Ho assistito con un certo interesse alla conferenza stampa di Antonio Conte pre-derby d'Italia, perché ero veramente incuriosito dalle sue risposte in merito alle possibili domande circa il passato bianconero.
Purtroppo, c'è stato solo una domanda su questo argomento. Al giornalista che gli chiedeva se ringraziava Agnelli per aver chiaramente detto che la stella di Conte allo Stadium non si tocca, Conte ha risposto in modo stizzito che non deve ringraziare nessuno perché non si doveva dare ulteriore spazio ad ignoranti e stupidi che non sono tifosi.

Premesso che anche in questa occasione Conte non si è smentito, dimostrando la solita spocchia di chi si sente al di sopra di tutto e di tutti, nel tema specifico Conte omette due elementari considerazioni.

La prima è quella relativa al fatto che se il massimo rappresentante della Juventus (peraltro lo stesso che lo volle fortissimamente alla guida del club nel 2011) non intende in alcun modo dare seguito alla petizione per rimuovere la stella di Conte allo Stadium significa: (i) ribadire la stima e il rispetto della Società per un uomo che ha fatto la storia della Juventus (oltre 15 anni), da giocatore, capitano e allenatore; (ii) rispondere in modo perentorio a quei tifosi juventini (tanti) che non hanno accettato la scelta professionale di Conte. Tali tifosi sono portatori in sostanza degli stessi istinti di coloro che fischieranno Conte domenica sera e, quindi, la risposta di Agnelli indirettamente si rivolge anche a costoro ("se lo fischiate, con lui fischiate anche il passato della Juve").

Ora, una persona che voglia realmente svelenire un clima pesante e già sin troppo elettrico per altre ragioni, non dichiara "non ho nessuno da ringraziare" ma ringrazia e precisa che gli spiace debba addirittura intervenire Agnelli per mettere fine a tale iniziativa.

La seconda è la frase di Conte, secondo cui tali tifosi sarebbero "ignoranti e stupidi".

Ma stiamo scherzando? Ma come si permette Conte di offendere persone, che sono solo "colpevoli" di averlo amato e osannato per tanti anni e di averlo eletto a simbolo della juventinita' e che non comprendono una scelta professionale, che - a parere loro -equivale ad una sconfessione del passato? 
Quindi, una persona, che volesse realmente abbassare i toni, direbbe che - per certi aspetti - può comprendere la reazione di pancia dei tifosi, perchè passare ad una rivale storica può accendere gli animi, ma nel contempo ribadire che la sua è stata una scelta professionale, della quale era ed è fiero.

Invece, il comportamento e le parole di Conte sembrano essere dettate dallo spirito opposto: non ringraziare Agnelli e giudicare ignoranti e stupidi quei tifosi significa solo esacerbare gli animi e sembra molto strano che Conte non lo sappia.

E' infine del tutto estemporanea l'ultima dichiarazione resa in conferenza stampa, quando Conte afferma che, dopo l'esperienza in Inghilterra, è rimasto allibito dal clima che ha trovato in Italia e che - se la situazione non dovesse mutare - lascerebbe definitivamente il calcio nazionale.


Per favore, evitiamo dichiarazioni roboanti prive di qualsiasi fondamento. Conte non vedeva l'ora - per svariati motivi - di tornare in Italia e conosceva e conosce quale fosse e quale sia il clima nostrano (anche perché è stato in Inghilterra 2 e non 20 anni) e con l'ingaggio monstre che percepisce, non si dubiti che Conte sarà disposto ad incatenarsi al cancello di Appiano Gentile, anche se in Italia dovessero arrivare i… monsoni!