Per molti l’estate coincide con le vacanze, il sole e il mare o la montagna; per altri significa lavoro, sudore e fatica; per il vero tifoso è pura sofferenza.

Circa 3 mesi di interminabile attesa nei quali sognare per la nuova stagione e rimuginare su quella appena passata. In questo particolare periodo tutti si sentono ancor più allenatori del solito e spacciano le proprie idee per verità assolute e inopinabili, avventurandosi in previsioni azzardate sul futuro di tutte le squadre del campionato italiano e non, oppure trovando fantasiose soluzioni a problemi del passato, con discorsi della serie “se fossi stato l’allenatore del...” o “se fossi stato in quel dirigente avrei...”.

Queste chiacchiere da bar, probabilmente futili, consentono però di tornare ad assaporare quell’aria che sa di calcio e che vorremmo sempre poter respirare a pieni polmoni, riportandoci ai periodi dell’alta stagione calcistica, durante i quali si ha sempre un buon motivo per discutere, con toni più o meno cordiali, con gli altri appassionati in quelli che sono veri e propri dibattiti degni del senato dell’antica Roma.

La stagione estiva è il momento nel quale sperare che qualcosa cambi in meglio per la propria squadra del cuore, con un occhio sempre fisso sul calciomercato che tanto fa fantasticare ma che spesso illude e delude. Sentir accostare un grande campione ai propri colori fa sorridere, rivelandosi però arma a doppio taglio quando non concretizzandosi il trasferimento, si diventa mira dello scherno dei tifosi avversari (quante se ne sono sentite su Modric e Vidal...).

Nel frattempo, la mancanza dell’adrenalina dei 90 minuti uccide ogni tifoso che si rispetti e sembra trasformare anche la meno interessante delle amichevoli estive nella più grande competizione della storia di questo sport. Ogni partita diventa motivo di ritrovo, per riunirsi con amici e parenti, esultando ad ogni gol come fosse una finale mondiale e scambiando 4 chiacchiere.
Le ferie, la famiglia e il lavoro possono aiutare a non pensare, ma nulla è in grado di lenire il dolore della spasmodica attesa del primo fischio di inizio della nuova stagione che liberi i fan del calcio da quella leggera ma costante sensazione di vuoto che li accompagna da giugno ad agosto.

E mentre si aspetta di tornare alla solita routine calcistica, con il quotidiano sportivo sotto al braccio e lo smartphone pronto per visualizzare l’ultimissima indiscrezione di calciomercato, nulla vieta ad ogni tifoso di viaggiare con la mente e pensare per l’ennesima volta: “Questo è l’anno buono”.