PREFAZIONE

Cari fan

Scusate se vi scrivo solo adesso dopo giorni, settimane di silenzio, purtroppo ho dovuto fare i conti con una triste patologia: Sono malato! Ho il blocco del blogger, un freno mentale che rovina la mia creatività, impedendomi di scrivere pezzi di alto livello. Un vuoto totale che non mi ha consentito, purtroppo, di digitare nemmeno una parola! La patologia, spero transitoria, si è manifestata subito dopo il voto altissimo ricevuto per il capolavoro: “Prossimamente al Cinema: Cannibalismo Sessuale!”.

Per fortuna, questa mattina sono riuscito a sbloccarmi, grazie alla lettura di un articolo molto interessante che si intitola:

“Inter, da i Icardi a Lukaku: Brozovic perde il pelo ma non il vizio”, redatto da Pasquale Guarro che approfitto per ringraziare.

 

IL PARADOSSO DEL PELO

Ti sei mai chiesto perché calciatori e allenatori, come tutte le persone, perdono i peli dal corpo e dalla testa? Le cause più comuni della caduta dei peli sono: stress, trattamenti cosmetici aggressivi, lavaggi frequenti con shampoo dannosi, cambio di stagione, inquinamento ambientale, ereditarietà e infine squilibri o cambiamento ormonali. Nel corso della vita, “io” ho sempre giudicato il capello con uno status di privilegiato, riconosciuto dal portatore stesso, rispetto alla condizione di miseria di tutti gli altri peli del corpo. Avete notato che il capello si trova sempre a un’altezza maggiore rispetto a tutti i peli del fisico? Come mai? Questo è un dato di fatto, incontestabile, che certifica il capello come soggetto residente in una zona nobile del corpo umano: ancorato a un bulbo del cuoio capelluto, senza pagare dazio. In questa sede denuncio in forma scritta il sig. “Capello” come un mero privilegiato che usufruisce degli stessi vantaggi di politici, imprenditori corrotti, borghesi bigotti, nobili, prostitute, massoni, preti, finti religiosi, banchieri, usurai, evasori fiscali, ricchi e raccomandati di vario tipo.

Cosa è il privilegio? Secondo il dizionario della lingua italiana, il privilegio è un sostantivo maschile che descrive un onore speciale: “Chi di voi ha avuto coraggio a dar questo vantaggio a uno solo di noi?”, domandarono sgomenti, tutti gli altri peli del corpo al portatore.

L’angelo: “Il suo sarà un bambino consacrato da DIO, che tra gli obblighi avrà quello di non tagliarsi mai i capelli: La sua testa non conoscerà rasoio!".

“Minchia che culo!”, Ha esclamato, alla notizia, l’ex arbitro Collina in preda a una crisi di nervi a causa di tutti i soldi spesi (rasoio) per radere quella capoccia arida di bulbi piliferi!

Secondo il libro dei giudici, Sansone è un uomo dalla forza prodigiosa concessa direttamente da Dio. Dalla sua chioma l’uomo beneficia dell’incredibile forza che lo rende capace d’azioni sovraumane come quando, a mani nude, uccide un ferocissimo leone. La leggenda di Sansone è una testimonianza preziosa per avvalorare la tesi che per gli antichi, come per i contemporanei, il capello ha uno status di privilegiato rispetto al pelo.

Qualcuno, dotato di pelle, mi spiega perché il capello, a differenza di tutti gli altri peli del corpo, ha sempre bisogno di un’infinità d’attenzioni particolari? Sono piccoli gesti d’affetto che, all’occhio dell’osservatore superficiale, possono passare totalmente inosservati. Non al mio sguardo, sempre vigile di fronte a una possibile discriminazione!

Tu che mi stai leggendo, ti domando: “A differenza del capello, tu hai mai visto un portatore accarezzare o lodare il pelo in un orecchio?”

