Fino alle 23 di domenica prossima tutte le soluzioni paiono possibili, ma è importante arrivarci preparati. La programmazione si fa con un piano A e un Piano B, a cui Paratici non voleva neanche pensare. Una cosa è certa, la Juventus necessita di una rifondazione ideale, ideale nel senso che sarà importante dare il senso di un inizio nuovo, che forse si sarebbe dovuto scontare in questa stagione ma aimè così  non è stato, che dia slancio, ottimismo e Anima.
Questi sono obiettivi che devono passare da un rinnovamento ed è qui la scelta fondamentale da fare.
Chiudere il rapporto con Paratici e proseguirlo con Pirlo nella speranza che, avendo l’opportunità di cominciare una stagione con una preparazione piena, riesca a proporre quello che dice essere il suo gioco.
Oppure tenersi un dirigente che seppur da orfano di Marotta ha fatto qualche errore, e sempre un uomo di società che ha contribuito alla rinascita del Club.
Non credo che questa scelta sarà figlia dell’eventuale qualificazione in Champions, perché sarebbe commettere l’errore degli ultimi 3 anni in cui si è andati a vista su mercato e gestione della Rosa.
Ad oggi l’unico profilo di allenatore che potrebbe fare al caso giusto è KLOPP, programma triennale, squadra giovane da rimodellare e formare e soprattutto quella carica internazionale che alla Juve serve più di ogni altra cosa. D’altronde è stato lo stesso allenatore dei REDS a dichiarare che lui preferiva vincere guidando squadre non favorite. In questo caso basterebbe fargli vedere l’ultimo trofeo internazionale della Juventus e il gioco sarebbe fatto. Puntare su di lui andrebbe a chiudere un cerchio che darebbe slancio anche nei confronti di calciatori che potrebbero storcere il naso in caso di Europa League. Insomma, piuttosto che il “fantasmagorico” Guardiola, in Klopp ci sono gli stessi Geni che alimentano la furia Antonio Conte.

L’investimento sul mister potrebbe essere quello che può fare la differenza, e nel caso riuscisse a portarlo a Torino, anche un gran colpo di Paratici che a quel punto ritroverebbe lo stimolo per ritrovare la fame perduta.
Il 27 Maggio ci sarà l’assemblea EXOR, li si capirà quale sarà il destino dell’unica squadra di proprietà della stessa famiglia da quasi 100 anni e che alimenta la passione di più di 15 milioni di tifosi.