Anno nuovo vita vecchia!
E così, dopo l'indigestione dei mondiali in Qatar, ricomincia il campionato nella forma ancora più accentuata di spezzatino. 
Partite alle 12:30, alle 14:30, alle 16:30, alle 18:30 e, dulcis in fundo, alle 20:30.
Il tempo di uno spuntino, cambiare l'acqua alla mia cagnolina e fare pipì di corsa, ricordando di tirare su la seggetta, che le formazioni erano di nuovo live.
"Gli è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" del grande Gino Bartali, che così declamava quando parlava dei problemi, non solo di ciclismo, calza a pennello con la situazione del nostro calcio.
"... passando per la guerra in Ucraina, che ci ha reso più vulnerabili, ma anche più sensibili e accoglienti, per arrivare a fronteggiare l'ennesima emergenza dettata dal 'caro bollette', che mettono a rischio l'attività in particolare nelle categorie giovanili.
Eppure, in questo complesso 2022, ho anche riscontrato tanti lati positivi e diversi spunti di riflessione, che mi fanno ben sperare.
Il mio augurio è che ci si possa concentrare su questi aspetti per rilanciare un'azione di sistema: siamo tornati a condividere la nostra passione negli stadi...
". Questa è la lettera di auguri che il primo esponente della FIGC, Gravina, ha inviato ai presidenti delle società di calcio.
Parla di rilanciare un'azione di sistema: dire tanto per non dire niente; il solito politichese. Non abbiamo imparato niente dai nostri errori. Bilanci farlocchi, mondiali visti in televisione e non da protagonisti, società sull'orlo del fallimento, Dazn che non riesce a essere all'altezza della situazione, gente vecchia. 
Un giorno, accendendo la televisione, ci accorgeremo che la bolla è scoppiata concentrandoci su un altro sport, visto che il pallone, invece di rotolare, sarà andato a rotoli...

Dopo il furto di S. Siro nell'ultima partita del 2022, la mia Fiorentina è tornata in campo contro il Monza di mister Palladino; un tecnico di cui sentiremo parlare.
È stata una partita dai due volti. Dominata, come ci succede spesso, nel primo tempo e, purtroppo, di sofferenza nella ripresa. Nel secondo tempo non è scomparso un giocatore ma tutta la squadra. Sembra di essere tornati all'anno scorso quando foga, pressing e raddoppio di marcature asfissiavano la squadra avversaria. Il problema era fare capire al nostro coach che le partite non durano 45 minuti ma esattamente il doppio. E anche di più.
Italiano doveva intervenire al primo campanello d'allarme, cioè dopo i primi minuti della ripresa e inserire forze fresche. Bianco, di cui ricorderemo un ottimo esordio, era in "ambasce"; insomma non ne aveva più. Non è un caso che il meritato pareggio della squadra brianzola sia venuto da una veloce ripartenza del centrocampo della squadra di Berlusconi. Quando il nostro tecnico è intervenuto con gli avvicendamenti (molto spesso da copia e incolla), ormai, una certa magia era svanita; a volte deve uscire dal cambio ruolo per ruolo. Deve obbligare la squadra a cercare qualcosa di diverso.
Italiano è un ottimo allenatore, ma in questa prima gara del 2023 non è sembrato nella forma migliore. Sentiamolo, allora, in sala stampa dopo l'1-1.
"Non sono i venti minuti quanto il fatto che gli altri ti colpiscono appena abbassi il ritmo. Sono stati bravi a castigarci quando hanno potuto. Dopo un periodo dove non c'erano state partite vere, credo che la Fiorentina abbia fatto un ottimo primo tempo, forse nella ripresa abbiamo avuto un pizzico di qualità in meno. Se avessimo vinto noi, non avremmo rubato nulla. Peccato, ma siamo ripartiti col piede giusto".
La prima di Bianco da titolare? "La difficoltà più grande per un giovane è il saper gestire le forze, i minuti. È partito alla grande, poi ha abbassato un po' fisicamente e ha perso qualche pallone. Per me ha fatto bene, ha avuto personalità. È stato bravo nelle amichevoli, ha dinamismo e buona conduzione palla al piede. È senz'altro un aspetto positivo".
Come mai Bonaventura non dall'inizio? "Dovremo giocare tante partite, chi non arriva al 100% viene risparmiato. Le scelte sono state fatte per questo".
Cabral poteva essere sostituito prima? "Due minuti prima Cabral è partito da metà campo portandosi dietro due avversari. Con più precisione era da 10 in pagella. Con altre palle in area poteva ancora dire la sua. La scelta di Cabral dall'inizio è perché l'ho visto al top, ma in generale vedo tutti bene e hanno tutti la mia fiducia. Questo è il vero Cabral, sa lavorare e attaccare la profondità, mi auguro che questo sia un punto di partenza per lui".
Sul gol subìto: "Se andate a vedere le ultime partite, lo avevano già fatto. Mettono in difficoltà chiunque, ma proprio perché quella situazione la conoscevamo, potevamo far meglio. Però ci può stare".

