Il momento in cui si riconosce la propria mancanza di talento è un lampo di genio”. È una frase, illuminata, di Stanisław Jerzy Lec, scrittore, poeta e aforisma polacco.

Eh già! Pensieri, intimi, fatti e rifatti dal sottoscritto dopo il voto, discreto, ricevuto dall’integerrima, severissima, redazione del blog di VxL per l’articolo: “VAR o non VAR? Atto terzo, scena prima!”.

Mi sono, chiesto: “Oronzo Canà si è fatto, forse, dei nemici nel palazzo di VxL?”. Sì perché, a tutti i presenti, ricordo che il sottoscritto ha perso, per uno sputo, l’ambitissimo premio mensile di settembre. Così mi è stato riferito dalla Redazione di VxL, anzi, per correttezza e per non sbagliare, cito testualmente: “Nonostante tu abbia la media più alta, un nostro collaboratore, il sig. Logaritmo, ha deciso di assegnare il premio della critica mensile ad altro blogger!”.

Va beh! Non posso piacere a tutti!” – mi sono, prontamente, rassicurato – “Evidentemente questo signore, oggettivamente dal cognome strano, avrà le giuste e sacrosante motivazioni per non ritenermi all’altezza di un premio così importante!” - “Però dai, su, Oronzo fatti forza, la situazione non è così tragica e compromessa come sembra!” – ho pensato, durante, in un barlume, sano, di ottimismo: “Nella redazione di VxL c’è, anche, chi nutre una profonda stima per Oronzo Canà! Per chi, ancora, non lo avesse capito, povero ingenuo, il mio ammiratore, nemmeno tanto segreto, è Mr. Pippo Russo! E già! Il grande Mr. Russo colui che decide, settimanalmente, se un articolo diventerà, o meno, vincente o perdente agli occhi della community! Scrivo, con ironia, dell’uomo che non mi premia, nemmeno, quando ho tra le mani il pezzo, vincente: quello che tratta di un argomento, nobile e importante, come il “bullismo”. Lui, giustamente, cosa fa? Preferisce un articolo dove si parla, al contrario, di guerra! Il massimo della coerenza, il tripudio della teoria che gli opposti si attraggono. Al contrario io, povero fesso, ho sempre sostenuto la teoria di Johann Wolfgang von Goethe, quella delle affinità elettive per intenderci.

Ovviamente, scherzo perché nella scrittura tutto fa brodo! Però cavolo, anche tu Pippo come me, alcune volte meriti, proprio, un bel sette!

È un dato oggettivo: il grande Oronzo Canà, blogger di punta di VxL, questo mese non potrà gareggiare con i migliori a causa di un voto discreto: “È mai possibile che per poter prendere un ottimo, soprattutto nella vita reale, io debba sempre spremere, sudando, ogni singola particella del mio intelletto?”.

Mi ritorna, vivida, in mente la frase saggia e impietosa nello stesso tempo: “Il momento in cui si riconosce la propria mancanza di talento è un lampo di genio”.

Il caro vecchio Stanisław, aveva dunque ragione? Per onestà intellettuale, devo ammetterlo: “L’ultimo voto della redazione, in verità, ha soltanto scheggiato la mia coscienza che mi parlava, sincera, ormai da tempo: Oronzo, la vuoi smettere di scrivere caz(zate), perché non ricominci a scribacchiare, solo, di calcio come hai, sempre, fatto negli ultimi cinque anni?”.

Volete sapere, sinceramente, cosa penso a riguardo? Che la coscienza, 99,9 volte su 100, ha sempre ragione perché per poter scrivere di argomenti, seriosi, bisogna avere un immenso talento allo scopo di poter essere, almeno, credibili agli occhi del lettore; Le parole pesano come le montagne.

Ah come vorrei scrivere, come il collega blogger Terenziani! Lui si che è un virtuoso della tastiera! A volte penso che egli riuscirebbe a scrivere, in una forma perfetta e avvincente, persino l’elenco telefonico!”.

Eh già! Cari lettori affezionati (se non lo avete capito) purtroppo questa è una lettera, sofferta, di addio: “Nella vita, la mancanza di talento ha vinto, nuovamente, sul genio!”. È una regola spietata, ma giusta, la mediocrità perde, sempre, con il talento.

Ho deciso di staccare, per sempre, il cavo usb della mia tastiera……

Dico, semplicemente, basta a quei pezzi impegnativi e scomodi che nessuno, proprio, si è mai filato, nemmeno, di striscio! Mi riprendo a fatica, finalmente, indietro la mia vita, quella di telespettatore di TeleLombardia, decerebrato e svaccato sul divano ad ascoltare, inerte, il grande Cesare Pompilio! A differenza vostra, cari lettori, Cesare sì che mi capisce! Sarà, forse, la mediocrità che mi rende affine a egli? Riporto, per giusta causa, indietro le lancette dell’orologio anche se non sono, affatto, felice.

