Il ritorno di Martin Caceres alla Juve, la squadra che negli ultimi anni non ha badato a spese per soddisfare i suoi ambiziosi obiettivi, fa molto discutere.

Personalmente sono contento del suo ritorno: da tifoso "romantico" conservo una forte gratitudine per i calciatori che hanno dato tanto alla Juve e Martin Caceres è uno di quelli. Le sue doti mi sembrano indiscutibili: ha tecnica, temperamento, affidabilità nello svolgimento dei compiti ed anche la giusta disponibilità.

Anche i risultati ottenuti in carriera non possono essere messi in discussione: cinque scudetti con la Signora del calcio italiano (di cui due con Allegri), 86 presenze  con la nazionale uruguagia di cui 5 anche negli ultimi mondiali in Russia, di appena sei mesi fa, con una squadra che è approdata ai quarti di finale uscendone con molto onore.

Sebbene non sia mai stato uno dei punti più forti della squadra il suo contributo è sembre stato notevole e sicuramente non marginale: quando è stato chiamato ha sempre risposto positivamente, anche al di là delle aspetttitive ed anche in situazioni critiche. Non ricordo infatti una partita in cui mi abbia deluso, semmai felicemente sopreso: è sempre stato un calciatore da Juve all'altezza degli impegni della squadra.
Purtroppo il suo limite, per cui forse è uscito dalla squadra, è nella vita fuori dal campo e, per quello che hanno riportato le cronache, qualche periodo di sbandamento per la troppa propensione all'alcool. 

Personalmente ritengo che la cd. "vita fuori dal campo" abbia ripercussioni anche sul rendmento in campo e che occorra una certa disciplina, anche se distinguerei due aspetti: una disciplina "permanente", la cd. vita da atleta, che consente  al calciatore una carriera più lunga  a standard elevati ed una disciplina relativa, che comunque sia funzionale ai ritmi degli impegni agonistici, in cui le trasgressioni siano "programmate".

Infatti una vita senza regole, oltre a pregiudicare la carriera sul lungo periodo, non garantisce anche nel breve periodo che l'uomo di Sport possa dare tutto quello che può e che è necessario nel momento in cui la partita lo richieda per cui diventa inaffidabile.

Ciò detto, se la società lo ha ripreso, penso che abbia avuto delle sufficenti garanzie in tal senso, anche considerando l'ambiente favorevole di allenatore e compagni e che comunque il calciatore non si lasci scappare la terza opportunità che la squadra gli dà; la seconda è andata molto positivamente, speriamo anche la terza.

Bentornato Caceres.