Come dice Paratici "non saranno 2 partite a decidere il futuro": gli crediamo! Sia la coppa Italia che la qualificazione alla coppa tanto agognata o entrambe non saranno sufficienti a salvare l'annata disgraziata di una squadra e di una società che ha perso il filo del buonsenso che la contraddistingue per abbandonarsi invece all'improvvisazione o meglio all'isteria economica.

Le cause o le colpe sono così tante e in ambiti opposti che forse sarebbe il caso di andare più a fondo. Undici anni di vittorie italiane hanno portato a quella che potremmo definire la sindrome Moggiana. Infatti un eccesso di sicurezza che ha trabordato nella supponenza credo sia alla base dei problemi della Juventus negli ultimi 3 anni. Cambi di filosofie più che di allenatori, che hanno mostrato la confusione che si crea nella testa di chi non è più abituato a conquistarsi le cose. 

Da dove ripartire? Appunto. In perfetto stile Juventus, con la permanenza di Andrea Agnelli, si procederà ad un rimpasto dell'area sportiva e si attingerà da profili già presenti in società. Forse solo nella componente finanziaria potrebbero esserci novità.
Dunque è arrivato il momento di Federico Cherubini, anni passati nelle retrovie con qualche sirena (vedi Sassuolo) negli scorsi anni e la fiducia della società. Certo conoscere già tutti i meccanismi (problemi) della società è il valore aggiunto. Dunque Cherubini come DS che, come si conviene nel mondo del calcio, costruirà il suo staff attingendo dall'interno. Collaboratore Manna, arrivato 2 anni fa dalla svizzera come Ds della Primavera e passato quest'anno in U23. Per lo scouting si parla di Tognozzi, giovane ma con già una ottima esperienza.
Si spera che siano profili "affamati" e vaccinati contro la supponenza. Infatti una delle prime necessità della Juventus è ritrovare quella fame di successi che per 8 anni ha alimentato i bianconeri.

In questi giorni la critica e lo stesso Pirlo hanno parlato di Anima da ritrovare, bene! O si ritorna alla vecchia anima juventina bonipertiana, oppure si dovrà trovarne una nuova che la scelta di Sarri avrebbe dovuto alimentare.
La verità è che solo la juventinità di persone competenti potrà riportare la Juventus avanti, prima ancora del centrocampista o dell'attaccante che mancano.
Dunque Rimpasto e Umiltà.