Al sottoscritto, uomo di mondo, t’assicuro che non è ancora capitato! Al contrario, sovente, ho scovato portatori d’animo imbarazzato a causa della seccante presenza (il pelo) all’interno della cavità auricolare. “Che schifo!”, ancora oggi non riesco a chiudere occhio, quando penso a quelle dita usate come piselli, dentro e fuori, il condotto uditivo pieno zeppo di cerume tanto da lasciare una traccia, giallastra, persino sulle povere unghie. La memoria, a differenza d’altro, non mi fa difetto: ricordo, come se fosse ieri, le grida stazziate del portatore a causa dell’estremo e inutile tentativo di strappare, a mani nude, il pelo “irto e setoso” dall’orecchio. Altro che Sansone!

Il portatore: “Noooo! Questo bastardo non vuole venire viaaa! Che vergogna! Bastardo muoriiiiiiiii!”.

Il cinema ha contribuito in modo decisivo a rafforzare l’immagine negativa del pelo rispetto al capello. Come lo dimostra la scena principale del film “occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio” con protagonista l’attore d’origine pugliese, Lino Banfi, nei panni di Altomare Secca. Quest’ultimo è un piccolo imprenditore convinto di avere il malocchio procurato involontariamente da un vicino (il sig. Marchialla). Per questa ragione, Altomare Secca, si rivolge ad un mago, il Re dell’occulto, il quale gli svela il modo per neutralizzare la sfortuna: estirpare al vicino un “pelo irto e setoso”, che è causa della iella.

Rasoio, crema depilatoria, ceretta, epilazione con luce pulsata o laser sono alcune delle armi di distruzione di massa, utilizzate periodicamente per estirpare brutalmente dall’epidermide il nemico indesiderato: il pelo. La conseguenza di questa guerra, subdola e silenziosa, produce effetti devastanti per l’epidermide che in poco tempo si trova invasa e conquistata dal temuto “pelo incarnito”. Chiedete pure all’inguine (vi manda Oronzo Canà), che convive quotidianamente con prurito e bruciore.

A questo punto della discussione per onesta intellettuale sono obbligato a fare una riflessione “teologica” per capire se ci sono, o no, le condizioni “legittime” per dichiarare ufficialmente guerra al pelo. Per farlo, prima di tutto, devo conoscere qual è, tra tante, la funzione principale del pelo: esso serve a difendere il portatore dalle temperature troppo alte e soprattutto da quelle inferiori alla norma. Questo requisito è sufficiente per chiudere definitivamente l’argomento principalmente per due motivi:

  1. I peli sono fondamentali per contrastare gli effetti del surriscaldamento globale in quanto la presenza sull’epidermide influisce positivamente sull’ambiente! Più peli sul corpo, minore emissione in ambiente di CO2.
  2. Pochi sono i peli estirpati brutalmente da barba, gambe e braccia maggiori sono gli effetti positivi sul problema grave dell’intasamento degli scarichi domestici e di conseguenza della gestione dei rifiuti. Piccolissimi peli per effetto elettrostatico possono formare addensamenti anche di gran dimensione, come una palla da calcio.

“Dichiaro ufficialmente chiusa la guerra al pelo perché illegittima e ingiustificata!”. 

 

OTTO PARADOSSI DEL CALCIO MODERNO 

  • Samp, paura a cena per Ferrero. Circondato dai tifosi, chiama la polizia: “Offerta entro venerdì o non vendo”;
  • I tifosi Sampdoria: minacce di morte a Ferrero, il comunicato dei tifosi;
  • Opinionista di TeleLombardia: “Per fermare Lukaku ci vogliono le banane”;
  • Arrestati 12 capi ultrà. Tra le accuse, associazione a delinquere, estorsione e violenza privata;
  • Razzismo, Lukaku: ''Tocca alle federazioni, ma nessuno si muove''. La Fifa: "Tolleranza zero, sospensione delle gare";
  • Agguato a Diabolik, ucciso lo storico capo ultrà della Lazio;
  • Juventus, Moggi contro Sarri: "Si lamenta sempre, è un male per il calcio"
  • Il paradosso della caduta del pelo.

 

The winner is: Il paradosso della caduta del pelo, di Oronzo Canà

 

EPILOGO

Per superare il blocco dello scrittore, ho accettato l’idea di un possibile fallimento! Non si può piacere a tutti. Sopratutto non è umanamente possibile, scrivere sempre capolavori!

Cari lettori, questo è il paradosso per un giornalista!  

 

Oronzo Canà