Se al peggio non c'è mai fine, passare i pomeriggi delle domeniche e farli trascorrere alla mia dolce metà con questa sofferenza, non è proprio il massimo.
E uso un eufemismo...
Vedere la Viola in campionato è diventato un supplizio e la passione, per la nostra squadra, è messa a dura prova sempre più, giornata dopo giornata, e il guaio è non vedere via d'uscita illudendosi che ci sia sempre una svolta.
Tutte le squadre, Empoli compreso, ci fanno palleggiare, con un possesso fine a se stesso, per poi colpirci nel medesimo tempo e nei modi ben conosciuti.
I discorsi che l'allenatore fa dopo ogni partita fanno venire la smania: siamo arrabbiati, ci dispiace, dovevamo vincere noi, ci manca concretezza e giù con la sagra delle banalità. È una cantilena che ci riporta allo sketch di Gigi Proietti: "Ma nun ce pensa... ma lassa perde... ma chi te lo fa fa'...".
Poi, come un disco inceppato, ci ricorda che la Fiorentina ha fatto 30 tiri in porta; se alla fine fai solo un gol fatti qualche domanda, non è la quantità che conta.
Quello che abbiamo visto lo scorso anno pare ormai il prodotto di una bella congiunzione astrale dove brillavano stelle come Vlahovic, Torreira e pure Odriozola.
Che s'ha a sentire se ha cambiato melodia?

"Sono arrabbiato perché non abbiamo vinto, meritavamo la vittoria. Sono arrabbiatissimo perché ci siamo ripresi nel secondo tempo, mi dispiace non aver dato continuità alla partita di Braga. A livello di prestazione abbiamo fatto bene ma ci è mancata concretezza".
Preoccupato per la classifica? "È brutta perché bisogna guardare sempre agli obiettivi. In questo momento non penso che meritiamo questa posizione di classifica e dobbiamo accelerare. Mancano troppe partite, possiamo fare tanti punti. La classifica la guardiamo ma siamo arrabbiati perché queste partite meritiamo di vincerle. Se c'è una squadra che doveva vincere eravamo noi".
L'Europa toglie energie? "Siamo arrivati venerdì mattina alle 6, abbiamo avuto un giorno per preparare la partita. Nonostante questo la Fiorentina ha dato tutto e ha spinto, ogni tanto queste cose vanno valutate. Quello che mi fa stare tranquillo è il fatto che le prestazioni arrivano sempre".
Soffre più lei o le punte per i gol falliti? "lo soffro di più, quello è sicuro, però si arrabbiano anche loro. A Braga abbiamo visto che quando indirizziamo le partite dilaghiamo, quest'anno non ci siamo quasi mai riusciti. Il portiere ha fatto 3-4 miracoli. Mi auguro che per questi tre mesi la Fiorentina abbia le statistiche che ha oggi ma con concretezza. In allenamento le proviamo tutte, la strada è questa".
Ikoné? "La strategia era liberarlo sulla destra, ma lui si inventa una giocata come quella con I'Inter e poi a volte sbaglia. Il più arrabbiato deve essere lui: non sfrutta ciò che di buono gli arriva sui piedi. Ma si migliora con l'esperienza".
Mancanza di continuità? "È un problema che possono avere tante squadre. Oggi l'obiettivo era solo dare seguito a Braga sperando finalmente in una doppia vittoria. È un peccato ma ce l'andremo a riprendere".
Proverà a cambiare qualcosa a livello tattico? "Le stiamo provando tutte: la doppia punta, il trequarti, piedi invertiti, piedi su binario, accompagnare coi terzini, mandare dentro gli esterni. Ma non abbiamo la concretezza della grandissima squadra, ci manca la ferocia che serve per vincere le partite. Giovedì siamo stati precisi, concreti e abbiamo fatto i gol ai momenti giusti. Questo è l'unico difetto che palesiamo".
Percepisce troppo pessimismo? "Mi dispiace che non possiamo far felice la gente, che si aspetta tanto e vorrebbe come noi vincere le partite. Se è per questo il dispiacere è anche nostro. Quello che posso dire è che ogni partita la finiamo nella metà campo degli altri. L'Empoli ha tirato tre volte e quasi ci faceva due gol, quindi bisogna fare ancora più attenzione dietro".

