Era davvero tanto che in casa Inter non si creavano aspettative così alte attorno ad un giovane del vivaio. Aspettative in parte premature e in parte giustificate da un talento cristallino, confermato da numeri interessanti e prestazioni da predestinato.

Sebastiano Esposito è un ragazzo di 17 anni da Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, che sta stupendo addetti ai lavori e tifosi. Il ragazzino presenta caratteristiche fisiche interessanti: alto 1 metro e 86 centimetri, corporatura già abbastanza robusta, con la possibilità di aggiungere nel corso degli anni quei chili necessari a reggere i contrasti con i difensori delle categorie superiori.
L’altezza non gli impedisce di essere aggraziato e rapido nei movimenti e di portare a termine dribbling che lasciano di sasso i difensori avversari, ponendolo in condizione di servire i compagni con grande sensibilità di piede e visione di gioco o di concludere a rete. Il suo rapporto con il gol è idilliaco, quest’anno ha segnato 31 gol in 38 partite solo con la maglia dell’Inter, spalmati tra under-17 e primavera, dove è spesso convocato, nonostante sia sotto-età e si è reso protagonista della cavalcata dell'under-17 azzurra all'Europeo di categoria. La capacità di finalizzare rende Esposito un vero numero 9, capace di concludere l’azione nei modi più disparati: colpi di testa, tocchi sotto dinanzi al portiere, tiri precisi all’angoli e conclusioni da fuori a giro e di potenza. Un repertorio vastissimo che lo rende una punta centrale a tutti gli effetti, nella concezione moderna del termine, grazie alla capacità di dialogare con i compagni, svolgendo il ruolo di playmaker avanzato. Queste caratteristiche, unite alla duttilità che gli ha permesso di giocare anche da esterno destro e sinistro in un tridente, lo proiettano come interprete perfetto di un attacco a due, sistema caro al suo nuovo allenatore Antonio Conte.


L’anno della consacrazione? - Il progetto dell’Inter prevede l’aggregazione alla prima squadra fin da subito in ritiro, con partenza per la tournèe estiva e probabilmente anche nel corso della stagione un ruolo da membro fisso dei convocati. Certamente partirà dietro nelle gerarchie, ma osservando la rosa dell’Inter e pensando ai possibili acquisti, potrebbe ritrovarsi ad essere il quinto attaccante nerazzurro, preceduto da Lukaku, Dzeko (o chi per loro), Lautaro e Politano. Di conseguenza, si prospetta la possibilità di giocare minuti importanti, magari a fine partita o in Coppa Italia, che gli permetteranno di entrare in contatto con il mondo dei grandi e fare esperienza. Conte ha deciso di volerne osservare i progressi da vicino, consapevole delle qualità del ragazzo e affascinato dalla possibilità di avere tra le mani un futuro campione. I tifosi si augurano che la società nerazzurra gestisca al meglio l’avvenire di questo scugnizzo napoletano, che fa tanto sperare, senza commettere l’errore fatto con Zaniolo e evitando di caricarlo di troppe responsabilità.
Sarebbe magnifico, forse romantico, assistere alla nascita di una bandiera in un calcio che sembra non volerne più, ma è troppo presto per parlarne. Nel frattempo, solo il duro lavoro e la giusta mentalità permetteranno al giovane Sebastiano di trasformarsi in un campione del futuro, evitando di finire nella fossa dei talenti mancati, senza fretta e con la consapevolezza che i tifosi nerazzurri non aspettano altro che esultare per i suoi gol, elevandolo a idolo, proprio nel momento in cui altri hanno tradito la loro fiducia.