Il forte profumo di pareggio della vigilia ha trovato conferma in una partita orrendamente giocata da due squadre che si sono equamente divise la superiorità nei due tempi nel possesso palla e nei gol, ma che hanno dimostrato di avere più voglia di evitare rischi piuttosto che di vincere la partita.
La cosa sorprendente è che i due tecnici sono stati protagonisti di errori marchiani nella tattica e nelle sostituzioni; Max Allegri ha candidamente ammesso a fine partita di aver sbagliato i cambi, cosa sorprendente se si unisce questa ammissione alla constatazione di aver rischiato di perdere la partita e soprattutto l'autocritica di non aver saputo portare in porto l' 1-0 lottando con la forza e coi denti.
Avrei dovuto mettere dei difensori chiude il buon Max evidentemente pentito di aver osato troppo inserendo Chiesa, Kean e Koulusesky per cercare il 2-0.

Sulla sponda rossonera il suo omologo Pioli non trova di meglio che sperimentare la contemporanea presenza dei 3 centrali proprio in partita e proprio contro la Juve; risultato mette in confusione totale difensori e centrocampisti; Romagnoli si trova a dover cominciare l'azione e non solo prova disagio, ma risulta oltremodo impreciso e manifesta spesso la sua lentezza nei recuperi.
Tomori a destra è uno spreco totale, incapace di legare con Saelemakers, incapace di attaccare, incapace di sfruttare le sue qualità.
Kjaer in settimana era in predicato di riposare perchè evidentemente troppo sollecitato in tre partite consecutive importanti; sorvolando da un eccesso all'altro Pioli lo mette in campo e non in panchine e il risultato è un infortunio assolutamente evitabile.
Tonali e kessie sono fuori posizioni e fuori dal gioco, ma almeno il primo ha il merito di lottare con vigoria e cerca di opporsi allo strapotere numerico imposto dagli avversari schierati con un difensivo 4-4-1-1 con Dybala libero di svariare dietro a Morata unica punta.
Incapace di costruire e palleggiare il Milan finisce per giocare come nel primo tempo dell'Anfield dove per lunghi tratti è dominato da una Juve in netta crescita fisica, ma certamente lontana dal somigliare minimamente al Liverpool...

Insomma spettacolo zero, occasioni da gol quasi inesistenti eppure la partita inizia col botto: da calcio d'angolo in favore dei rossoneri si verifica un grossolano errore di Theo Hernandez che sbaglia un appoggio di testa verso Kessie; ripartenza fulminea della Juve che libera Morata su una metà campo sgombra di maglie rossonere. Il centravanti fa tutto bene, non viene rimontato fino a che con un tocco sotto supera Maignan.
Siamo al 4°, ma il primo tempo è già finito: la Juve arretra il suo baricentro cercando sporadici contropiede ben orchestrati da Dybala e Morata, ma senza altre occasioni importanti; il Milan non costruisce nulla, col solo Diaz che, oscilla come un pendolo dietro Leao e Rebic completamente fuori dal gioco, tentando qualche conclusione o qualche apertura peraltro inefficaci.
Paradossalmente l'infortunio di Kjaer costringe Pioli a tornare al solito schieramento a 4 con Kalulu che entra e si insedia a destra; i benefici si vedono nel secondo tempo, perchè finalmente Tonali avanza di una ventina di metri e con Diaz riesce a rifornire con maggiore continuità sia Leao che Rebic.
Intendiamoci, niente di eccezionale nel rendimento della squadra, ma se non altro si vede un Milan più disposto ad attaccare e a cercare anche la porta col tiro da fuori, cosa che per tutto il primo tempo non si era vista.
Nel contempo la Juve arretra ulteriormente causa le molte energie spese nel primo tempo ed esponenzialmente aumentano sia le distanze tra i reparti sia la quantità di errori tecnici dei singoli; la svolta si verifica a un quarto d'ora dal 90° a seguito di un calcio d'angolo battuto da Tonali e deviato in rete di testa da Rebic.
La reazione della Juve si esaurisce in un tentativo al volo di Rabiot a lato di poco, mentre il Milan sulla spinta del gol cerca di vincere nel finale e costruisce forse la migliore azione di tutta la partita conclusa da Kalulu con tiro ravvicinato sul quale il criticato portiere Szczesny compie una paratona che salva la Juve dalla sconfitta.

Il pareggio quindi accontenta tutti o perlomeno viene accettato da tutti; ma per la Juve penultima in classifica con soli 2 punti c'è poco da stare... Allegri