Si avvicina a grandi passi il gelo invernale, quello che porta le grandi città del Nord Italia a ripararsi con felpe pesanti, guanti e sciarpe. Il freddo tipico del Natale, ma anche la rigidità che intercorre nel calcio, quella parte esterna che influisce fuori dal campo, ma che ha come protagonisti dirigenti e allenatori alla ricerca di prospetti utili a rafforzare il proprio club. Il mercato di riparazione, per tradizione, non ha mai portato colpi galattici, ma non è per questo che non vale la pena provare a fare qualcosa di importante. E proprio l’Inter, con un Marotta in più, cercherà di non deludere le aspettative anche perché il crollo di domenica pomeriggio ha dimostrato che la squadra non ha ancora raggiunto quella maturità necessaria per conquistare tutti i campi ostici di Serie A. Le ultime novità di mercato riguardano ogni ruolo, dalla porta all’attacco. Vediamole nel dettaglio.

HANDANOVIC COME BUFFON?

Che Samir Handanovic sia un valore aggiunto di questa squadra non c’è ombra di dubbio, ma gli anni passano per tutti e in casa nerazzurra si cercano profili interessanti, ma soprattutto capaci di raccogliere degnamente l’eredità dello sloveno. Nelle ultime settimane è piombata un’idea stravagante, improntata un po’ sul modello Juve con il dualismo perfetto tra Buffon e Scznesny. E così l’idea è proprio quella di affiancare a Handanovic il suo futuro successore, senza mezzi termini. In casa Inter c’è Ionut Radu, in prestito al Genoa, sul quale peró i nerazzurri hanno il diritto di recompra, anche se il romeno è molto discontinuo e pur essendo giovane al momento non sembra in grado di vestire la casacca dell’Inter. E allora ecco che spuntano altri due obiettivi: il primo è quello di Alban Lafont, estremo difensore della Fiorentina che sta facendo buoni progressi nel corso della stagione, il secondo invece è un vecchio pallino di Ausilio, Alessio Cragno. L’ad del Cagliari ha chiuso ad un trasferimento nel mercato di gennaio, ma spesso le parole non trovano conferme con i fatti.

ALLA SCOPERTA DELL’EREDE DI MIRANDA.

La difesa dell’Inter non dovrebbe subire grossi stravolgimenti. I dubbi però riguardano, più per giugno che gennaio, il futuro di Milan Skriniar, appeso ad un rinnovo che tarda ad arrivare, ma soprattutto a top club europei, United e Barcellona su tutti, che sono interessati alle prestazioni dello slovacco. Chi potrebbe invece farsi da parte è Joao Miranda, che non sta dando quella continuità di rendimento tipica delle passate stagioni. E il ds Ausilio sta già pensando all’erede: trattasi di Andersen, centrale della Sampdoria. Il classe 96 danese è il primo nome sul taccuino degli scout nerazzurri e stando alle ultime indiscrezioni pare siano già stati avviati i primi contatti per la pianificazione dell’acquisto. 

CAPITOLO CENTROCAMPISTA

A centrocampo si viaggia tra sogni e realtà. Sì, perché da Madrid i segnali mandati da Luka Modric sono contrastanti; da un lato la volontà del croato di lasciare la casa blanca, dall’altro il solito muro eretto da Perez e l’innesco di Solari che ha dato tranquillità a tutto il madridismo, almeno fino a giugno. Per il ruolo di incontrista però, oltre al solito Barella, è emerso un nome nuovo: si tratta di Adrien Rabiot, in rottura con il Psg. Sulle tracce del francese c’è la Juventus, ma l’Inter forte dell’ingaggio di Marotta tenterà lo scippo. E attenzione anche a quello che succede in Olanda, più precisamente ad Amsterdam; nei lancieri gioca infatti De Jong, centrocampista ste che piace a mezza Europa. Proprio oggi, l’olandese ha ammesso di ispirarsi ai calciatori tecnici del Barcellona, ma anche di essere affascinato all’Inter, a differenza dei cugini rossoneri, definiti da lui stesso in confusione societaria. Solo parole di affetto e stima oppure sotto c’è veramente qualcosa?

NOVITÀ PER L’ATTACCO.

L’attacco nerazzurro valuta di grandi interpreti come Icardi e Lautaro Martinez. Ma gli scout nerazzurri non si fermano qui: il grande sogno si chiama Federico Chiesa e si vocifera già di uno Spalletti in pressing sul papà Enrico, che a più riprese ha aperto ad un approdo del figlio all’Inter. Ma il nome nuovo riguarda Salvio, esterno di attacco del Benfica, che stuzzica non poco Ausilio e soci. Esterno argentino classe 90 che potrebbe arrivare a zero e, anche se il ragazzo si presenta un po’ come discontinuo e spesso fuori partita, si caratterizza per picchi di alta qualità. Basterà per stregare i dirigenti nerazzurri?