Ieri sera era tutto pronto per una  classica serata Fantozziana. Frittata di cipolle e la birra: ghiacciata al punto giusto. Neanche a dirlo, rutto libero. Soliti riti scaramantici, in piedi all'anno del bel paese e mano obbligatoriamente sul cuore, canto libero e mega urlo sul SI finale. 

Per come è finita, mi sa che sono da rivedere i riti, come è da rivedere questa nazionale di calcio.

Non partirà il solito pippone su quanto è deprimente il nostro calcio e privo di talenti, no, sono già troppo giù di morale.

Mancini ci sta provando, Chiesa, Bernardeschi, Belotti e Jorginho&Co stanno creando l'ossatura futura di una nazionale che è priva di due ingredienti fondamentali per giocare un Europeo o un Mondiale.

Quali? Mancano un fenomeno e un campione. Le mamme italiane, ma la colpa è molta dei geni paterni, non fanno più nascere generazioni di fenomeni calcistici. Eppure in Italia non si parla d'altro, calcio, calcio e solo calcio. Sembra che nel nostro stivale non esista nient'altro. Siamo tutti CT davanti al televisore e grandi direttori sportivi alla Playstation, ma il risultato è che alla fine ci alziamo alle 6 del mattino per 1000 euro al mese.

La nazionale maggiore di calcio è ripartita, si a stento e tra mille difficoltà, ma siamo lì. È snervante vedere come calciatori che guadagnano minimo 1 milione di euro all'anno, e qui rifletto sul fatto che io non ho mai capito niente, non riescano a uscire dalla propria metà campo senza perdere un pallone. 

Stiamo parlando dello sport più semplice del mondo, per vincere basta fare un goal più dell'avversario, ma noi con la nostra ricerca della perfezione di gioco, fase difensiva, tiki taka e altri farfugliamenti stravaganti,dovuti ad una ricerca per un nuovo Messia di questo sport, lo stiamo rendendo complicato e impossibile da capire e giocare.

Mancini sa bene che cosa fare. Serve semplicità e compattezza in campo, ma se non hai quel non so che, che aveva Totti, Baggio, Del Piero o per meglio dire Pirlo, puoi avere una squadra di talenti, ma non esprimeranno mai il loro potenziale senza una balia a dargli palloni e a trascinare la squadra.

Eppure, in tutto questo io, e lo dovreste essere pure voi, ho visto cose buone.

Ieri abbiamo affrontato i campioni d'Europa in carica, pur senza CR7, ma sempre campioni. Loro schieravano per Otto undicesimi titolari sempre presenti in nazionale, mentre noi con Lazzari, che secondo me non ha sfigurato, Caldara, Romagnoli, Chiesa e Cristante cercavamo ancora la nostra quadra del cerchio.

Si avremo perso 1-0, ma noi non avevamo nessun titolare in campo e con una formazione sperimentale abbiamo creato occasioni.

Questa è una fase di passaggio. Soffriremo per altri anni, ma ci riprenderemo.

Dormite bene e procreate campioni, perché il nostro calcio ne ha bisogno e quando meno ce lo aspetteremo, torneremo temuti e rispettati da tutti con una nuova generazione di fenomeni pronti a conquistare il mondo.

Grazie

ILPARLAFUS