Roberto Mancini, durante la conferenza stampa svoltasi ieri a Coverciano, ha fatto una considerazione che suona come un allarme per il calcio italiano. In Italia, ha detto il tecnico jesino, i club non fanno giocare i giovani italiani, non hanno il coraggio di lanciare futuri campioni che possono riportare la nostra Nazionale ai fasti di un tempo. 

Una triste realtà che rappresenta un monito inascoltato da troppi anni, che altri prima del Mancio hanno espresso, non ottenendo alcun cambio di rotta. Il sistema calcio italiano, escluse poche realtà, è a terra, e anche quei pochi club solidi di Serie A, preferiscono vendere i loro giovani talenti, alla ricerca del fuoriclasse possibilmente straniero da esibire più per ragioni di markenting che per ottenere risultati sportivi. 

Le "cantere" spagnole invece, ma anche i settori giovanili di Germania e Inghilterra hanno ben capito da parecchio dove concentrare le risorse e non hanno alcun timore a far debuttare un loro ragazzo in prima squadra e in partite delicate. Questa è oggi la differenza

In Italia non dobbiamo aspettare, come sostiene qualcuno, la fioritura di un nuovo campione non ancora nato, perche' di campioni potenziali, relegati a far panchina ce ne sono eccome, ma non giocano

Il messaggio di Mancini, questa volta, non resti inascoltato! Non resti un pensiero buttato e già dimenticato! Ma sia un punto di partenza, uno spunto per far crescere tutti insieme il nostro calcio e vedere un nuovo Maldini, un nuovo Baggio, un nuovo Pirlo riportare la nostra amata Nazionale di calcio sul tetto del mondo.