Avevo davanti agli occhi la scena. Milano, Napoli e tutti i tifosi tranne quelli juventini, stavano festeggiando l’impresa dell’Inter.
In dieci contro undici ribaltano una partita sporca, brutta e strana. Orsato commette un’infinità di errori, il primo tempo che dura quasi un’ora di gioco e il Var che interviene solo quando ha voglia lui e quasi sempre a favore della Juventus.

L’espulsione di Vecino è sacrosanta, in ritardo entra sulla caviglia di Mandzukic per fargli male, dire il contrario vuol dire essere tifosi e non coerenti. Pjanic doveva assistere il secondo tempo dagli spogliatoi, la sua entrata ginocchio-pugno su Rafinha è da censura e vietato ai minori, il goal di D. Costa è regolare, ma penso che su questo siamo tutti d’accordo. Ma oltre ad avere Orsato come protagonista, ironia della sorte la partita l’ha vinta Allegri e le sue scelte.

La Juve è a corto di idee e fiato, Max lo sa e rinuncia al promesso sposo nerazzurro Asamoha per azzardare Cuadrado come terzino destro. Il colombiano era dai tempi di Lecce che non ricopriva quel ruolo ma il suo lo fa, contrasta la velocità di Perisic in fase difensiva e crea superiorità in fase di attacco. Aspettare l’Inter per colpire in velocità una difesa si muscolosa, ma lenta è la tattica degli uomini di Allegri. Il vantaggio bianconero lo sigla l’uomo più in forma della rosa juventina, se non fa l’assist la mette in rete e al 15esimo del primo tempo stoppa un bel pallone in area e con un diagonale trafigge Handanovic. I bianconeri dovrebbero solo fare lavoro di amministrazione della partita, senza gamba si dovrebbe usare la testa, ma senza fiato le idee sono contuse,ed ecco che dopo l’intervallo l’Inter esce dallo spogliatoio con più coraggio e voglia. Gli uomini di Spalletti provano l’impresa. Icardi quando vede le maglie biancone si infervora e trova un goal su calcio piazzato, complice una difesa, quella juventina, mal messa si dimentica l’uomo più pericoloso facendolo saltare indisturbato: 1-1 e Icardi ringrazia.

I neroazzurri sono spinti dal pubblico e la carica di San Siro, la Juve fa fatica ad uscire dalla sua metà campo e su ennesima azione di Perisic, che mette a sedere con una sterzata Cuadrado, effettua in mezzo un tiro cross che Barzagli insacca nella propria rete,CLAMOROSO 2-1 IN 10 CONTRO 11 A SAN SIRO.

Ma si sa, l’Inter deve ancora a crescere e la Juve usa l’ultima carta che gli è rimasta, l’esperienza e nervi saldi. Allegri inizia il walzer dei cambi, inserisce Dybala, Bernardeschi e Bentancur. La partita però non cambia, si i bianconeri attaccano a testa alta ma l’Inter regge. Handanovic fa il paratone sulla punizione di Dybala, Skriniar e Miranda sono insuperabili. Il match scorre così fino all’87 esimo minuto, l’Italia festeggia, la Juve sta andando incontro alla seconda sconfitta consecutiva e l’impresa per il Napoli si avvicina, ma Spalletti rovina tutto facendo crollare i sogni di milioni di tifosi.

Il tecnico toscano toglie dal campo un Icardi stanco ma mentalmente importante per i suoi compagni. L’argentino contrariato lascia il campo e i neroazzurri crollano in soli due muniti. Cuadrado relegato a fare il terzino segue l’istinto, si porta in avanti prova lo scambio con Dybala che gli restituisce un bel pallone in area di rigore, il colombiano la mette in mezzo ma Skriniar la tocca quanto basta per deviarla in rete 2-2.

Palla al centro, subito la Juve ruba palla e si portan in attacco, ma Brozovic stende Bernardeschi che ha portato gamba e fiato in campo, punizione. Dybala effettua un cross bellissimo che Higuain raccoglie di testa tutto solo tra Miranda e Perisic e l’indecisione di Handanovic che non esce in area piccola. Icredibile 2-3 Juve e Icardi al triplice fischio esce in lacrime tra l’incredulità di un’impresa sfiorata e la gioia di una squadra che non molla proprio mai.

A San Siro è andata in scena una partita strana, Orsato, Spalletti, il Var, la Juve hanno sbagliato tanto, ma proprio tanto, decisioni sbagliate e episodi dubbi lasciano l’amaro in bocca a chi stava assaporando, fantasticando al sorpasso della domenica.
La Juve gioca male ed è brutta da vedere, ma se il Napoli non ha mai mollato, la Vecchia Signora non mollerà mai.

Grazie

ILPARLAFUS