Nel classico gioco delle parti e sempre con la spassosa fiorentinità che ci contraddistingue, succede che qualcuno si arrabbia vedendo questa squadra al quattordicesimo posto e comincia a urlare, come successo nel post gara contro Barone all'ingresso della Tribuna. Ritengo che la maleducazione vada bandita, che ci sia modo e modo di esprimersi, ma contestare credo che sia sacrosanto perché non si può essere contenti di quello che si vede. Confidare in assoluto nella Conference e nella possibilità di arrivare in finale di Coppa Italia è molto bello, ma le coppe per mettere qualcosa in bacheca, e arrivare in Europa, vanno vinte e non sfiorate.
A Verona, lunedì prossimo, bisognerà avere le antenne dritte altrimenti si rischia grosso. 

CRONACA 
Fase iniziale di studio, con la Fiorentina che cerca di prendere in mano il pallino del gioco, ma senza trovare spazi. L'Empoli è accorto e pronto a ripartire in contropiede. Al 28° l'episodio che sblocca il match: Amrabat si fa scippare palla a ridosso della propria area da Baldanzi, che imbuca subito per Caputo in area, tocco a smarcare Cambiaghi che trafigge un Terracciano non impeccabile. I viola provano a reagire e al 36° Barak segna in mischia, ma il gol è annullato per un fuorigioco. Al 40° Caputo si divora un gol a tu per tu con Terracciano mentre al 45° il pallone finisce in gol, su gran cross di Cambiaghi, ma la Var annulla per fuorigioco. In pieno recupero, colpo di testa di Jovic di poco alto.
Nella ripresa subito un'occasione viola con Bandinelli a salvare sulla linea il colpo di testa di Quarta. Al 55° è Gonzalez pericoloso di testa, poi ancora Quarta a inventarsi attaccante, chiamando Vicario ad una grande parata. Poco dopo lo stesso Quarta è provvidenziale nel salvare sulla linea su colpo di testa di Caputo. Italiano capisce che è il momento di mettere forze fresche per il forcing finale e l'ingresso di Cabral si rivela decisivo. All'85° il brasiliano segna di testa insaccando dopo la traversa colpita da Dodò su tiro-cross (Vicario rivedibile). E' 1-1 con i viola che provano anche a vincerla, ma ancora Vicario dice di no sulla girata dello stesso Cabral.

