e a sinistra per far rientrare le cose e tra mille dichiarazioni rilasciate in 48 ore si leggeva la morale: "Il pallone è mio e faccio io le regole". Ah, per chi non l'avesse capito... O si fa come dicono FIFA e UEFA, o non si fa. Che romanticismo, che democrazia! Peccato che tutte e due gli organismi calcistici siano nati esattamente come la Superlega Europea. Come? Con un colpo di stato. Googlerate Googlerate o leggetevi la storia e vedete film. Pure la Premier è nata così... vabbè come direbbe qualcuno: "ma questa è un'altra storia". Altri Supertele scioccati, alla Renzi, hanno sventolato slogan del tipo "il calcio siamo noi tifosi, Vergognatevi". Chiedo scusa ma dall'alto delle federazioni di tutto il mondo hanno sempre detto "Io so io e voi non siete un...".

Questione Champions. In Champions si entra per meriti sportivi? Certo, che domande faccio, ma allora vi sollevo una curiosità: perchè le squadre che vincono i loro rispettivi campionati in Ucraina, Estonia, Grecia,Irlanda,Svezia insomma i campionati meno seguiti, devono partire a giocarsi un posto in Champions a luglio con i preliminari? Ovviamente i campionati quali Serie A, Bundesliga. Liga Spagnola, Premier League e Ligue 1 possono avere di diritto dalle tre o quattro squadre? Parliamo di una grossa fetta delle squadre partecipanti alla Champions che entrano "di diritto senza fatica", e chi sono? Sempre le stesse da almeno vent'anni, con qualche piccolissima eccezzione. Cavolo, sono scioccato, Champions e Superlega Europea si assomigliano molto, quate analogie. Ma no, una di queste due fa finta di far partecipare anche altre squadre alle fasi ai gironi, l'altra è solo più schietta e diretta: "Io so io e voi non contante un..." Vedevo l'albo d'oro della Champions, a parte il Porto nel 2003 si sono spartite la Coppa solo quattro campionati: Italia, Spagna, Inghilterra e Germania. Ma allora è una supercazzola quella che ci raccontiamo oppure era davvero una nuova opportunità di calcio? 

Chioso dicendo che ci sono comunque troppi soldi dietro il pallone. Tetti salariali troppo alti, costi dei cartellini dei giocatori degni di una carriera a Fifa alla Play e provvigioni stellari per chi fa solo da portavoce. Insomma il limite si è oltrepassato da tempo ma non si può più tornare indietro. Le vacche da mungere, cioè i tifosi, non hanno quasi più un euro in tasca e il più delle volte si vede un calcio noioso, deprimente e quasi sempre tutto uguale. Ci esaltiamo per le favole come quella dell'Atalanta in Italia e in Champions, ma alla fine sono e sarannno sempre gli stessi a vincere, perchè come succede nella vita reale, non esiste la meritocrazia, vince solo il più potente politicamente.

Grazie

ILPARLAFUS