"Era già l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo dì c'han detto ai dolci amici addio" recitava il sommo poeta Dante Alighieri durante la visione del primo tramonto purgatoriale.
Un miscuglio sonoro di ineffabile bellezza che abbraccia i più vasti limiti della sapienza, dando vita a quella decadenza giornaliera che molto spesso emoziona anche noi. Salutare una parte di vita importante non sempre equivale a tristezza, basta essere consapevoli dell'obbligo di procedere seguendo le orme del destino, perchè è grazie al passato che siamo diventati maturi e avvolti da quella voglia di vivere che prima si nascondeva altrove. Un po' quello che sta succedendo al Pisa, squadra promossa in Serie B a seguito di un campionato di Lega Pro disputato nel miglior modo possibile; una città, quella toscana, in grado di trasmettere cultura, grazie non solo alle pregevoli università localizzate nelle varie piazze, ma soprattutto al fascino storico e artistico che si respira nelle varie strade. Poi, come sfondo, si piazza lo stadio, il luogo tanto caro al grande Romeo Anconetani, che spargeva il sale per smorzare la tensione, allontanando gli spiriti malevoli che osavano intromettersi tra gli affari della sua squadra.

Questa sera, proprio all'Arena Garibaldi, partirà il nuovo campionato di Serie B. Ad aprire le danze ci penseranno proprio le formazioni di Pisa e Benevento, avvolte entrambe da quel desiderio di tornare in alto, soprattutto la compagine toscana, vogliosa di giocarsi questa stagione ad armi pari, dando del filo da torcere a qualunque avversario. Il primo esame è tosto, anzi tostissimo; il Benevento di Filippo Inzaghi è una macchina da guerra da non sottovalutare, poggiata sull'esperienza di Maggio, la qualità di Insigne e l'abilità sotto porta di Coda. Non sarà facile per i ragazzi di D'Angelo, che anche ieri in conferenza stampa non ha nascosto l'emozione per la prima partita da allenatore in Serie B, ma allo stesso ha voluto ribadire come la sua squadra ami partire dal basso e giocarsi la sfida a viso aperto, senza paura, così come i tifosi presenti sugli spalti, che cantano dal primo all'ultimo minuto. 

PISA, PENSA ALLA PREMIER LEAGUE - Sembra un paradosso, ma l'unica via possibile per provare a vincere contro un avversario più forte è quella che porta al pensiero della Premier. Un campionato, quello inglese, che ogni anno riesce a stupirci, grazie all'intensità e alla pressione massima, volta ad affrontare la sfida senza perdere un secondo di tempo. Lo abbiamo visto anche ieri sera durante Torino-Wolverhampton, dove i lupi sono riusciti a domare il Toro grazie ad alcune folate letali, poggiate su quel filone britannico di fisicità che ha portato la Premier ad innalzarsi su ogni altro torneo. Ecco, il Pisa di Luca d'Angelo dovrà fare proprio questo. Un aiuto verrà dato dai tifosi presenti all'Arena, che supereranno quota 8mila; sarà importante partire bene, perchè come tutti ormai sanno c'è la prima giornata e il resto del campionato. Il viaggio tanto sognato prevede subito un compito arduo, ma Pisa non si piega, dando vita a quel tramonto colorato che si appresta a presentare una nuova era, ricca di sogni e di speranze, come del resto aveva già capito il sommo poeta nei primi anni del trecento.