PAGELLE
TERRACCIANO
- Costretto a uscire su Cambiaghi dopo 25 minuti fa in tempo a spedire in fallo laterale ma sul tiro del gol potrebbe fare molto di più. Parziale riscatto su Caputo al tramonto del primo tempo, è la Var a salvarlo sul bis azzurro. Pochissimi problemi nella ripresa non cancellano l'incertezza fondamentale sul gol. 5.5
VENUTI - Arriva al tiro dopo una ventina di minuti alzando troppo la mira, poco dopo gestisce male un buon pallone al limite dell'area empolese con conseguente letale ripartenza avversaria. 5.5 (dal 46° Dodò - Al rientro dagli spogliatoi regala un paio di sgassate che costano anche il giallo a Cacace. Il suo cross da destra rimbalza sulla traversa e diventa il pallone che Cabral manda in rete per il pari. 6).
MILENKOVIC - Sorpreso dall'errore enorme di Amrabat, non fa in tempo a chiudere su Caputo che fa da sponda a Cambiaghi per il gol dell'uno a zero. Costretto a uscire per problemi fisici. 5+ (dal 39° Igor - Impatto non semplice tra la prima occasione di Caputo e il raddoppio dell'Empoli sul quale solo la Var ci salva. Nel finale lascia troppo spazio a Satriano che di testa manda fuori di poco. 5).
QUARTA - Bruciato due volte da Caputo (lui ci faceva schifo, vero?) dopo il vantaggio empolese ringrazia prima Terracciano e poi la Var che annulla il raddoppio. Di testa, a inizio ripresa, sfiora il pari trovando Bandinelli sulla linea poi si ripete su invito di Gonzalez trovando una bella risposta di Vicario. Un minuto dopo è provvidenziale sulla linea sugli sviluppi di un corner. Tra i più positiviin assoluto. 6.5
TERZIC - Spinge meno e con confusione rispetto a quanto ci si poteva attendere e da quella parte Cambiaghi gli crea qualche problema. Meno appariscente rispetto alle ultime uscite. 5.5
MANDRAGORA - Sua la prima conclusione a rete con un diagonale largo non di molto. Ci riprova su punizione ma senza fortuna e va nello stesso modo anche nel secondo tempo con più di un tiro dal limite. 6
AMRABAT - Giostra bene palla in mezzo al campo, ma l'errore davanti alla propria area è madornale e costa il gol dell'Empoli. Sembra che il ruolo di frangiflutti, che lo ha esaltato al Mondiale, gli sia stretto in Viola. Italiano giustamente lo sostituisce. 5 (dal 69° Bonaventura - Il suo ingresso aiuta la Fiorentina ad alzare il baricentro e cercare la verticalità. 6.5).
BARAK - Recupera qualche pallone interessante sulla trequarti poi spara alto su invito di Saponara dopo la mezz'ora. Troverebbe anche la via del gol, in mischia, ma l'azione è viziata da fuorigioco. Non incide ed è confusionario ma nemmeno si risparmia. 6
GONZALEZ - Lo pressano alto fin dall'inizio, lui sfodera un gran bel lancio per Saponara dopo pochi minuti. Rimedia un brutto colpo alla caviglia, poi fa ammonire Ismajli ma si fa pescare in off-sfide sul pareggio annullato di Barak. Si fa apprezzare di testa nel secondo tempo due volte: sulla prima manda fuori di poco sulla seconda chiama Quarta al tiro. Segnali evidenti di stanchezza. 5.5
JOVIC - Gioca di sponda nei primi minuti fino a quando rimedia un colpo da Ismajli che lo limita. Manda alto di testa, su corner, a poco dall'intervallo poi lentamente si eclissa nella ripresa fino alla logica sostituzione. 5.5 (dal 69° Cabral - Nel posto giusto al momento giusto è sua la firma sul pareggio viola. Sempre tanto impegno. 6.5).
SAPONARA - Un buon pallone dentro l'area che Barak alza dopo mezz'ora di gioco ma poco altro in un primo tempo sottotono e avulso dal gioco. 5.5 (dal 46° Ikoné - Spara sopra la traversa dopo una bella respinta di Vicario. Tutt'altro che preciso al momento del tiro, come sempre. Possibile che abbia sempre il corpo "indietro"? Nessuno lo ha educato? 5).

Chiudiamo con la vicenda dei tifosi feriti a Braga.
Gambe dilaniate da una quantità assurda di proiettili di plastica, incastrati nella carne viva. Tutto perché qualcuno, a detta delle autorità locali - a quanto pare male organizzate e con pochi elementi - aveva forzato il corteo che stava andando allo stadio Municipal. Magari perché era salito su un marciapiede o si era staccato momentaneamente.
Può darsi che qualcuno abbia sbagliato qualcosa tra i tifosi, ma la reazione della polizia è stata spropositata e inaccettabile. Quelle immagini sono una vergogna che non può essere sottaciuta: sono stati sparati proiettili ad un metro di distanza. I feriti non sono stati soccorsi, arrestati, rimandati in Italia e per quanto ne sappiamo quelle lesioni hanno provocato infezioni: infatti tutti non sono stati ancora operati.
Una storia che non può finire così. La speranza è che le istituzioni di Firenze facciano pressione sulla Farnesina per conoscere la verità e far valere le ragioni dei nostri connazionali trattati in questo modo barbaro e privo di umanità.

Alla prossima; tanto garrisce sempre...