Nelle dichiarazioni del presidente del Cagliari Giulini sull’accordo raggiunto con la Roma per la cessione di Nicolò Barella sono molte le cose che non tornano.

Da tempo, infatti, è nota la volontà del calciatore di unirsi all’Inter, poiché affascinato dalla possibilità di giocare la Champions League e da un progetto solido, oltre che stimolato dalla presenza di Antonio Conte. L’allenatore salentino stravede per il giovane sardo e il ragazzo si troverebbe a suo agio nel 3-5-2 disegnato per la nuova Inter, con la possibilità di imparare da un esperto nel ruolo come Nainggolan e lavorare a stretto contatto con calciatori di esperienza, dai quali apprendere i segreti per poter diventare a tutti gli effetti leader dello spogliatoio di un grande club (Diego Godin, annunciato ieri, è il primo della lista).

Inoltre, ricordiamo tutti le numerose visite di Beltrami, agente del calciatore ventiduenne, alla sede del club meneghino, a ribadire un accordo totale tra nerazzurri e Barella dal punto di vista economico e di centralità nel progetto. Proprio grazie alla sicurezza data da questo patto, l’Inter ha preso tempo e non ha spinto sull’acceleratore, ma ha preferito attendere, puntando sul fatto che il passare del tempo avrebbe portato Giulini ad accettare l’offerta nerazzurra, che dovrebbe essere ferma sui 36 milioni più 12/13 di bonus, di cui 4/5 facilmente raggiungibili e i restanti legati ad obiettivi di squadra e personali.

Oltre al discorso sulla volontà del calciatore, non si comprende il motivo per il quale il numero uno rossoblù abbia dichiarato pubblicamente l’offerta della Roma, se non interpretando le sue parole come manovra per mettere pressione alla dirigenza interista, nella speranza di trarre il massimo profitto da un matrimonio che sembra già annunciato.

Non nego, tuttavia, che l’accordo con la Roma effettivamente ci sia e non sono qui per dire che Barella al 100% non andrà alla Roma, ma, allo stesso tempo, le parole del presidente dei sardi suonano più come un ultimo disperato tentativo di creare un’asta al rialzo per il gioiellino nato a Cagliari, con l’Inter che probabilmente la spunterà, anche senza prestarsi ai giochi psicologici di Giulini.