Il Milan non difende bene. E' un dato purtroppo oggettivo, però a quanto pare è un dato sistemico, in quanto negli ultimi quattro anni nelle prime 22 giornate ha sempre subito lo stesso numero di goal: 25. Tranne lo scorso anno con ben 30.  Però se vuoi vincere lo scudetto devi blindare maggiormente la difesa e infatti nella stagione scudetto da marzo ci fu una quasi perfetta blindatura. 
Il dato positivo è che l’attacco invece è secondo solo all’Inter.

Ma questa è solo la superficie. Perché il Milan non difende bene? Colpa della disposizione tattica, della concentrazione, degli infortuni, delle caratteristiche dei difensori? 
Sicuramente il tutto è frutto di un mix. Però io andrei proprio sulla tattica di Pioli (che tanti criticano) prendendo come riferimento i 4 top campionati europei ((Premier, Liga, Serie a e Bundesliga) e le prime 4 squadre di questi campionati per sfatare alcuni miti.  
Ad esempio, anche in un intervento molto interessante su questo blog, che condivido solo in parte, si individua come sia la difesa a tre il top per vincere oggi e che si utilizzino più le ripartenze che il possesso palla. 
Io dico di no, che non possiamo tornare al catenaccio come concezione sportiva. Ci siamo evoluti con Sacchi esportando spettacolo e divertimento. Già oggi siamo poco attrattivi. Ma davvero vogliamo il passato e davvero pensiamo che la "miglior difesa è la difesa" e un pullman sulla linea di porta?
La realtà ci dice che su 16 top squadre 10 giocano a 4 in difesa (62,5%) e parliamo di Liverpool, Manchester City, Aston Villa, Juve, Milan, Bayern Monaco, Stoccarda, Girona, Real e Barcellona. Solo sei giocano a 3: Arsenal, Inter, Atalanta, Borussia D., Bayern L. e Atletico Madrid. 
Sulle ripartenze inoltre giocano pochissime e non dipende strutturalmente dal modulo. Chi gioca più sulle ripartenze è la Juve che è quella delle 16 con più basso possesso palla, poi c’è l’Atletico e, parzialmente, Borussia e Inter. Dico parzialmente perché non le ritengo squadre da catenaccio ed hanno una qualità, in particolare l’Inter, a centrocampo e attacco molto elevata. 
In generale la stragrande maggioranza delle 16 squadre prese in considerazione ha un possesso palla molto alto: 14 su 16 ha un possesso palla medio oltre il 55%.

Altro mito da sfatare è che sempre il miglior attacco è la difesa. La realtà ci dice che la maggioranza delle squadre gioca “all’inglese” con una media goal fatti a partita di due o più goal e 1 subito. E parliamo di tutte e quattro le top inglesi (il Liverpool ha la miglior difesa con 0,86 goal subiti a partita le altre almeno di 1), di tutte e 4 le top tedesche (solo il Bayern L. ha una media di solo 0,74 goal subiti), tutte e 4 quelle della Liga (il Real solo 0,64 goal subiti a partita). Il campionato italiano invece è molto diverso e forse questo dovrebbe farci pensare sul fatto del perché perdiamo audience: solo Inter e Milan stanno sui 2 goal a partita, Juve e Atalanta sono più vicine a 1,5. Per quelli subiti Inter e Juve sono le prime due in Europa per blindatura (Inter 0,48 e Juve 0,59). 

Veniamo allo specifico dunque del Milan e alla sua difesa: la difesa del Milan sta nella media ed è in pratica uguale a quella di Manchester City e Girona (1,14 goal subiti) quasi uguali all’Atletico del Cholo (1,05)  e molto meglio ad esempio del Borussia che ama le ripartenze (1,35) dello Stoccarda, del Barcellona e dell’Aston Villa e non molto lontano da Arsenal, Atalanta, Bayern M. 
Poi le statistiche vanno anche prese con le pinze perchè un dato medio con dati così bassi dal punto di vista numerico vengono stravolti da un singolo evento: ad esempio se il Milan avesse perso “solo” 1-0, il derby con l’Inter sarebbe tra le migliori sei delle 16 in fase difensiva.

E torniamo alla specificità del campionato italiano: tendenzialmente si cerca appunto di far passare come determinante il gioco difensivo e le ripartenze per vincere da parte di alcuni blogger. A mio parere invece qui sta la grande difficoltà italiana di non avere un “prodotto” calcistico appetibile e le visioni “distorte” del “tifoso emozionale”. Stiamo rischiando che anche la Ligue 1 ci superi per spettacolo e onestamente io mi sono divertito di più a vedere O. Lione -Rennes 2-3 che non Juve - Empoli 1-1. Sono infatti poche le squadre italiane “europee” nel gioco ed anche queste sono squadre “medie” con delle lacune da colmare: Milan, Atalanta, Fiorentina, Napoli, Roma e Lazio.

Un discorso a parte lo merita l’Inter: l’Inter è la squadra più forte di tutte le italiane e l’unica oggi che può stare in Europa a livello alto. Da milanista mi costa tanto dirlo ma è la realtà. Ma quando segni in continuazione, non prendi goal e non c’è partita dove non mostri che potrebbe sempre vincerla che puoi dire? E non possiamo limitarci a dire (come fa qualcuno) che la sua forza è la difesa bassa e le ripartenze. L’Inter è molto di più: l’Inter ha un centrocampo che non solo domina le seconde palle ma le gioca con una qualità eccezionale e due punte notevoli, anzi Lautaro non è notevole è un “campione” completo in tutto e sempre affamato. Infatti il possesso palla nerazzurro non è poi così basso, si avvicina molto a quello del Milan e sta nella media delle top europee o appena sotto, dunque non sta in posizione di pura attesa. Ed in ogni partita crea 4-5 occasioni nette da goal. Ad esempio  può con la Fiorentina quante occasioni ha creato in particolare nel primo tempo? Certo la Viola poteva pareggiarla ma l’Inter in qualsiasi momento dava l’impressione di poter travolgere i gigliati. La difesa è forte, ma perché è forte il centrocampo ed è forte l’attacco. E se ha sofferto un poco di più con la Fiorentina possiamo dirci che era perché mancavano giocatori come Hakan, Barella e Di Marco?  

L’Inter è una squadra nel pieno della maturità (età media di quasi tre anni in più di quella rossonera) e con una ossatura rodata.
L’ossatura rodata paradossalmente è l’unico punto oggi di debolezza: terrà fisicamente per tutta la stagione? Inzaghi infatti è molto parco nel dare spazi ad esempio ad Aslani o Frattesi, se non in emergenza o per sprazzi di partita. Oggi questa è l’unica speranza per chi insegue.
Poi magari Allegri e il suo “corto muso” domenica sera ci smentiranno.