Conflitto d'interessi? non proprio. Diciamo sfruttare al meglio le opportunità. Tommaso Giulini dal 2014 ha rilevato, da Massimo Cellino, l'intero pacchetto azionario del Cagliari Calcio attraverso il gruppo Fluorsid. Un passo avanti notevole per l'ex portiere delle giovanili del Milan che, negli anni, si è distinto nel campo dei fluoroderivati inorganici e nel marketing finanziario.
Giulini, però, nonostante gli innumerevoli successi lavorativi, non ha mai smesso di appassionarsi al calcio e così, nel 2005, è entrato a far parte del consiglio d'amministrazione dell'Inter, guidato allora dal presidente Massimo Moratti. Ad oggi, nonostante il suo ruolo nel Cagliari, Giulini risulta ancora socio di minoranza del club milanese con circa 5.070 azioni in suo possesso. Poche, sì, ma non certo irrisorie considerando la forza economica dell'Inter e l'appeal finanziario che la società ha sul mercato azionario. Proprio questa sua "appartenenza" al club nerazzurro potrebbe essere un vantaggio di non poco conto per l'arrivo a Milano del talento cagliaritano Nicolò Barella, valutato ad oggi circa 40 milioni di euro. 

I rapporti di amicizia tra Inter e Cagliari sono storicamente buoni e ora, con Giulini presidente, lo sono diventati ancora di più. E' chiaro, dunque, che l'Inter ha una carta importante da giocarsi e a pari offerte vincerebbe senza dubbio il duello con Chelsea e Napoli, ad oggi le due maggiori inseguitrici, insieme ai nerazzurri, del calsse '97.
Certo, se arrivasse un offerta monstre dalla Premier allora anche Giulini sarebbe costretto a stringere le spalle e spedirlo in Inghilterra, al momento, però, pare non ci sia, proprio per questo Marotta e compagnia devono accelerare e chiudere la trattativa il prima possibile.
Poi, che Barella arrivi oggi o a giugno, poco importa, l'importante è aggiudicarsi uno dei migliori talenti italiani e far dimenticare, almeno per il momento, la perdita dell'altro Nicolò, quel Zaniolo che in pochi mesi ha stregato Roma e l'Italia intera.