Non sono d'accordo con le parole di Italiano quando dice che siamo ripartiti col piede giusto, perché se è quello di ieri sera, siamo nei guai. Capisco non andare contro i suoi  calciatori, specialmente in sala stampa, ma nemmeno elogiare una partita che ha gestito male (per l'ennesima volta) e letteralmente buttato via.
Diamo onore al merito a King Arthur, autore di una buonissima prova e di un gol stratosferico che, per potenza, mi ha ricordato quello di un ragazzo biondo che ci fece espugnare Wembley in Champions League...
"Penso di meritarmi 9.5, ma mi faranno rivedere quell'occasione per tutta la settimana. Nelle ultime partite dell'anno avevo fatto bene ma con pochi gol, oggi ho cominciato bene. Ho segnato e fatto una bella gara, voglio fare bene fino a fine stagione".
Cosa sta mancando alla Fiorentina? "Potevo fare un altro gol, oppure un assist. Come dice il mister, dobbiamo migliorare per le prossime sfide. Quando abbiamo tante occasioni dobbiamo segnare di più".

Scelte a sorpresa in formazione: panchina per Milenkovic, Jovic e Bonaventura. Prendiamo con grande ardore in mano la partita e al 14° Biraghi colpisce il palo direttamente da corner, con Di Gregorio sorpreso e forse ostacolato in maniera non regolamentare da Cabral. Al 18° squillo del Monza, con Mota che libera Colpani in area, il tiro è sull'esterno della rete. Un minuto dopo si sblocca il match dopo una bella verticalizzazione di Quarta per il nostro bomber che brucia sullo scatto Caldirola e, da posizione defilata, lascia partire un missile che si infila sotto la traversa. Insistiamo con Bianco (bel tiro da fuori area) e poi con Ikonè che sparacchia in curva, dopo un'altra chance per Colpani che manda alto da buonissima posizione.
Cambia volto (ma non quello titubante e assopito di "Zio Fester Galliani" in tribuna) il Monza nella ripresa, grazie anche ai due cambi di Palladino. La prima occasione è comunque nostra con Martinez Quarta, pericoloso di testa in mischia.
Siamo in apnea e infatti subiamo due situazioni con i nuovi entrati Birindelli e Petagna che sono di preludio al gol. Al quarto d'ora, precisa come una cambiale in scadenza, arriva il pareggio: spunto di Churria a destra e cross per l'accorrente Carlos Augusto che al volo di potenza batte Terracciano. Gara che diventa apertissima, con entrambe le squadre che provano a vincerla.
Occasioni per Cabral (tiro centrale) e quella galattica di Petagna che spara alto a porta semi vuota.
Finisce con una parata d'istinto di Di Gregorio per salvare su Quarta che aveva schiacciato di testa a colpi sicuro. 

