Allegri non ha più in mano la squadra e gli indizi sono tanti.
Dire che la squadra non gioca con il cuore è il primo, chiunque abbia un minimo di competenza sa che il mister si affida ai giocatori per fare il gioco, dando loro la responsabilità. I risultati sino ad oggi gli hanno dimostrato che questi giocatori non sono in grado di farlo da soli e da qui nascono i problemi.
Dichiarare che tutti hanno colpe è il secondo, quando tutti hanno colpe, nessuno ha colpe ben precise, dunque la soluzione è impossibile da trovare, l'allenatore è l'alibi dei giocatori e i giocatori sono l'alibi dell'allenatore: questo si chiama vicolo cieco.
Dunque la strada è segnata ed è a senso unico.
Le dichiarazioni dell'allenatore bianconero e soprattutto del presidente sono una sentenza. Ad oggi, l'unico nodo da sciogliere è nella scelta tra un traghettatore o un successore, una scelta difficile che ha allungato l'agonia fino al mondiale. La scelta non sarà facile, l'importante sarà individuare qualcuno che abbia le caratteristiche giuste. 

Allegri fa richieste vaghe ai giocatori e quando le cose vanno male non hanno alternative e dicono che non sanno cosa voglia l'allenatore e soprattuto non riescono ad avere l'agonismo necessario, tantomeno l'autostima.
Il tipo di allenatore di cui necessita la Juventus è uno che abbia carisma e che soprattutto sia "schematico".  Io ti dico esattamente cosa e come devi fare, se lo fai la responsabilità è mia, se non lo fai sarà tua. Se le scelte dell'allenatore dovessero portare dei risultati allora i giocatori riuscirebbero a ritrovare autostima e sicurezza. Questa è la strada per ricostruire una squadra che ha perso la suia identità. Per il calcio liquido ci sarà tempo. 

Ma chi oggi può avere un appeal giusto? Sarebbe facile riconoscere Conte nell'identikit, ma lo abbiamo snobbato già due volte negli ultimi anni. Paradossalmente Sarri sarebbe l'ideale, ma non ha lo stile Juve ed anche lui è ormai nella scatola dei ricordi tricolore.
Si sente parlare di Zidane, Pochettino, Tuchel, tutta gente costosa che non ha mai allenato in Italia. Fortunatamente, e questo è un mio umile parere, De Zerbi si è accasato. Mai come oggi le conoscenze degli uomini da parte della dirigenza può essere fondamentale. Un profilo interessante sarebbe potuto essere Tudor, accasatosi in Francia. Massimo Carrera è un nome che ha stuzziato molti soprattuto per il suo passato con Conte. 

Insomma, ad oggi individuare il profilo giusto non è facile ed ha allungato l'agonia di Allegri che sembra stia facendo di tutto per farsi esonerare. Un allenatore che quando parla di calcio dice che è semplice "basta passarla a quelli con il tuo stesso colore di maglia" dice tutto. (sarà il caso di far fare una visita oculistica ai giocatori?).
Un allenatore che in una partita difficile per il momento delicato rispolvera Rugani e mette in campo Alex Sandro. Nella squadra titolare c'erano tre giocatori in scadenza (Cuadrado, Rabiot, AlexSandro), che senso ha? Se accusi i tuoi giocatori di non giocare con il cuore, l'ultimo posto dove devi andare a cercarlo è in questi calciatori che tra un mese saluterai. 

Mandarlo via comunque vada sarà un successo. I due anni e mezzo di contratto la Juventus dovrà pagarli se Allegri non troverà una panchina prima. In questo caso vorrebbe dire che è un allenatore finito, a maggior ragione non può sedere sulla panchina bianconera.
Le dichiarazioni del presidente post Champions non devono trarre in inganno, lo ritengo un gran presidente che ha lo sguardo rivolto al futuro, gli errori fanno parte del gioco, soprattutto se il gioco lo paghi con i tuoi soldi. 
La strada è segnata, i tifosi juventini dovranno essere pazienti e restare uniti, Allegri sarà presto un vecchio ricordo.
AGNELLI  nel 2018: “Mi sono ispirato ad un concetto che mi ha sempre guidato: cambiare prima di essere costretti a farlo, per saper affrontare le sfide del futuro".
Fino alla Fine