Il day after della sconfitta della juventus nella bolgia del Wanda Metropolitano ci consegna alcune immagini su cui riflettere. La squadra bianconera, non me ne vogliano i miei acerrimi avversari, ha perso strameritatamente, l'Atletico è stato superiore praticamente su ogni piano, non c'è mai stata durante tutto il match la sensazione che il risultato potesse essere a favore della Vecchia Signora. 

Forse è sembrata davvero vecchia, ieri sera, la Signora, non riuscendo a stare dietro all'agonismo sfrenato degli uomini del Cholo, che aveva anche in campo giocatori come Koke e Diego Costa in pessime condizioni atletiche. Ha vinto sul piano della cosiddetta "garra", dell'altletismo, della tattica; il modo in cui gli undici madridisti si accartocciavano in maniera perfetta in fase di contropiede juventino sembrava una danza, un rito mistico, una mossa studiata per secoli.

Spengo sul nascere le polemiche dei tifosi accaniti, anticipando i loro commenti: sì, vorrei vedere la mia Viola giocare questo tipo di partite, sì, invidio quell'atmosfera che chissà se e quando rivedremo. E, soprattutto, no, questo non è un articolo contro la vostra squadra, ma un tentativo di analisi di uno sportivo seduto davanti alla tv che riflette su alcuni dettagli.

Partiamo dagli episodi contestati, i veri o presunti falli sui due forti centrali difensivi bianconeri. Per quanto riguarda Chiellini, non ritengo una chiamata scandalosa il fallo di Morata, ma c'è la netta sensazione che il difensore accentui di molto la caduta; buttare giù una bestia come "il gorilla" non è davvero così semplice e sembra davvero che si lasci cadere in maniera un po' eccessiva.
Ho vissuto in maniera intensa le polemiche su Chiesa e sul suo presunto istinto da simulatore, quindi non sputo sentenza alcuna, ma c'è da dire che mi aspetto onestà dai supporter bianconeri che hanno attaccato il giovane Federico e l'ammissione che, seppure il fallo ci poteva stare, il buon Chiello ha accentuato molto la caduta.

Abbastanza netto invece il giudizio su Bonucci (che come sopra non è un giudizio alla persona ma all'episodio); nell'era delle 500 telecamere in ogni zona del campo scoprirsi gli occhi per vedere come procede l'azione è ancora più ingenuo che simulatorio. Senza il var magari la pantomima avrebbe avuto il riscontro opposto e sarebbe stato l'ennesimo grave precedente su cui discutere.
Non buoni esempi da campioni di quel calibro, che evidentemente hanno provato a giocare d'esperienza dove veniva a mancare una pari condizione atletica. 

Chioserei sul nervosismo di CR7, il suo gesto mi sembra più televisivo che altro e per uno che vive il calcio come fa lui non v'è dubbio che la sconfitta in quello stadio e in quel modo bruci a lui in maniera elevata a potenza n (mettete voi il numero).

Ben diverso il discorso sulle panchine; tralasciando l'aspetto prettamente tattico, Allegri si è dimostrato molto elegante a fine partita non recriminando su nulla e non dando alibi alcuno ai suoi giocatori e a sé stesso; non ho mai nutrito particolare simpatia per l'acciughina né mi sentirei di esentarlo da colpe per la sconfitta di ieri, ma quanto a stile ha mantenuto alto il livello e gliene va dato atto.

Non starei poi a farla lunga sugli atteggiamenti di Simeone, credo sia un personaggio da "prendere o lasciare", un trascinatore ineguagliabile (sulla filosofia calcistica ci sarebbe da discutere). Il gesto è da stigmatizzare, ma credo che a questo giro le sue scuse bastino.

Il nervosismo per la nuova  possibile "juvexit" spiega tante reazioni, non si lasci a casa però l'orgoglio da campioni e la correttezza che ne consegue, Allegri lo spieghi ai suoi fortissimi giocatori. Non è finita, ma si può vincere solo mettendo in campo tutto, cuore e tecnica.

Senza hat trick, con stile.