Promesso! Io non abbandono VxL, anzi resterò al capezzale di talentuosi blogger che scrivono pezzi più interessanti di quelli di Sconcerti e, in generale, di tanti pseudogiornalisti, professionisti, con tanto di master a seguito.

Quando tutto, ormai, sembra deciso dal fato, casualmente, il mio fare zapping, nevrotico, mi porta da TeleLombardia su Canale 5.

Mi appare, alla tv, un giovane ragazzino, britannico, di soli diciotto anni! Faccia pulita da bravo ragazzo, capelli biondi, occhi celesti e vivi, guance di color acceso in una bella fiamma come il trepido rossore dei bimbi dopo il bagno freddo serale. Wow! Davvero un bel ragazzo! Bono! Esclamerebbero, senza indugi, le giovani e adolescenti donne di sesso femminile. Ve lo posso, se volete, certificare a penna anche se, per onesta intellettuale, preferisco, per adesso, il gentil sesso. Nella vita, però, mai dire mai perché alla fine stiamo parlando, comunque, solo di un pezzo di carne! Con una certa disinvoltura - da fare invidia al più sgamato tra i modelli - il ragazzo indossa una tuta, aderente, da pilota di macchine da corsa. Penso tra me e me: “Indumento che lo farà sembrare, soprattutto agli occhi dei coetanei, come un gigante, un mito e, per sino, un esempio da seguire!”.

Che palle, il solito ragazzetto che si atteggia a essere già adulto! Mi dico, a denti stretti, soprattutto con quell’aria da stron(zo) che mi assale, spesso, quando sono vittima di una cocente delusione.

Povera la mia compagna e voi lettori che avete solo la colpa, pazientemente, di sopportarmi! Per intenderci non sono, affatto, un tipo violento, per carità di DIODO e ci mancherebbe altro. Quando, però, sono insoddisfatto soprattutto di me stesso, io divento un insopportabile rompipalle……..pessimista e me la prendo con il mondo intero, compreso voi!

Invece mi sbagliavo, come al solito: quel ragazzetto, inglese, non è affatto come sembra o meglio, come al sottoscritto faceva comodo in base a criteri ottusi. Quel ragazzetto inglese di soli diciotto anni non è semplicemente un pilota, soprattutto un maestro di vita. Egli si racconta con il sorriso sulle labbra e una luce, rara, negli occhi che abbaglia e, nello stesso tempo, frantuma l’ombra che, oggi, mi ha occupato senza aver formalizzato un contratto.

Nonostante la vita gli avesse, a soli diciotto anni, presentato un conto troppo salato da pagare, quel ragazzetto inglese splende di una luce, propria, difficile da descrivere in pochi versi. Non ne sono capace.

Non credo in DIO o meglio, non riesco a immaginarlo come descritto dalla religione cristiana…….ma ho avuto la certezza, come poche volte nella vita, che il diciottenne Billy Monger fosse, assolutamente, il risultato, perfetto, della creazione di DIO…….

 

Per chi, di voi, volesse approfondire la storia di questo ragazzo:

https://autosprint.corrieredellosport.it/news/pista/2019/05/19-2134941/billy_monger_storica_vittoria_a_pau/

 

Conclusioni

Prima di tutto chiedo scusa alla Redazione di VxL e al dr. Pippo Russo per averli utilizzati come protagonisti, involontari, di questa storia: purtroppo, in ogni autore è presente un disturbo borderline di personalità.

Voglio precisare che non ho voluto insinuare nulla in merito alla regolarità del Concorso di VxL e, tantomeno, sulla votazione del mio ultimo pezzo: “VAR o non VAR? Atto terzo, scena prima!”. Penso, sinceramente che il voto sia meritato anzi, forse, abbondante nel giudizio.

P.S. a scuola prendevo sempre la sufficienza per cui i voti ricevuti fino a oggi sono tanta roba!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno incoraggiato a scrivere in questi mesi e soprattutto i miei fedeli, pochi, lettori. È stato un viaggio bellissimo, pieno di emozioni e soprattutto un percorso di vita introspettivo! Mi ritengo molto soddisfatto perché penso di aver raggiunto il massimo delle mie possibilità con pezzi davvero molto belli, oltre i quali non posso davvero andare! Vi sembrerà strano ma ci tengo: dopo tanta fatica e passione, non voglio scendere, assolutamente, di qualità. Per questo motivo ho deciso di ritirarmi dalla scena. Pensate che quando rileggo i miei articoli, mi dico: “Ma li ho scritti per davvero io???”

Per questo motivo, ho voluto oggi chiudere il mio percorso con il Nick Oronzo Canà attraverso la storia, seppure accennata, di Billy Monger.

Lui sì che è un vero talento……soprattutto di vita!

Se mi va, tornerò a scrivere soltanto della Roma (il mio grande amore calcistico) ma con un altro Nick, perché è bello vivere con  la speranza che, nella vita, chiusa una porta si possa spalancare un meraviglioso portone.

 

Dedicato a tutti i miei lettori

 

 

Oronzo Canà