Sabato sera, la giovane Inter di Stefano Vecchi si è laureata Campione d'Italia Primavera per il secondo anno consecutivo, conquistando un mini-triplete costituito dal tricolore e prima ancora dal torneo di Viareggio e dalla Supercoppa italiana.
Elogi ne sono arrivati tanti per molti ragazzi di questo straordinario gruppo. Per il giovane attaccante Colidio è arrivata la promozione in prima squadra. Ma per altri talenti nerazzurri quale sarà l'avvenire? 

In Italia è storicamente dimostrato che c'è poca attenzione verso il settore giovanile, soprattutto per quanto riguarda le grandi squadre. Ma la storia ha attestato anche che gli stessi ragazzi che sono stati fatti rientrare in prestiti, scambi e alla fine cessioni con altri club, magari esteri, mettono in luce proprio oltre confine tutte le loro qualità, affermandosi a livello internazionale a volte, altre volte nell'ambito comunque nazionale.

Il caso della Spagna è emblematico. Più di 15 anni fa la Federazione spagnola, d'accordo con tutti i club, tra cui i maggiori Real Madrid e Barcellona, hanno deciso di lanciare i ragazzi più promettenti nelle prime squadre di club per costruire nel tempo una Nazionale in grado di conquistare titoli anche nel lungo periodo. Ciò è avvenuto in breve tempo; Spagna campione d'Europa e del Mondo tra il 2008 e il 2010. Senza contare il dominio dei club nelle coppe europee. Dalle famose "cantere" sono nati giocatori come Iniesta, Sergio Ramos, Busquets, Casillas, giusto per citarne alcuni.

Ora tornando al discorso nostrano, in particolare risaltando il caso Inter, nulla vieta ai giovani nerazzurri di intraprendere una carriera rosea come questi campioni spagnoli. Ma per far ciò, e per evitare soprattutto di far esplodere stelle sotto un altro cielo, è necessario cambiare in casa Inter, così come in molti altri top club italiani, la politica societaria. 
Il famoso auspicio "lanciare i talenti Primavera in prima squadra" deve diventare realtà se si vuole competere come club e anche come Nazionale nel panorama europeo e mondiale.Occorre osare!

Sempre riferendomi all'Inter che in questo periodo mostra di avere il settore giovanile più promettente, rivolgo un appello ad Ausilio, Antonello e Spalletti presenti al Mapei Stadium sabato sera: abbiate il coraggio di osare! Un grande club dura nel tempo, e solo i giovani talenti possono costruirlo e percorrerlo.