TERRACCIANO - Mai impegnato nel primo tempo ringrazia Colpani quando da posizione ravvicinata non trova lo specchio della porta regalando il pallone ai tifosi della Curva Ferrovia. Risponde di piede, con grande reattività, su Mota Carvalho a un quarto d'ora dalla fine ringraziando Petagna che alza la mira. 6.5
DODÒ - Quando Igor lo pesca in area con un inaspettato no look, nella prima occasione della sfida, svirgola al momento del tiro. Resta propositivo fino a metà primo tempo quando poi rallenta i giri del motore per una condizione fisica da ritrovare. 6
QUARTA - Suo il bel lancio, dopo varie iniziative a metà campo, che manda Cabral a segnare il gol del vantaggio. Si prende qualche rischio quando si perde Colpani che alza sopra la traversa da due passi. Sul gol è in copertura della punta e Augusto gli sbuca alle spalle ma di testa si vede negare la gioia del gol da un'ottima risposta di Di Gregorio. 6.5
IGOR -  Comincia avviando numerose manovre anche oltre il centrocampo e, da una di queste, sforna un bel pallone per Dodò che non ne approfitta. Rimedia il giallo nella ripresa per un'entrata dura su Carlos Augusto partecipando all'amnesia collettiva che costa il gol. 6
BIRAGHI - Ci prova un paio di volte nel primo quarto d'ora (peccato sul tiro sbucciato a pochi metri dal portiere), sulla seconda centra il palo direttamente da calcio d'angolo. E' in ritardo su Colpani nella prima conclusione del Monza ma di lì a poco chiude bene su Mota. E' dalla sua parte che nasce l'azione del pari ma si fa apprezzare per il bel lancio sull'occasione di Quarta. 6+
BIANCO - Avvio di buona personalità e tanta foga, oltre alle consuete geometrie, anche nelle iniziative individuali come conferma il tiro respinto da Di Gregorio dopo venti minuti. L'ottima prestazione è macchiata dal ritardo su Carlos Augusto che firma il pari. Gli servirà da lezione. 6.5 (dal 62° Amrabat - Ci mette solidità e voglia di provare a vincere nel finale smazzolando a destra e a manca. 6).
DUNCAN - Meno appariscente rispetto a Bianco ma comunque presente nella manovra, nell'interdizione e per il consueto "capolino" in area cercando la castagna. Nel secondo tempo soffre quando il Monza non rinuncia alle ripartenze. 6 (dal 85° Castrovilli - Bentornato ragazzo! SV).
BARAK - Tempista dentro l'area di rigore per poco non si procura un penalty vincendo un rimpallo. Si vede meno nel corso della ripresa quando gigioneggia e non incide anche se prima di uscire ci prova con un diagonale largo non di molto. 5.5 (dal 78° Bonaventura - Poco tempo per cercare di rimediare con un tiro da fuori largo in pieno recupero. 6).
IKONÉ - Sul primo corner della partita cerca l'azione personale ma conclude completamente fuori misura. Arriva al tiro anche sul finire di frazione ma alza sempre sopra la traversa. Gli spunti non mancano ubriacando a volte gli avversari, nemmeno nel secondo tempo ma la mira non è delle migliori. Deve essere più concreto. 6-
CABRAL - Dopo 18 minuti di gioco standing ovation: brucia sullo scatto Caldirola sparando una sassata sotto la traversa che vale il primo gol della serata. Si rivede al tiro più tardi ma con una conclusione più debole. E' ancora pericoloso dopo il pari del Monza con un tentativo di sfondamento e tiro parato. Una delle sue migliori prestazioni in maglia viola. 7 (dal 85° Jovic - A cosa serve? SV).
SAPONARA - Conclusione da fuori dopo una decina di minuti oltre a qualche pallone prezioso recuperato sulla trequarti. Meno incisivo rispetto ad altre circostanze anche se il suo modo di stare in campo sembra che sia avulso dal contesto. 6 (dal 62° Kouamè - Regala freschezza e velocità ma non pericolosità in area di rigore. 6).

Ho deciso, per snellire il pezzo, di non dare più i voti al mister e al pubblico. A Italiano "dedicherò" il mio giudizio in fase di presentazione del match; a noi tifosi penso sia superfluo. Di riffa o di raffa siamo sempre e, sottolineo l'avverbio, unicamente la parte migliore di questo sport.
In ogni caso...
Chiudo con un messaggio particolare: Luca Vialli segna per noi, scritto con lettere nere su sfondo bianco da parte dei supporters grigiorossi, che è stato accolto dagli applausi di tutto lo stadio.
Della 'Cremo' Vialli non ha mai nascosto di essere anche un grande tifoso.
Il mio personale abbraccio. Io so.

Alla prossima; tanto garrisce sempre...