Premetto che il risultato di Atletico Madrid-Juve è abbastanza giusto; forse una rete la Juve l'avrebbe anche meritata.
Comunque dalla partita la Juve deve trarre secondo me una lezione: i madrileni hanno vinto la partita perchè si sono buttati all'arrembaggio non sconsideratamente ma con scientifica intensità e cattiveria, senza badare troppo per il sottile e aggredendo uomini e pallone nell'area avversaria.
Questa strategia (il cosiddetto forcing, nel senso più estremo del termine) nell'ultima mezz'ora è stata applicata con tutta l'energia e la rabbia che avevano in corpo.
Il gesto rabbioso e liberatorio di Simeone, criticabile forse da un punto di vista "estetico" ne è solo la giusta e naturale espressione. Sotto questo profilo l'allenatore rappresentava tutta la squadra e pertanto è un gesto sportivo nel senso di estrema rappresentazione a caldo dello spirito combattivo: un gesto di guerra, per cui giustamente in periodo di pace ha chiesto scusa.

Non voglio dire che sul gol di Gimeno ci fossero dei falli non rilevati: voglio dire che ai madrileni nulla importava di commettere o no fallo, l'importante è spingere la palla oltre la linea di porta travolgendo ogni ostacolo.

Ci sono poi tutte le discussioni tecniche: è vero che Bernardeschi poteva essere inserito prima, che il centrocampo non era disposto benissimo, ma è anche vero che nel primo tempo ha giocato molto concentrata ed attenta.

Per il ritorno, a parte l'analisi di tutte le varianti tattiche, credo che per fare l'impresa occorrerà dal primo minuto e nell'ultima mezz'ora una scientifica cattiveria ed intensità, non guardare per il sottile non preoccuparsi di commettere falli, anche se mai per far male all'avversario, ma travolgere ogni ostacolo.