Che cosa sarebbe la B-Zona, è forza la zona per tornare in Serie B?

Chi non ricorda la celebre frase del giornalista Ceretti al mitico Oronzo Canà, che di tutta risposta non le mandò certo a dire al suo intervistatore. Chiaro che è solo una battuta per smorzare gli animi, l'Inter non è la Longobarda e Conte non è Canà

Certo, però, l'imbarazzo e il nervosismo mostrato nel dopo partita hanno evidenziato ancora una volta le lacune dialettiche, e forse anche tecniche, di Antonio Conte. Capello non è il tipo di persona che ha voglia di stuzzicare, da grandissimo allenatore qual è stato conosce bene la sensazione di rabbia e delusione che si prova al termine di un'eliminazione dall'Europa, o comunque di una batosta calcistica. Proprio per questo credo che mai avrebbe voluto inferire su Conte, ha rivolto semplici domande tecniche che, probabilmente, ogni tifoso si è posto in quel momento. 

Perchè non cambiare atteggiamento? Perchè non inserire prima le punte? Perchè fuori Lautaro in una partita da vincere a tutti i costi? Insomma, chiede Capello, perchè non hai varato il "Piano B"? Domanda lecita di un cronista, ancora più se preparato sull'argomento, alla quale sono arrivate risposte insensate. Cito le due più clamorose: "Ho aspettato con i cambi altrimenti ci saremmo sbilanciati" e il famoso "Lo Shakhtar ha cambiato modo di giocare rispetta al solito, ho un piano B ma non te lo dico". Il piano B avrebbe dovuto metterlo in pratica già a fine prime tempo, considerando l'andazzo della partita, considerando che la formazione ucraina non ha mai superato il centrocampo e viste le difficoltà ad arrivare sottoporta era chiaro anche al tifoso più distratto che bisogna cambiare atteggiamento. Per Conte no. Cambiare sarebbe significato sbilanciarsi. Che significa? Stavamo giocando anche noi per lo 0-0. 

In conclusione Antonio Conte, per l'ennesima volta, non ha dimostrato il suo valore, non ha dimostrato di essere l'allenatore che da solo vale più degli allenatori delle grandi squadre messe insieme. Si, perchè come ben noto Conte prende 12 milioni, che in termine economici equivale allo stipendio di Pirlo, Pioli, Fonseca, Inzaghi e Gattuso, che insieme arrivano a malapena a 10 milioni: c'è davvero così tanta differenza? Il campo, al momento, dice di no.