Il business del pallone è un'arte di difficile espressione ma di facile comprensione. Semplicemente ognuno interpreta il pallone a modo suo e ne comprende insignificativamente i rusultati.  Perchè? Perchè davanti ad ogni squadra che scende in campo, dietro c'è un progetto e ancora più dietro c'è strategia aziendale.
Niente di più sbagliato!
Apprendo da vari siti internet, che il Milan ha trovato l'accordo con l'attacante croato classe '86 ex Juventus e svincolato Mario Mandzukic. Contratto da 1.8 milioni fino a fine stagione più l'opzione di prolungamento di un'anno.
Fatemelo dire, se Marione dovesse arrivare a Milano, sponda diavolo; ora ci si diverte davvero in Serie A.

Questo Diavolo incomincia a far paura, ma cosa più importante è che si inizia a vedere un progetto tecnico/aziendale come da quelle parti non si vedeva da un decennio. Sembrerebbe che dopo la sventurata gestione di Mirabelli-Fassone, la vecchia "gloria", sì perchè l'ex capitano non è mai stato proprio amatissimo dai suoi tifosi, Maldini abbia portato innovazione e organizzazione.
Sinceramente mi piacerebbe poter confermare quanto scritto sopra, ma risulta diffice in quanto tengo fede a quello scritto sopra: Il business del pallone è un'arte di difficile espressione ma di facile comprensione. Semplicemente ognuno interpreta il pallone a modo suo e ne comprende insignificativamente i rusultati.

Paolo Maldini ha semplicemente scopero l'acqua calda, facendo un Copia&Incolla del progetto Marotta-Conte del 2011. Le domande che la bandiare rosso nera si sarà posto sono queste: come poter ottenere in breve tempo maggior risultati? Come posso fare senza budget? Quali giocatori posso incorporare per far crescere l'esperianza nello spogliatoio?.
La soluzione? un tuffo nella storia...

Juventus Maggio 2010
Andrea Agnelli viene eletto presidente. La situazione finanziaria della società,che sta per ultimare i lavori del primo stadio di proprietà in Italia, è pessima. La squadra arriva da due settimi posti . I giocatori presenti in rosa sono demotivati e un vero cambio genrazionale non è avvenuto. In ottobre Agnelli inserisce nell'organico aziendale Guiseppe Marotta con la missione di costruire una squadra capace di vincere il prima possibile avviando un progetto di cambio generazionale prolungato nel tempo a basso costo.

Barzagli per una cifra pari a 300 000 euro è il primo acquisto, il difensore 28 enne ed ex campione del mondo, era stato completamente dimenticato in Germania al Wolfsburg, seguiranno Andrea Pirlo, svincolato dal Milan perchè ritenuto finito calcisticamente. Arturo Vidal, all'epoca giocatore semi sconosciuto del Bayer Leverkusen, Mirko Vucinic,il giovanissimo ma sconosciuto Pogba, per passare dalle vecchie glorie Anelka, Tevez, Lucio, Llorente, D. Alves, Evra, khedira proponendo ogni estate un paio di giocatore under 22 dal grandissimo talento e di ottime speranze come Dybala, Sandro, Audero,Sturaro, Rugani, Morata, Pereyra, Zaza, Gabbiadini, Immobile ecc ecc... con chi più fortuna con chi meno.

La Juve, sfortunatamente si sa cosa abbia fatto in questi nove anni; ha monopolizzato il capionato con un progetto serio di rigenerazione, innovazione e riciclo di vecchi giocatori ma di enorme esperienza. Ha ottenuto due finali, poi perse, di Champions League e la crescita esponeniale dal marketing alla sponsorizzazione, entrando di fatto nella top Five delle sqcuadre più forti in Europa.

Questa volta il Diavolo ha fatto sia le pentole che i coperchi ma ha perso la sua unicità. Con l'acquisto di tantissimi giovani nelle scorse estati, il Milan ha ottenuto il cambio generazionale, ma ha perso tutte le qualità tecniche. Giovani talenti come Bennacer, Romagnoli, Donnarumma, Leao, Kessiè & Co. si sono ritrovati a gestire uno spogliatoio di ragazzi allo sbando senza un punto di riferimento. Prima Ibra, seguito da Kjaer, Tatarusanu e ora Mandzukic daranno quell'esperienza di gestione spogliatoio che mancava. Dalla ripresa del Campionato a Giugno fino ad oggi, i risultati si vedono. Qualificati in Europa League e prima posizione in Campionato.
Chi ha detto che copiare è scorretto? Chi non l'ha fatto a scuola e a voler vedere bene, tutti abbiamo tratto ispirazione copiando un lavoro di qualcun altro. Maldini l'ha fatto e lo sta facendo bene. Un manager non tiene conto dei colori della sua azienda o di quante persone dentro ci lavorino; il raggiungimento del risultato è quello che conta. Pianificare nel breve con uno sguardo al futuro prossimo, dando continuità a risultati che possano garantire entrate.
La dirigenza rossonera ha capito l'antifona; puntare sull'usato, l'importante è che non sia usurato.
Giusto puntare sull'usato a costo zero! La strada per tornare in vetta e grandi è questa!

Eh sì, il calcio non è una scienza né un divertimento; è solamente strategia aziendale e pianificazione, un'arte che nel mondo del pallone dei romantici non esiste, ma nel calcio moderno è l'essenziale per il raggiungimento degli obiettivi e la distruzione di un mito.

Grazie
ILPARLAFUS